L’atomizzazione delle forme di residenza e delle traiettorie di vita è una tendenza che si è affermata nel corso dei decenni in tutti i paesi europei. In parte essa è il risultato dall’aumento del benessere, dello sviluppo del mercato del lavoro, delle vie di trasporto e di comunicazione. L’indebolimento dei forti legami familiari pertanto è anche l’effetto di una accresciuto empowerment degli individui e della loro capacità di seguire le proprie vocazioni e ambizioni, che talvolta si sviluppano al di fuori dei tradizionali modelli di famiglia e di residenza. 11 D’altra parte, sono noti nella letteratura gli effetti positivi di una solida rete parentale e amicale, non soltanto per la sua capacità di garantire supporto materiale (aiuto economico, care giving, …), ma anche per quella di fornire sostegno emotivo e occasioni di interazione e di confronto che, in particolare in età avanzata, rivestono un’importanza cruciale nel preservare le capacità cognitive e le abilità individuali. Oltre il 20% dei nuclei familiari valdostani nel 2021 era costituito da persone sole con più di 60 anni. Il 57% degli ultra-sessantenni si trovava in questa condizione e la stessa percentuale era più alta tra le donne (circa il 70%) rispetto agli uomini (45%). Il tema degli anziani che vivono soli – condizione che spesso non è l’espressione di una preferenza ma il risultato di eventi al di fuori del controllo dell’individuo – rappresenta oggi una delle principali minacce allo sviluppo della qualità della vita in tarda età. Stili di vita: la frammentazione dei nuclei familiari
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