64 Quali sono state le criticità e gli aspetti positivi vissuti durante la Dad? - Le criticità maggiormente vissute sono state quelle relative allo stato emotivo-psicologico: la noia (75,7% vissuta spesso o sempre), la fatica nello stare tante ore davanti allo schermo (69%), la demotivazione (66,9%), l’ansia (58,6%) e la solitudine (57%). Gli studenti delle scuole superiori hanno vissuto in modo più intenso la noia (77,6%) e la fatica a stare davanti allo schermo (67,8%), mentre gli universitari la demotivazione (70,2%). - Durante la Dad sono stati riscontrati anche aspetti positivi, in particolare quelli di carattere strutturale legati all’avere maggiore tempo a disposizione (51%) e flessibilità nel seguire le lezioni (43,6%) e quelli relativi al processo valutativo come una maggiore facilità nel copiare (50,2%), elemento quest’ultimo non assimilabile agli impatti sul fronte dell’apprendimento. Per gli studenti delle scuole superiori il beneficio maggiore è stato quello relativo all’aver riscontrato maggiori facilità nel copiare alle verifiche/esami (60,6%) mentre per gli studenti universitari quello relativo a una maggiore comodità/flessibilità nel seguire le lezioni (60,6%). - Nel confronto, le criticità vissute sono state più ampie dei benefici, producendo nei due terzi degli studenti un atteggiamento di scetticismo e di criticità nei confronti della Dad (65,2%). L’atteggiamento di scetticismo/criticità si registra nel 61,1% degli studenti delle scuole superiori e nel 73,7% degli studenti universitari. - Il 27,2% degli studenti ha percepito di vivere dei tempi scolastici/universitari più intensi e veloci rispetto a ciò che succedeva all’esterno (27,2% scuola superiore, 31,4% università), elemento che ha amplificato la dimensione stressogena vissuta; per il 23,6% è diminuita la frequenza alle lezioni (on line o in presenza) (19,2% scuola superiore, 32,5% università), il 26,4% ha vissuto una maggiore propensione a valutare l’abbandono della scuola/studi (19,2% scuola superiore, 32,5% università). Tra coloro che hanno vissuto con maggiori criticità il periodo della Dad si riscontra una accentuazione degli aspetti soprarichiamati, indicando una sovrapposizione tra diversi elementi di criticità. - I benefici vissuti durante la Dad, in termini di maggiore tempo a disposizione e flessibilità, spingono circa la metà degli studenti (55,4%) a volere per il futuro una didattica mista, che integri la didattica in presenza con quella a distanza, percentuale che sale tra gli studenti universitari (78,6%) rispetto a quanto registrato per gli studenti delle scuole superiori (44%). Quali sono stati gli impatti sulla salute mentale degli studenti? - Durante la pandemia sono aumentate soprattutto le emozioni che rappresentano un effetto negativo sulla salute mentale degli studenti: in particolare la noia (aumentata per il 68% degli studenti), la demotivazione (66,2%), la solitudine (62,7%) e l’ansia (59,7%). Allo stesso tempo sono diminuite le emozioni positive legate al senso di libertà (diminuita per il 61,7% degli studenti), la voglia di fare (60,3%), l’allegria (55,5%) e la serenità (55,8%). Il confronto tra studenti universitari e studenti delle superiori restituisce due scenari di reazione emotiva alla pandemia in larga parte sovrapponibili ma con un livello di compromissione dello stato emotivo più accentuato tra gli studenti universitari. Nel complesso, per nove studenti su dieci (88,2%) si è registrato un aumento degli stati d’animo negativi più intenso di quello degli stati positivi, indicando una importante criticità sul fronte dell’impatto sulla salute mentale (88,6% scuola superiore, 91,3% università).
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