Chiedimi come sto

51 Figura 46 - Nel corso dell’emergenza sanitaria, ti sei mai rivolto a un servizio di supporto psicologico (anche senza riuscire ad accedere)? (composizione %) Fonte: Elaborazioni Ires Emilia-Romagna. La quota campionaria di chi si è rivolto ad un servizio psicologico nel corso della pandemia mostra scostamenti di rilievo dalla media campionaria complessiva (26,2%): - In un confronto di genere risulta complessivamente più alta per le studentesse femmine (28,5%) e per gli studenti non binari (49,1%, circa 1 su 2) a fronte del 17,9% registrato tra gli studenti maschi; - In un confronto per ripartizione geografica, sono le regioni del Nord-Ovest a registrare la percentuale più alta (30,5%) mentre le regioni del Sud la percentuale più bassa (21,8%) con una incidenza dei servizi scolastici pressoché costante intorno al 20%; - Il ricorso ai servizi psicologici risulta relativamente più alta per gli studenti fuori sede (34%) e per chi studia nelle città metropolitane (28,9% rispetto a chi studia in un piccolo comune 21%); - Non si rilevano differenze di rilievo in funzione del livello di scolarità e di stabilità occupazionale della famiglia di origine ma si rilevano percentuali più alte tra chi nella pandemia ha visto peggiorare la propria condizione economica (30,4% a fronte del 23,3% di chi dice che è migliorata); - Si confermano le più alte concentrazioni di risposte per chi ha subito più forme di bullismo e discriminazione (oltre il 40% a fronte del 21,3% di chi non ha mai subito tali forme di molestia) e chi nella pandemia ha vissuto le più elevate criticità in termini di salute mentale (36,7% a fronte del 13,2% di chi ha non ha vissuto criticità di natura emotiva/psicologica). È di interesse osservare come per tali profili, per i quali più alto è il bisogno di un servizio psicologico, a crescere è soprattutto il ricorso ad un supporto di natura privata; - In ultimo, sono soprattutto gli studenti scettici rispetto alla Dad ad essersi rivolti ai servizi psicologici (30,1% a fronte de 18,5% tra gli studenti più entusiasti della Dad) e gli studenti con bassa fiducia e stima verso gli adulti (33,3% a fronte al 18% di chi invece ha alta fiducia). Incrociando le distribuzioni delle due ultime domande si evince come tra chi non si è rivolto ad un servizio psicologico durante la pandemia oltre il 90% riterrebbe comunque utile avere un supporto di tale natura all’interno della propria scuola o università e il 30% non solo lo ritiene utile ma vorrebbe anche usufruirne. Quest’ultima porzione di studenti, che corrisponde all’incirca al 22% del campione complessivo, avverte l’esigenza di rivolgersi ad un servizio psicologico nella propria scuola/università ma, nel corso della pandemia, non ha mai fatto ricorso ad un supporto psicologico di qualsiasi natura, sia essa pubblica o privata. Rappresenta quindi una potenziale domanda per un servizio psicologico scolastico o universitario o, letto in altri termini, l’espressione di chi vorrebbe rivolgersi ad un servizio psicologico ma, al momento, non ha 76,3 5,3 2,9 13,4 2,1 68,8 4,3 4,6 19,8 2,4 73,8 5,0 3,4 15,5 2,2 No Un servizio psciologico - Scolastico Un servizio psciologico - Pubblico Un servizio psciologico - Privato Due o più servizi psicologici Totale Università Scuola media superiore

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