Spazio al Lavoro n. 1 del 2021

| 5 SPAZI O LAVORO a l la salvaguardia dell’integrità dello stipendio e la conservazione del lavoro da parte dei precari assen- ti per covid -19, oltre a tutelare i loro diritti individuali. Inoltre, si è regolata la Didattica digitale integrata con un apposito CCNI. L’ultimo intervento dell’anno, ha visto il sindacato firmare un pro- tocollo con l’Amministrazione relativo agli anticipi delle iscri- zioni alla scuola dell’infanzia per i bambini che compiono tre anni entro aprile 2022. Il protocollo è stato firmato non senza una con- trattazione serrata su alcuni pun- ti: sperimentalità dell’operazione, aumento dell’organico, apertura di un tavolo di confronto sul si- stema della scuola dell’infanzia. Durante la crisi pandemica, il sindacato ha affiancato dirigenti e insegnanti che hanno radical- mente cambiato il loro modo di lavorare e che, pur confrontan- dosi con modelli organizzativi in continua evoluzione, hanno assi- curato, sin dal primo lockdown, il diritto allo studio, mantenendo relazioni con alunni e studenti e garantendo loro una preparazio- ne adeguata. Per questo motivo è doveroso ricordare che tutta la categoria ha dimostrato un gran- de impegno, che, purtroppo, non sempre l’opinione pubblica ha loro riconosciuto. $ cora lasciava le sue vittime. L’am- ministrazione presenta un piano di riapertura con il relativo pro- tocollo che i sindacati rimandano al mittente, proponendo invece una riapertura in sicurezza, con il nuovo anno scolastico, andando anche a rivedere l’organico di di- ritto e il potenziamento del perso- nale ATAR. Né a livello nazionale né a livello regionale L’Ammini- strazione cede sul potenziamento dell’organico che avrebbe portato ad aprire le scuole con maggiore sicurezza, costringendo i sinda- cati a proclamare lo sciopero l’8 giugno. In Valle d’Aosta un al- tro scontro si ha per la mancata apertura delle graduatorie regio- nale, aperte, invece, nel resto d’I- talia, impedendo l’aggiornamento dei punteggi dei precari e l’in- serimento di giovani insegnanti necessari per affrontare l’anno scolastico successivo. Con l’au- tunno si apre l’ennesimo conflitto tra sindacati e Amministrazione regionale e nazionale sull’avvio dei concorsi in piena pandemia, portando alla richiesta di sposta- mento e ad una diffida della FLC nei confronti della Sovrintenden- za. Il proseguimento dell’autunno ha visto l’impegno del sindacato nel vigilare che, con la scusa del- la pandemia, non si derogasse ai diritti dei lavoratori e a garantire e la stabilizzazione dei precari. Il confronto con la Ministra non porta ai risultati sperati, pertan- to i sindacati indicono lo sciope- ro per il 6 marzo per protestare contro il mancato rispetto degli accordi sottoscritti con il Governo in tema di reclutamento, abilita- zione e contratto. Lo scoppio della pandemia cambia completamen- to il panorama politico-sindacale portando la FLC alla revoca dello sciopero e a impegnarsi, a que- sto punto, anche sulle altre ur- genze. In Valle d’Aosta il 5 mar- zo chiudono le scuole: da questo momento la FLC è impegnata ad assicurare che, nell’avvio della didattica a distanza, siano garan- titi i diritti allo studio di alunni e studenti e i diritti dei lavoratori, pertanto si susseguono una serie di comunicati per richiedere di non appesantire ulteriormente, con indicazioni puramente ideo- logiche legate, per esempio, alle prove standardizzate di francese, un lavoro che insegnanti e diri- genti hanno dimostrato di sapere affrontare e si chiede, invece, di seguire gli sviluppi sul territorio nazionale e garantire un appro- priato supporto informatico. Agli inizi di aprile si ha il momento di più alta tensione con l’Assessora Certan, decisa ad aprire le scuole amaggio, quando la pandemia an- I l 2020 sarà ricordato come il primo annus horribilis del XXI secolo per lo scoppio di una pan- demia mondiale che ha condizio- nato tutto il mondo lavorativo e di conseguenza l’azione del sindaca- to. Prima della chiusura definitiva delle scuole la FLC VDA ha af- frontato due questioni che riguar- dano il regolare funzionamento della