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rubrica del cuore
comunque e sempre; al momento giusto e nel
modo giusto.
Mi conoscevi meglio di chiunque altro e di te
mi sono fidato.
Poi è arrivato l’amore delle donne, gli amici, i
divertimenti e i primi lavori; eri sempre con me
sempre di più.
La vita scorreva velocemente e a volte le situ-
azioni mi sfuggivano di mano.
Le cose iniziavano ad andare storte e tu eri
sempre lì.
Gli amori finivano e tu mi consolavi, la
notte non dormivo e tu mi chiudevi gli occhi.
All’improvviso non potevo fare a meno di te.
Ti volevo sempre di più e l’importante era la
tua presenza.
Ormai eravamo inseparabili e quando non
ti avevo con me stavo male. Hai iniziato a
mostrarti bugiarda, non avevo nulla di quello
che cercavo, tantomeno la libertà e la gioia.
Era tutto un monologo ripetitivo.
Solo io e te, tutto il giorno tutti i giorni.
Non mi bastavi nemmeno più.
Mi hai mentito e hai iniziato a divorarmi e farmi
male.
Non volevo una vita di paranoie e tremori,
eppure senza te non potevo fare più nulla.
Hai iniziato a divorare pure la mia dignità e la
mia salute. Tutti i miei sogni si infrangevano su
una tazza del cesso tra lo sporco e la solitu-
dine. Solo quando ho perso tutto ho provato
a spezzare la catena che ci legava, ero troppo
debole e ho dovuto chiedere aiuto.
Oggi, a distanza di anni ancora lotto per recu-
perare i miei sogni. Sono sogni pieni di vita
e pieni d’amore. È tutto ciò che in tanti anni
non mi hai dato. Sei ormai dentro di me e lo
sarai per sempre e so bene che non potrò più
cancellarti dalla mia vita. Ciò che cerco di fare
ora è ricordarmi le tue bugie e le mia sofferen-
za, per scoprire una vita nuova quella che ho
sempre sognato…
Luca I
To game
Ciao,
ti ho conosciuto sin dall’infanzia e mi hai
aiutato a scoprire il mondo intorno a me;
sei stato un amico prezioso perché con te e
attraverso te ho imparato a socializzare e a
conoscere me stesso. Insomma eri un dolce
svago. Purtroppo però non avevo percepito
pienamente che, come in tutte le cose del
mondo duale, anche in te c’era il rovescio
della medaglia. Riflettevo che tutto ciò che
ci circonda può essere amico e nemico allo
stesso tempo: il fuoco, l’acqua, gli oggetti di
cui ci serviamo quotidianamente. Dipende
soltanto da come li usiamo e dal nostro stato
di coscienza. Tu, indispensabile e caro amico,
sei diventato il mio peggior incubo e tormento.
Ti ho amato, ti ho cercato, ho sofferto per te,
ho fatto pazzie e ho quasi mandato in frantumi
la mia vita. Quella vita cui non rinuncerei mai,
tanto è preziosa, ma che voglio vivere con
decoro.
Ora con il passare del tempo mi accorgo che
non è in te l’errore, perché in fondo tu sei
nato per essere svago, divertimento, spasso,
distrazione e non frode, imbroglio, truffa e
raggiro. Sei stato usato, amico mio, cosi come
sono stato usato io attraverso di te. Ti sto
dicendo addio, devo capire che cosa c’è in
me che non ha funzionato, che cosa ha scat-
enato il desiderio di usarti per farmi del male.
Non ti sto colpevolizzando, cosi come non
colpevolizzo me stesso, non serve a nulla. Sto
invece lavorando su di me per comprendere
e restituire alla mia vita la dignità che merito.
Solo allora potremo tornare ad essere amici.
Perché anche tu ti sarai riscattato e non sarai
più per me, patologico.
M.C.
Mi manchi
Il tuo sguardo…volto di un eterno amore,
infinito.
Gesti dolci e parole…la tranquillità.
Ma tu lenta e feroce agonia mi ami,
mi attrai…ti ho dentro.
Perché sò di non capire…così vicini,
così lontani.
Enzo
Lei:
amore illuso
Sei stata l’amante che tutti idolatravano,com-
pagna nelle mie giornate vuote
e malinconiche. Sei stata la medicina dei miei
mali interiori assopendo tutti
i miei sensi…
Come un sacco vuoto,pieno di ansie e paure
mi svuotavi riempiendomi
del tuo torpore e piacere.
Per te ho sofferto,mentito e persino perso gli
affetti più cari.
Sono caduto,e,mi sono rialzato più volte,ma
come sempre,avevo te
come scudo.
Ora in verità ti dico che,ancora non hai vin-
to,eroina.
Giacomo
Paura: giovane
Non riesco ad immaginare ad altro, al domani,
un giorno fuori dalla comunità.
