Indagine Sistema Socio-Sanitario Luglio 2021
I CONSULTORI A oltre 45 anni dalla loro nascita (legge nazionale 405/1975) i Consultori Familiari (CF) continuano ad erogare in tutte le regioni italiane servizi di base a tutela della salute della donna, del bambino, della coppia e della famiglia, con un orientamento alla prevenzione e alla promozione della salute e basato sull’approccio olistico, la multidisciplinarietà, l’integrazione con gli altri servizi territoriali. A causa di uno sviluppo non omogeneo nel corso degli anni, la loro copertura risulta oggi molto differenziata lungo il territorio nazionale, così come la loro governance e il loro rapporto con il più ampio sistema sanitario e socio-sanitario. In 5 regioni i consultori familiari sono incardinati nel Dipartimento materno infantile, in 2 Regioni nel Dipartimento delle cure primarie, in 7 Regioni – tra le quali la Valle d’Aosta – fanno capo a Dipartimenti diversi a seconda dell’azienda sanitaria locale o del distretto e in altre 5 fanno capo ai Distretti anziché ai Dipartimenti (le informazioni riferite qui e in seguito sono state ricavate dallo studio realizzato nell’ambito del Progetto Nazionale Consultori Familiari, che ha raccolto dati su 1.703 sedi consultoriali – corrispondenti all’ 88% del totale – tra il 2018 e il 2019). Alcuni aspetti che denotano le diverse modalità di organizzazione del servizio a livello regionale sono • la gratuità del servizio . Le visite in gravidanza, l’assistenza in puerperio, la partecipazione ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita (CAN), il percorso per le Interruzioni Volontarie di Gravidanza (IVG) e l’accesso allo spazio giovani sono prestazioni garantite senza costi per gli utenti in tutte le Regioni. Cinque regioni però – Valle d’Aosta , Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna – prevedono il pagamento di un ticket per una o più delle seguenti prestazioni: visite ed esami per infezioni/malattie sessualmente trasmissibili, visite per menopausa, consulenza psicologica e sessuologica, psicoterapie, contraccezione short e long acting; • la presenza di attori privati . Si riscontra in sette regioni/province autonome, ovvero la Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia, la Provincia di Bolzano, la Toscana, l’Abruzzo, il Molise e la Sicilia. 45
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