• L’assistenza ai non autosufficienti è ormai un’emergenza sociale che sembra non adeguatamente affrontata dal sistema Paese. L’invecchiamento della popolazione testimonia i traguardi della scienza medica e del miglioramento delle condizioni di salute generali, ma allo stesso tempo pone sfide cruciali alle società avanzate, le quali devono affrontare la crescente domanda di servizi a sostegno della non autosufficienza in un quadro di risorse scarse e di politiche spesso non sintonizzate con i cambiamenti della domanda sociale. • Il modello di welfare dalle d’Aosta non sembra discostarsi da quello nazionale, che vede una predominanza dei trasferimenti cash nell’impiego delle risorse e una scarsa diffusione di servizi «in natura». Questa impostazione delle politiche per la non autosufficienza assegna, non sempre in modo esplicito, un ruolo centrale allo sforzo dei parenti, sia come acquirenti dei servizi disponibili sul mercato privato (talvolta non sufficientemente regolati, come nel caso del fenomeno dilagante delle assistenti familiari) sia come caregiver informali. I cambiamenti sociodemografici in atto impongono tuttavia di riconsiderare il modello di presa in carico delle fragilità, sia sul piano dell’equità sociale, sia su quello della sostenibilità nel lungo e nel medio periodo. Pensiamo non soltanto agli “squilibri” intervenuti nella piramide demografica, che vede aumentare di anno in anno la quota di individui appartenenti alle fasce di età più anziane, ma anche alla crescente partecipazione al mercato del lavoro da parte delle donne, vero perno del nostro welfare “familistico”. • Considerando i rapporti tra offerta e domanda, è possibile identificare tre gruppi di regioni, la regione Valle d’Aosta, insieme con Trentino Alto Adige, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, fa parte del gruppo nel quale la domanda supera l’offerta. L’offerta si distingue per l’orientamento verso la residenzialità: soluzioni assistenziali di tipo residenziale, accompagnate dall’offerta comunale dei servizi di sostegno socio-assistenziale; pochi utenti in ADI, limitata incidenza dell’indennità di accompagnamento (Network Non Autosufficienza–NNA, 2021) . • 36 La presa in carico della non autosufficienza
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