Alla mia vita ad un giorno come sarà.
Cenerentola assassina, ti sei fatta ingannare
dall’eroina prendendo la scarpetta per
scappare via di fretta e gridare al mondo di
guardarti le braccia perché non avevano il
coraggio di guardarti in faccia. Gli occhi spenti,
a spillo, scavati, racchiusi in una realtà che non
sopporta il domani.
Passa il tempo ed io rimango ferma ad
aspettare un treno verso una direzione che non
ha senso.
Il tempo, quanto vale di denaro se non il costo
uguale a quello umanitario.
Guarda nei miei occhi quanto ti sto chiedendo
aiuto ….
è un silenzio cosi forte da levarmi il fiato.
Federica C.
Sognavo di
esser viva
Ridicolosamente deliziosa, favola surreale
- strana sensazione più bella e magica che
un’essere umano potesse conoscere - 9 volte
più forte di un orgasmo, brividi da lasciarti il
fiato, il cuore batte l’adrenalina sale, la mente si
spegne e poi dorme. Start!, Go!, entra in gioco
quella maschera, la più bella, convincendoti
che sei più forte degli altri. Ma non ci vuole
niente a mescolarsi nella pelle.
Non sapevi che il suo piatto preferito è l’anima?,
ne mangia un pezzo alla volta leccandosi anche
le briciole, non lascia niente resti solo pelle ed
ossa, il cuore non batte più. Quel calore ti ha
annebbiato gli occhi, un morto che cammina!
smack down - immune all’emozione, convinto
che è la gente a tradirti, la famiglia a lasciarti
sola, è una fragranza di ridicole illusioni -
“
Corri alice è tardi”
direbbe il bian coniglio, ma
quando guardi il tempo ti trovi già sulla linea
di confine, sull’orlo del baratro. Stai cadendo.
Ecco la fantasia dell’uomo come la conduce
a spingersi oltre quella linea di confine per
poi trovarsi in bilico sopra alla follia. “CRAZY
DRUGS FOR SHUT UP”, intrippiamoci in cose
che non hanno senso.
Federica C.
Amore di una
vita: ADDIO!
Eroina, tanti sono morti credendo in te, io no!
una dose con troppa roba, che ti spara un
buco nero dentro al cuore, o l’AIDS, che gior-
no dopo giorno ti consuma e ti cancella lenta-
mente dalla vita. L’eroina non ti lascia scampo.
La prima volta ti segna l’anima, ti accende un
fuoco che ti sale dalle gambe, vomiti, ti ac-
cartocci, ti spacca il petto, eppure, in quello
stesso istante ti sembra di stare in paradiso.
L’eroina uccide le emozioni, cancella affanni,
ansie e dolori. Non senti fame, freddo, soli-
tudine. Poi l’effetto svanisce e ti resta quella
cosa nella testa, ti resta quel paradiso dove
vuoi tornare, tornare, tornare e ritornare.
Ci pensi, ci ripensi e se la cerchi ancora sei
spacciato. Ti fai e ti rifai per essere di nuovo
in mezzo agli angeli. Ma dura sempre meno.
Dura troppo poco e ti ritrovi d’un botto sulla
terra e non più tra le volte celesti, con tut-
ti i tuoi problemi o difficoltà che ti aspettano
dove le avevi lasciate e questo chiodo fisso
nella testa. La cerchi ancora, ancora, anco-
ra, ormai il tarlo ha iniziato a mangiare la tua
vita istante per istante, come un’ implosione
lenta, ormai la tua vita sarà condizionata per
ogni cosa, per ogni scelta, non sei più libero,
hai trovato l’amante perfetta che c’è sempre,
pronta ad aiutarti, la compagna dei tuoi sogni
che sa darti tanto calore, l’amica che non ti
abbandonerà, fedele compagna sempre vici-
na a te in ogni momento bello o brutto, è nato
l’amore della tua vita, hai abbracciato la prin-
cipessa Eroina, lei e solo lei poi tutto il resto.
Io ho tradito tutto e tutti per la principessa, ho
perso una parte di vita, tempo e tanto denaro,
ho perso persone che mi amavano, ho spento
cuori che battevano solo per me, ora con gli
occhi pieni di una triste nostalgia vi dico quel
paradiso è solo un’illusione, lo vedi un attimo e
dopo è già svanito. In tanti anni di folle amore
qualche volta riuscivo ad essere abbastanza
lucido per vedere la realtà, però non ci credi,
non lo accetti, pensi, pensi: è la dose che non
basta.
Ti fai di più, ti spari nelle vene più veleno e
le prime volte ti sembra che hai risolto, ma
Niente da fare è un sogno che diventa ma-
lattia. Quel posto senza affanni non esiste.
Qualcuno lo capisce ma è già tardi: al chio-
do fisso in testa si sovrappone il dolore fisi-
co. Senza una dose stai male da impazzire.
