Le risorse e i risultati del sistema sanitario valdostano Non è semplice esprimere una valutazione sulla «coerenza» tra le risorse impiegate e i risultati dei Sistemi Sanitari o, altrimenti, sull’efficacia della spesa sanitaria. Basti pensare alla mole di variabili, non strettamente connesse alle risorse del settore sanitario, e tuttavia determinati per le condizioni di salute degli individui (prevenzione, stili di vita, qualità dell’ambiente, istruzione, supporto familiare, …). Ciononostante, non è possibile ignorare la discrepanza tra le ingenti risorse veicolate, sia dalla Regione, sia dai cittadini tramite spesa out of pocket, e i modesti traguardi ottenuti nella speranza di vita (persino più bassa di quella media italiana) e, rispetto alle due principali realtà comparabili –Trento e Bolzano –, anche nello stato di salute della popolazione. Nel 2021, infatti, la nostra regione era la seconda in Italia per spesa sanitaria pubblica (2.479 euro pro capite) e la seconda anche per spesa sanitaria privata. Nonostante la spesa veicolata dalla regione superi i 2.450 euro pro capite, a fronte di una media italiana di 2.149 euro, i valdostani hanno destinato (in questo caso la statistica si riferisce al 2020) ben il 2,8% del Pil regionale ai consumi sanitari (il 2,2% a livello nazionale). E’ un dato che deve far riflettere sulla effettiva capacità del Sistema Regionale di intercettare la domanda di cure della popolazione (si consideri che la quota di Pil destinata alla spesa privata per la sanità dalle famiglie che vivono nelle province di Trento e Bolzano è pari a circa la metà del dato valdostano, rispettivamentel’1,7% el’1,4%). Vedremo nel seguito che, recentemente, il Comitato LEA ha espresso delle forti perplessità sulla qualità e la copertura dei servizi sanitari della Valle d’Aosta. 32
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