scuola e i diritti dei lavo- ratori: il ritardo nell’erogazione del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa e la manca- ta erogazione degli assegni per il nucleo familiare. Contemporane- amente, sul piano nazionale, la FLC è impegnata sull’indizione dei bandi per i concorsi docenti SCUOLA / TRASPORTI L’ANNUS HORRIBILIS DELLA SCUOLA VALDOSTANA Il sindacato della scuola della Cgil traccia un bilancio dall’inizio della pandemia FILT VDA: “È necessario cambiare visione e capire come integrare i sistemi di trasporto” I l 2020 ha segnato duramente il mondo dei trasporti. Ciò nono- stante nella fase di emergenza, il settore ha retto sulla base di un confronto costante con le istitu- zioni e le controparti. Oggi, la prima riflessione della Filt sulla situazione attuale è che serve progettualità a medio-lun- go termine. Sulle infrastrutture e sui trasporti non si può pensare che ad ogni cambio di dicastero si possa definire un cambio degli in- terventi e dei piani. È necessario cambiare visione e capire come integrare i sistemi di trasporto. Bisogna valorizzare il ruolo del servizio ferroviario quale ma- glia principale su cui innestare la programmazione del trasporto su gomma nei nodi di interscam- bio tra le varie modalità. In que- sto modo il trasporto su gomma avrebbe il ruolo di un servizio di adduzione alla ferrovia per gli utenti che compiono tragitti lunghi oltre che essere fonda- mentale nelle zone non collegate dalla ferrovia. Occorre potenzia- re la rete ferroviaria attraverso la elettrificazione e la riduzione dei tempi di percorrenza con- nettendola nel sistema naziona- le ed internazionale. Dobbiamo avere una visione complessiva delle nuove necessità produtti- ve e della specializzazione dei servizi avendo consapevolezza che oltre l’86% delle merci oggi si muove su gomma. Lo svilup- po dell’e-commerce deve porta- re a veri e propri piani logistici delle città caratterizzati da una riflessione sul dislocamento dei magazzini logistici e su tempi e modalità di distribuzione delle merci. Può essere un’occasio- ne importante di ridisegno dello spazio urbano. Allo stesso modo sarebbe utile ragionare su uno stimolo alla conversione dei mez- zi per la distribuzione nelle città verso le forme ibride o elettriche. Sul fronte del trasporto pubbli- co si rischia di assistere ad una inversione del trend di crescita con una riduzione del numero di persone trasportate. Questo non dipenderà dall’impatto del Covid, ma piuttosto dall’impatto derivante l’allargamento dell’u- tilizzo di smart working. Esso potrebbe rivelarsi un elemento strutturale, sebbene in misura assolutamente ridotta rispetto ai picchi pandemici, con il quale il trasporto delle persone si troverà a fare i conti. Non si deve pensa- re solo a quante aziende svilup- peranno queste forme di lavoro da remoto, spesso apprezzato anche dai lavoratori, incidendo sulla mobilità nelle città, ma an- che su una migliore qualità della vita. Particolare attenzione agli impianti di risalita, che fanno parte di quel settore di trasporti più colpiti dalla crisi provocata dal Covid. I lavoratori fissi sono stati messi in cassa integrazione, gli stagionali assunti non hanno avuto altra scelta che entrare in disoccupazione. Oggi quello che ci preoccupa è che la stagione in- vernale non è iniziata e tanti la- voratori stagionali non sono stati assunti; si vanno a sommare ai tanti che il lavoro non ce l’hanno più. Servono misure di sostegno al settore di medio lungo termi- ne considerando che la ripresa occupazionale potrebbe non av- venire prima del 2022. In questa situazione non possiamo dimen- ticare che il 2021 dovrà essere l’anno dei rinnovi contrattuali, quali quello del Trasporto Pub- blico Locale, delle Attività Ferro- viarie e dei contratti integrativi. Anche in questa drammatica si- tuazione, rinnovare i contratti significa dare risposte concrete ai lavoratori, soprattutto a quel- li dei trasporti, che continuano a svolgere le proprie mansioni tra mille difficoltà organizzative e di sicurezza, accentuate dalla pan- demia. $

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