Comincia con una cosa light: ti cola il naso,
sembra un raffreddore, una leggera influenza
con un pochino di febbre. Poi ti senti agitato,
all’improvviso ti sorprende un crampo, una
mano uncinata e tagliente ti afferra le budella
te le contorce te le strappa, la gola ti soffoca,
ti vomiti addosso, Sudi, senti caldo per il fuo-
co che ti scorre nelle vene poi in un istante ti
trovi a battere i denti per il ghiaccio nelle ossa,
ti si stacca la pelle, respiri odori nauseabondi.
Ci provi, ”passa”, “adesso passa”. Un pugno
fortissimo allo stomaco, un’ altro crampo ti
scatena il panico, basta poco, basta una dose
per far passare tutto, ci vuole un’altra dose!
Poi un’altra, altri soldi e senza accorgerti sei
ripiombato all’inferno... Il male esplode dentro,
un coltello ti fruga nello stomaco la tua Anima
è ormai persa, sei dannato dal primo giorno.
Soldi, soldi, ho dilapidato patrimoni di ge-
nerazioni, dai via quello che hai per poche
lire senza badare al suo valore basta che
il tuo amore rimanga con te, dentro di te.
Ti fai schifo e non ti importa nulla. Pen-
si solo a trovare l’eroina. Amici che ti aiu-
tano? All’inizio qualcuno ci prova, ma per
te è solo fastidio, di te non si fida più nes-
suno e anche tu non ti fidi di nessuno.
Avanti, avanti e consumi la tua vita, tra un
buco e l’altro,terra bruciata in un deserto dal
cielo nero, senza amore, senza sentimen-
ti, le tue passioni sono solo ricordi. E quan-
do finalmente ti rifai hai brevi istanti per tira-
re il fiato e già ti prende male perché lo sai, il
tempo passa in fretta e la crisi quando arriva
non aspetta. Qualche minuto e si ricomincia.
Un mese, tre, sei mesi, sono passati ventidue
anni con l’illusione di potermi fermare quan-
do volevo, con l’illusione di saper gestire, con
l’illusione di non fare del male a nessuno, con
l’illusione che nessuno sapesse del tuo be-
nessere malato, con l’illusione di essere stati
solo superficiali. Arriva sempre, a chi prima a
chi dopo, per un motivo o per un altro, arriva
la realtà che ti schiaccia al suolo con un salto
di mille piani ed anche li Miss. ERO ti da tut-
to il suo amore, tutto il suo calore, tutta la sua
protezione per non farti pensare alla MERDA
che hai sparso, allo schifo che ti circonda, alla
tua solitudine e al tanto male che hai fatto. Le
vene si distruggono, Non sai più dove infila-
re l’ago e ti buchi nei piedi, al collo, ovunque,
prima era importante farsi senza farsi vedere,
poi è stato solo farsi. Non mi importava niente!
Avevo tutto ciò che un ragazzo potesse desi-
derare, una vita da sogno costellata di lussi,
di auto e moto potenti, di bellissime donne di
meravigliosi viaggi, avevo la mia corte pronta
a tutto, Smettere? Perchè smettere, pensavo
di essere un privilegiato che era tutto regolare,
che ero intoccabile dalla legge e dalla vita, fino
ad un maledetto mattino dove la donna che
mi aveva dato al mondo ha scelto di togliersi
la vita perché il suo orgoglio ed unico motivo
le aveva girato le spalle, le avevo calpestato
distrutto accartocciato il suo cuore e bruciato
la sua anima, poi inesorabile tappa fissa è ar-
rivato anche il carcere, l’inferno tra gli uomini
qui ho capito alcune cose importanti per me,
avevo gettato la mia vita già tanti, tanti anni
prima avevo perso tanto ma non tutto, avevo
ed ho una donna meravigliosa, ho due bambini
che mi amano e per i quali sono il loro mondo,
ogni giorno mi danno forza, mi spingono a fare
meglio e la mia compagna è il mio orgoglio che
nonostante l’abbia tradita tante volte mi è ri-
masta vicino combattendo contro l’amante più
potente che ci sia, con lei che abbiamo con-
diviso anche una parte dei miei errori, oggi è il
mio esempio più forte per un vero cambiamen-
to, prima ha lottato sola oggi lottiamo insieme.
Si! qualche volta ci ho pensato, ma la risposta
era sempre la stessa. È come un lampo. For-
se ci provi pure. Ma poi arrivava quel coltel-
lo nella pancia e al massimo mi auguravo la
morte, senza badare a quanto amore caldo e
sincero mi circondasse. Quel lampo ho deciso
di afferrarlo stringendolo tra le mie mani, la vita
è amore, l’amore è vita, la droga non è vita la
droga è morte.
Antonio Flajani