Indagine sulla società anziana in Valle d'Aosta Lugio 2019

I LEA DELLA VALLE D’AOSTA NELL’AMBITO DELL’ASSISTENZA DISTRETTUALE Indicatore Soglia del valore normale Valore Valle d'Aosta Giudizio Tasso ospedalizzazione standardizzato (per 100.000 ab.) in età pediatrica per asma e gastroenterite <= 141 40,48 Valore normale Tasso ospedalizzazione standardizzato (per 100.000 ab.) in età adulta per complicanze per diabete, BPCO e scompenso cardiaco <= 409 247,81 Valore normale Percentuale di anziani trattati in ADI >= 1,88% 0,15% Scostamento non accettabile Posti equivalenti per assistenza agli anziani in strutture residenziali per 1.000 anziani residenti >= 9,80 1,29 Scostamento non accettabile Posti per assistenza agli anziani in strutture residenziali per 1.000 anziani residenti >= 10 n.d. Scostamento non accettabile* Posti equivalenti residenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti >= 0,50 0,33 Scostamento non accettabile Posti equivalenti semiresidenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti >= 0,22 0,00 Scostamento non accettabile Posti in strutture residenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti >= 0,60 0,37 Scostamento non accettabile Posti in strutture semiresidenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti >= 0,45 0,00 Scostamento non accettabile Posti letto attivi in hospice sul totale dei deceduti per tumore (per 100) > 1 1,82 Valore normale Percentuale del consumo annuo dei farmaci appartenenti al PHT > 80,0% 92,5% Valore normale Prestazioni specialistiche ambulatoriali di risonanza magnetica per 100 residenti 5,10 - 7,50 5,61 Valore normale Assistiti presso i Dipartimenti di salute mentale per 1.000 residenti >= 10,82 13,19 Valore normale *Nota: giudizio assegnato nonostante la mancanza di dati. Fonte: dati Ministero della Salute L’assistenza distrettuale non è adeguatamente sviluppata. Gli unici indicatori che hanno raggiunto un «valore normale» riguardano i posti letto negli hospice, il consumo annuo di farmaci appartenenti al PHT, le prestazioni di risonanza magnetica, la presa in carico nei dipartimenti di salute mentale e i tassi di ospedalizzazione per complicanze in età pediatrica e adulta (i cui valori contenuti suggeriscono l’adeguatezza dell’attività di prevenzione e dei trattamenti medici e farmacologici dei pazienti cronici). Rispetto all’assistenza residenziale, semi-residenziale e domiciliare agli anziani e ai disabili, invece, tutti gli indicatori presentano scostamenti al di sotto della soglia dell’accettabilità . Emerge, in particolare, la completa assenza di posti per l’assistenza semi-residenziale ai disabili e l’inadeguatezza del servizio di assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari in favore degli anziani. Nel 2017 solo lo 0,15% degli anziani valdostani ha beneficiato di questo servizio, mentre in Piemonte la percentuale è del 2,4% e in Lombardia del 2,1%. Vesan (2018) suggerisce, sulla base delle risultanze di alcune interviste a testimoni privilegiati, che questo dato «anomalo» sia in parte attribuibile ad uno scomputo di prestazioni infermieristiche a domicilio organizzate diversamente rispetto all’ADI . Questa possibile interpretazione meriterebbe un’indagine ad hoc. Tuttavia rileviamo che, proprio rispetto alla valutazione dell’ADI, il Comitato LEA «tiene conto delle diverse modalità organizzative presenti nelle regioni italiane». 53

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