Il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza: una valutazione dello stato dell’offerta sanitaria Le Regioni italiane a statuto ordinario e la Sicilia, per poter accedere al maggior finanziamento del SSN - quota premiale del 3% delle somme dovute a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario al netto delle entrate proprie - sono tenute a una serie di adempimenti, in base all’Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, la cui attuazione viene verificata dal Comitato LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Ad esso è affidato il compito di monitorare l’erogazione delle prestazioni in condizioni di appropriatezza ed efficienza nell’utilizzo delle risorse. I LEA vengono valutati per mezzo di un insieme di indicatori afferenti a tre domini: l’attività di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro, l’assistenzadistrettuale el’assistenzaospedaliera. Seppure non siano interessate dal sistema premiale, sono oggetto di valutazione anche la Valle d’Aosta, le Province Autonome di Trento e Bolzano, il Friuli-Venezia Giulia e la Sardegna. Infatti, la finalità più importante del monitoraggio è quella di accertare l’effettiva erogazione dei servizi sanitari ai cittadini residenti su tutto il territorio nazionale (come previsto dalla Costituzione) e, qualora dovessero emergere ritardi, inadempimenti e carenze dell’offerta, offrire alle stesse regioni titolari del Servizio Sanitario gli strumenti conoscitivi necessari per migliorare la propria programmazione e la destinazione delle risorse. Il sistema di monitoraggio, inoltre, è una garanzia di trasparenza nei confronti dei cittadini e dei vari stakeholder. 28
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