Il Monastero - Il restauro
Sul lato destro dell’ingresso della sacrestia si trova una Madonna con Bambino e la committente (cm 135 x 105) ed è il dipinto meglio conservato presente in chiesa. L’affresco è eseguito su di un intonaco sottile e liscio. La vergine è seduta su di un trono monumentale costi- tuito da una panca ed uno schienale ad edicola, i braccioli sono formati da due delfini. Il Bambino abbraccia teneramente la Madre, entrambi sono assorti in un sentimento di profonda intimità. In basso a sinistra è inginocchiata la committente la cui superficie è ricoperta di scalpellinature. Probabilmente su di questa era stata dipinta una nuova figura a cui fa riferimen- to una data molto sbiadita nel lato destro: 1500 . L’intera opera è contornata da una serie di righe rosse nel cui interno è realiz- zato un motivo a stencil riproducente delle foglie nere. In basso doveva esserci un’iscrizione ora illeggibile. Nella navata, sul lato destro, si trova una Pietà (cm 177 x 127) ed è il più interessante frammento conservato nell’ab- bazia. Purtroppo i rifacimenti, le alterazioni e le diffuse cadu- te d’intonaco ne compromettono la leggibilità; le poche por- zioni dipinte conservate denunciano un’elevata qualità esecu- tiva. I lineamenti della figura, le ciocche dei biondi capelli con andamento sinuoso, il vestito annodato alla vita da una cinto- la bianca, richiamano alla memoria le opere di Carlo Crivelli. La Vergine Addolorata ha le braccia aperte e sembra accogliere sulle ginocchia il corpo esanime del Figlio di cui si ravvisano pochissime tracce d’incarnato. Gli interventi di restauro, che hanno interessato tutti i dipinti, e le diverse fasi d’intervento sono state approvate e dirette dalla Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici e Demoetnoatropologici delle Marche di Urbino in fase di con- ferenza di servizi e seguite dal funzionario storico dell’arte dott. Alessandro Marchi della medesima Soprintendenza. Il primo intervento necessario è stato quello di liberare i frammenti visibili di dipinto dai numerosi residui d’intona- co presenti sulla superficie. 153 San Bernardo e San Benedetto , affresco nel catino absidale prima del restauro sotto San Bernardo , particolare prima del restauro
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