Chiedimi come sto

52 ancora trovato le condizioni e convinzioni adeguate. Questa quota di domanda potenziale e di chi vorrebbe rivolgersi ad un servizio piscologico ma ancora non ha trovato le condizioni migliori: - È più alta tra gli studenti universitari (31,9%, a fronte del 18% degli studenti medi); - È più alta tra le studentesse (25,2%, a fronte del 16,2% tra gli studenti maschi); - È più alta nelle regioni del Sud (30,8%) e delle Isole (28,1%) e per gli studenti fuori sede (32,5%). In ultimo è stata data la possibilità agli studenti di scrivere in un campo aperto come vorrebbero che il servizio di supporto scolastico/universitario fosse organizzato. Oltre 7 mila sono gli studenti che hanno voluto indicare miglioramenti, indicazioni e suggerimenti su come strutturare il servizio di supporto psicologico. Figura 47 - Come ti immagini/vorresti che fosse il servizio di supporto psicologo della tua scuola/università? (ricorrenze più frequenti) Fonte: Elaborazioni Ires Emilia-Romagna. In particolare, gli interventi indicano con chiarezza quelle che dovrebbero essere le caratteristiche portanti del servizio di supporto psicologico nella scuola e università: - Prima di tutto il servizio deve essere accessibile a tutti. L’accessibilità viene declinata sia come apertura continuata del servizio anche al termine delle lezioni sia come capillarità di accesso, ovvero la presenza del servizio in più punti della struttura scolastica/universitaria (soprattutto per le strutture universitarie); - Per essere accessibile il servizio deve essere gratuito e coperto dalla fiscalità generale o dopo un iniziale numero di incontri, comunque gratuiti, garantire il proseguimento a costi contenuti e calmierati; - Il numero di incontri con la figura dello psicologo non deve essere limitato ma deve essere previsto un percorso continuativo nel tempo per riuscire a creare un rapporto di fiducia e ascolto e avere lo spazio temporale per lo sviluppo di eventuali terapie;

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