- Giugno 2013 n. 7
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Enpam e trasparenza dei conti
siamo sulla buona strada ma non abbassiamo la guardia
A fine giugno si riunisce il
Consiglio
Nazionale
costituito dai
Presidenti e dai Delegati di tutti
gli Ordini dei Medici e Odontoiatri
italiani, per l’approvazione del
bilancio consuntivo 2012.
Il nostro Ordine provinciale di Ascoli
Piceno si era fatto promotore di una
mozione
con la quale si chiedeva la
pubblicazione dei compensi degli
amministratori Enpam e della
sua controllata
che ne gestisce il
patrimonio immobiliare.
Si è notato, con
soddisfazione, che
nonostante qualche mal
di pancia di più di un
membro del Consiglio di
Amministrazione,
il risultato è stato raggiunto
e i compensi sono ora visibili
sul portale web dell’Enpam.
È stato un passo avanti rilevante
nella richiesta di
trasparenza
che
molti iscritti avanzano nei confronti
dell’Ente: il fatto che un piccolo
Ordine come il nostro ne sia stato
promotore ci rende giustamente
orgogliosi del risultato.
È comunque il caso di mantenere
alto il livello d’attenzione sulla
salute finanziaria
e sulla gestione
dell’Enpam, dal momento che tutti
abbiamo a cuore la sostenibilità
delle nostre future pensioni.
Il Consiglio Nazionale infatti, in
attesa della riforma dello statuto,
rappresenta l’assemblea degli
azionisti di una
holding finanziaria
che amministra un patrimonio di
oltre 13 miliardi di euro. Denaro dei
medici e destinato a garantire il loro
trattamento di quiescenza.
Dunque non si capisce
l’atteggiamento che la dirigenza
dell’Ente ha assunto, anche nei
confronti del nostro Ordine,
quando sono state avanzate
opinioni diverse da quelle degli
amministratori.
Gli
Ordini “non allineati”
hanno
subito una sorta di ostracismo,
basato
sul teorema che solo chi è al
governo dell’Ente fa gli interessi dei
medici, mentre chi avanza critiche
su certe discutibili operazioni
finanziarie compiute dall’Enpam
è intenzionato a distruggerlo. Un
atteggiamento che rischia solo di
ingenerare nei colleghi il sospetto
di una straordinaria concordanza
tra gli interessi personali degli
amministratori e quelli dell’Ente
previdenziale.
L’Enpam non può ignorare
l’indignazione che percorre tutta
l’Italia di fronte a certi costi delle
cariche elettive, in qualunque
consesso e a qualunque livello.
Per un collega che dopo 40 anni
di lavoro si vede recapitare una
pensione di 3500 euro lordi,
sapere che al vertice del suo Ente
previdenziale c’è
chi moltiplica
i propri emolumenti
con doppi
e tripli incarichi di tipo sindacale,
ordinistico e quant’altro
è inaccettabile.
Mi riferisco in particolare a Enpam
Real Estate, auspicando che
si mandi un chiaro segnale di
moderazione sulle retribuzioni e
che ai titolari di doppio incarico nei
due consigli d’amministrazione sia
erogata una sola indennità
di carica.
Nel rimandare a un successivo
articolo sul bilancio consuntivo
2012 e sulla posizione che
il nostro Ordine ha deciso
collegialmente di assumere,
chiudo con una citazione di
che mi sembra quanto
mai adeguata:
“Vi sono due modi di amare il proprio
paese: quello di dire apertamente
la verità sui mali, le miserie, le
vergogne di cui soffriamo, e quello
di nascondere la realtà sotto il
mantello dell’ipocrisia, negando
piaghe, miserie, e vergogne, anzi
esaltandole come virtù nazionali.
L’esperienza insegna che la peggior
forma di patriottismo è quella di
chiudere gli occhi davanti alla realtà,
e di spalancare la bocca in inni e in
ipocriti elogi, che a null’altro servono
se non a nascondere a sé e agli altri i
mali vivi e reali. Né vale la scusa che
i panni sporchi si lavano in famiglia.
Vilissima scusa: un popolo sano
e libero, se ama la pulizia, i panni
sporchi se li lava in piazza.”
* Delegato Enpam OMCeO
Ascoli Piceno
di Piero Maria Benfatti*
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