I N F O R M - A Z I O N I
Ritorno in Ecuador
e prime immagini del nostro ri-
torno in Ecuador, dove, da tem-
po, portiamo avanti un’attività
di cooperazione internazionale
a favore dei centri rurali, con
una particolare attenzione per il
sostegno socio-sanitario dei mi-
nori. Dalle strade brulicanti alla
vivacità dei mercati che mescolano virtuosamente
profumi e colori, incontriamo la ricchezza umana di
una popolazione ferita e poetica, in costante dialogo
con una Natura emozionante, forte delle sue fero-
ci privazioni e strenua nel suo impegno a vivere il
quotidiano. È attraverso itinerari come questo che
riusciamo a recuperare “la percezione di essere uo-
L
mini”. Scrive Javier Carrera Andrade, poeta di Quito e
figlio di questa terra: “Verrà un giorno più puro degli
altri…/ Il frumento crescerà sui resti delle armi di-
strutte…/ Il mondo allora apparterrà alle fonti/ e alle
spighe che imporranno il loro impero/ di abbondan-
za e freschezza senza frontiere”.
Esistono linguaggi differenti per raccontare l’umani-
tà in viaggio. Avremmo potuto mostrare le immagini
del degrado di un luogo dove la miseria è una forma
di sopraffazione a cui la popolazione sembra essere
drammaticamente abituata, con il tono sensaziona-
listico di chi vuole richiamare lo sdegno dell’osser-
vatore. Ma per la terra d’Ecuador abbiamo deciso
di abbracciare un racconto differente, quello della
bellezza, naturale e gestuale, che vediamo posarsi
delicatamente su tutto ciò che incontriamo. Dagli
sguardi afferrati nelle strade alla Natura generosa,
feconda risorsa di biodiversità per tutto il pianeta.
Meraviglie come queste insegnano che nessuna vio-
lenza sociale può spegnere del tutto l’armonia, pri-
ma generatrice di dignità.
Dal vigore della natura ci spostiamo nei luoghi dove
ogni giorno si combatte proattivamente per l’inclu-
sione sociale, come il centro
Cebycam
, organizza-
zione umanitaria locale con cui la Cooperativa ha
stretto la propria collaborazione.
Anche se tutto parla della miseria della vita, lo sboc-
ciare inesausto di bellezza sostiene la comunità e
noi, viandanti disarmati dalla sua vicinanza affettiva.
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