• Realizzare un modello di assistenza territoriale che vedrà i medici di medicina generale, gli infermieri e altri operatori coordinarsi con gli specialisti ospedalieri. Mantenere alcune sperimentazioni avviate durante la Pandemia, quando (pochi) studi dei medici di assistenza primaria sono stati dotati di personale e attrezzature atte a migliorare le possibilità di assistere i malati cronici e svolgere in loco esami diagnostici. Con vantaggi attesi sia sulla qualità del percorso di presa in carico, sia in termini di riduzione delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche. Non attuato • Riorganizzare i servizi territoriali del dipartimento di salute mentale, con particolare riguardo alla lotta alle dipendenze e alla psichiatria territoriale. Attuare misure di contrasto e prevenzione delle psicopatologie emergenti. Non attuato • Sviluppare la telemedicina e l’assistenza domiciliare, soprattutto a vantaggio dei territori più periferici, maggiormente interessati dalla presenza di popolazioni fragili e da difficoltà nel garantire interventi di soccorso tempestivi. Non attuato • Incrementare l’offerta di tipo socio-sanitario da parte delle strutture che ospitano anziani, oggi prevalentemente orientate all’accoglienza socio-assistenziale e alberghiera. Ciò comporterà la ridefinizione dei carichi assistenziali e del fabbisogno di personale, partendo da alcune strutture già presenti sul territorio. Non attuato • Introdurre meccanismi che incentivino i professionisti della salute a trasferirsi e a permanere in Valle d’Aosta, al fine di colmare le attuali carenze di personale di cui soffre il Servizio Sanitario Regionale. Parzialmente attuato 40 Il DEFR e il Piano regionale per la salute e il benessere sociale/1
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