Indagine sulla società anziana in Valle d'Aosta Lugio 2019
L’atomizzazione delle forme di residenza e delle traiettorie di vita è una tendenza che si è affermata nel corso dei decenni in tutti i paesi europei. In parte essa è il risultato dall’aumento del benessere, dello sviluppo del mercato del lavoro, delle vie di trasporto e di comunicazione. L’indebolimento dei forti legami familiari pertanto è anche l’effetto di una accresciuto empowerment degli individui e della loro capacità di seguire le proprie vocazioni e ambizioni, che talvolta si sviluppano al di fuori dei tradizionali modelli di famiglia e di residenza. STILI DI VITA: LA FRAMMENTAZIONE DEI NUCLEI FAMILIARI D’altra parte, sono noti nella letteratura gli effetti positivi di una solida rete parentale e amicale, non soltanto per la sua capacità di garantire supporto materiale (aiuto economico, care giving , … ), ma anche per quella di fornire sostegno emotivo e occasioni di interazione e di confronto che, in particolare in età avanzata, rivestono un’importanza cruciale nel preservare le capacità cognitive e le abilità individuali. Esistono solide evidenze empiriche dei benefici prodotti sia dal coinvolgimento nelle attività della comunità sia da un’elevata frequenza delle micro-interazioni con amici e parenti (Zunzunegui et al. , 2003), che giocano un ruolo decisivo nella prevenzione del declino cognitivo e della demenza. Gli studi sulla qualità della vita degli anziani mostrano che la presenza di contatti frequenti con amici, parenti e vicini di casa agisce positivamente sul benessere emotivo e sul senso di tranquillità e sicurezza, rafforzato dalla consapevolezza di poter contare su qualcuno nel momento del bisogno (Gabriel e Bowling, 2004). Il tema degli anziani che vivono soli – condizione che spesso non è l’espressione di una preferenza ma il risultato di eventi al di fuori del controllo dell’individuo – rappresenta oggi una delle principali minacce allo sviluppo della qualità della vita in tarda età. Il 20,5% dei nuclei familiari valdostani è costituito da persone con più di 60 anni che vivono sole. Il 37% degli ultra-sessantenni si trova in questa condizione e la stessa percentuale è più alta tra le donne (43,3%) rispetto agli uomini (23,4%). 20
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