Conclusioni Secondo lo SPI CGIL il territorio della Valle d’Aosta è afflitto da gravi difficoltà, in parte inedite e legate alla recente fase pandemica e alle tensioni internazionali, in parte di vecchia data ma mai affrontate, che ostacolano la sua prosperità e il suo sviluppo armonioso. Il rialzo dell’inflazione e l’indebolimento del potere di acquisto delle famiglie, così come la crescente precarizzazione del mercato del lavoro (nonostante l’incremento dell’occupazione) –aspetti evidenziati nelle statistiche ISTAT e nei rapporti sull’economia regionale della Banca d’Italia –hanno avuto riflessi importanti anche per i cittadini valdostani. Nel 2021 il reddito disponibile delle famiglie era più basso di quello rilevato mediamente per le regioni del Nord, e nel 2022, in termini reali, si è contratto dell’1,2%, una diminuzione lievemente più accentuata della media nazionale. Il reddito pro capite risultava ancora inferiore in termini reali ai valori antecedenti la pandemia. Tuttavia, sulla scarsa tenuta del reddito familiare pesano anche i problemi legati alla qualità dello sviluppo. Ad esempio, la crescita del settore turistico ha portato con sé, accanto a innegabili vantaggi per gli operatori economici, anche le criticità legate all’impiego di molte persone in un settore che offre molto spesso basse paghe e contratti dal futuro incerto. Inoltre, negli ultimi anni in Valle d’Aosta hanno agito profonde e rapide trasformazioni sociodemografiche, il cui impatto è stato acuito dalle peculiarità morfologiche (montagna) del nostro territorio: il forte aumento delle persone che vivono sole (circa il 41% nel 2021), la senilizzazione crescente, l’isolamento fisico e relazionale che colpisce soprattutto i “grandi anziani”, ma non solo. L’evidenza empirica mostra una significativa diffusione delle dipendenze, dell’abuso di alcol e del disagio psicologico, fenomeni ancora non adeguatamente affrontati. A fronte di questi problemi, il Defr 2024 – 2026 della Regione non sembra ancora fornire risposte serie e concrete, in particolare per quanto riguarda la situazione del settore sanitario e sociosanitario. Il Documento è denso di risposte a breve termine mentre gli obiettivi di lungo periodo sono più sfocati. 47
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