Politiche di bilancio ed equità fiscale 10/2013

La pressione fiscale complessiva cresce dunque a causa di un perverso “effetto combinato”: lo Stato centrale che taglia i trasferimenti ma lascia invariato il prelievo di sua competenza; gli enti territoriali che, per sopperire ai tagli dei trasferimenti, aumentano le aliquote dei propri tributi (Corte dei Conti, 2013). Va detto, però, che la crescita delle entrate locali si è accompagnata ad un significativo, anche se più limitato, ridimensionamento dei trasferimenti statali: fra il 1990 e il 2012, le prime segnalano una crescita di 4,9 punti di Pil, i secondi si riducono di poco più della metà (2,7 punti) (Corte dei Conti, 2013). La crescita dei tributi locali è stata più consistente del taglio ai trasferimenti statali ai comuni 4

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