Spazio al Lavoro n. 1 del 2021

| 3 LAVORO SPAZI O LAVORO a l Rinnovato il contratto dei metalmeccanici, GRAZIOLA: “CAPOSALDO DELLA FIOM” Chiave di volta dell’intesa la riforma degli inquadramenti fermi al 1973 “Q uello che ci siamo lascia- ti alle spalle è stato un anno difficile sotto tutti i punti di vista, partendo da quello econo- mico e sociale fino ad arrivare a quello sanitario. Il virus ha stra- volto le vite delle persone por- tandosi via affetti, cambiando modo di relazionarsi con il pros- simo e creando una barriera fi- sica fra i lavoratori”. A parlare è Fabrizio Graziola, segretario ge- nerale Fiom Cgil Valle d’Aosta, che sottolinea: “In una società già di per sé basata sull’egoismo, la pandemia e il distanziamento sociale hanno messo in risalto tutte le negatività di una socie- tà, in cui da tempo si sono perse le tracce di un vivere comune, di un senso di appartenenza e dove il salario è diventato unico stimolo al lavoro. Quando l’ondata pandemica sarà finita si dovrà ripensare a un nuovo modello di società, pertanto anche l’organizzazione del lavoro dovrà per forza subi- re un cambiamento radicale che in parte è già iniziato. Il lavoro da casa, l’informatizzazione, la robotizzazione, l’alta profes- sionalità saranno le sfide che il sindacato, in primis la Fiom, do- vranno affrontare in futuro. Il 2021 è cominciato con la firma del CCNL per i metalmeccanici della grande industria caposal- do della Fiom e di tutti i lavora- tori metalmeccanici. Esso è ciò che ci unisce, punto di partenza di ogni nostra rivendicazione sociale ed economica. Siamo riusciti dopo 15 mesi di trattative ad ottenere un aumen- to salariale sostanzioso (100 euro al terzo livello), un nuovo inquadramento professionale adeguandolo alle innovazioni tecnologiche, un rafforzamento del contrasto alla violenza sulle donne, consolidando il diritto alla formazione per tutti i lavo- ratori. FLAI VALLE D’AOSTA Gabriele Matterana: “L’emergenza sanitaria ha acuito le differenze sociali, ampliando le disuguaglianze” L a Flai Cgil , federazione la- voratori agroindustria, si oc- cupa di tutelare le lavoratrici e i lavoratori di tutta la produzione alimentare, primaria agricoltura, artigianato alimentare, industria e cooperazione alimentare oltre alla filiera forestale in tutte le sue declinazioni, i consorzi di boni- fica. La situazione regionale ci trova impegnati su più fronti, in pri- mo luogo, la tenuta dei lavoratori nei siti di produzione industriale ( Heineken ), che in questo perio- do ha aperto una procedura di esubero anche sul nostro terri- torio. Con un accordo di uscita siamo riusciti a ridurre il pro- blema sociale, e abbiamo aiutato incentivando chi era prossimo alla pensione. Nonostante il pe- riodo difficile l’ agricoltura tie- ne. I lavoratori hanno avuto un ruolo importante per non far mancare i prodotti sulla tavola dei cittadini. Anche l’industria alimentare cosiddetta “essenzia- le” - con alcuni aggiustamenti e riduzioni sulle linee per tutelare la salute dei lavoratori - ha con- tinuato a produrre anche in pie- no lockdown. Devo ringraziare le RSU, RSA e RLS per il lavoro fatto e aver mantenuto viva la speranza. I lavoratori del settore non si sono tirati indietro nean- che davanti alla paura e al ri- schio di essere contagiati. Hanno manifestato un grande senso di responsabilità. I panifici artigianali e l’agroali- mentare artigiano hanno conti- nuato a lavorare. Ci sono state delle richieste di cassa integra- zione, ma naturalmente minori in confronto alle ore richieste dall’industria manifatturiera ed edile. Le richieste di cassa inte- grazione nel nostro settore sono state vagliate e approvate, in tempi brevissimi. Abbiamo, pur- Quello che ci attende sarà un anno ancora difficile in Italia e in Valle d’Aosta la crisi produt- tiva e la perdita di posti di lavo- ro saranno le nostre quotidiane preoccupazioni. Se saremo ca- paci a rimanere uniti e lottare per ciò che da sempre la Fiom chiede a gran voce, cioè diritti e dignità in ogni posto di lavo- ro riusciremo a vincere anche questa battaglia. La Fiom mette a disposizione di tutti gli iscritti l’assistenza per controversie sul lavoro, consulenza per le pra- tiche di Cometa e Metasalute, controllo buste paga e supporto per eventuali provvedimenti di- sciplinari e licenziamenti. NEWS DALLE AZIENDE “Ritengo che l’accordo raggiun- to con La Cogne Acciai Speciali che porterà su base volontaria ad una risoluzione del rapporto di lavoro con tanto di incentivo sia stato il finale di una trattativa durata diverse settimane”. A dirlo Fabrizio Graziola, se- gretario generale Fiom Valle d’Aosta, che spiega: “L’utilizzo del decreto legge (del 14 agosto 2020 n°104 ) darà la possibilità ai 50 lavoratori, che aderiranno all’accordo, di anticipare l’uscita da CAS fino ad un massimo di 36 mesi rispetto alla naturale data di pensionamento, con una perdita economica poco rilevante. Se da un lato questo può ritenersi posi- tivo per la Fiom Valle d’Aosta, in- nanzitutto per il rinnovo di quasi la totalità dei contratti a termine (di cui 9 saranno trasformati in contratti a tempo indeterminato) vi è anche il rovescio della me- daglia. CAS contava di una forza lavoro di circa 1150 unità fino a due anni fa, un po’ per la crisi del mercato dell’acciaio e un po’ per la pandemia provocata dal Co- vid-19 si arriverà concluso l’iter dell’accordo a una riduzione del personale di circa 100 persone. Se a questo dato sommiamo il calo del 17% dell’acciaio spedito e il 22% del fatturato, è legittimo avere qualche incertezza per il futuro. La preoccupazione rimane a fronte di una situazione instabi- le dei mercati e alla paura delle conseguenze del Covid, che ha colpito anche i lavoratori della Cas. Conti alla mano rimangono oltre 120 lavoratori, che fra sei mesi si ritroveranno nella con- dizione di chiedersi se l’Azien- da sarà in grado di confermare loro il contratto di lavoro”. In conclusione afferma il segretario dei metalmeccanici valdostani: “L’auspicio è che il prima possi- bile si superi questo momento di crisi economico/sanitario, guar- dando al futuro con meno dubbi e più certezze”. $ troppo, riscontrato ritardi nell’e- rogazione dalla Cisoa (agricol- tura). Come sindacati, abbiamo organizzato un incontro con le cooperative sociali, contribuen- do alla tutela dei lavoratori, a cui l’Inps ha chiesto indietro pagamenti di cassa integrazio- ne (che prima aveva approvato). Quest’ultima vicenda ha creato molta apprensione e preoccupa- zione tra i lavoratori delle coo- perative agricole, che non hanno redditi elevati. Il 2020 è stato un anno molto dif- ficile, che ha acuito le differenze sociali, ampliando in modo note- vole le disuguaglianze. Penso che il lavoro debba essere ancora una volta centrale nella nostra azione sindacale. Dovremmo aumentare la nostra presenza nei siti produt- tivi e ampliare la rappresentanza nei luoghi ancora poco sindaca- lizzati. Sono numerosi i lavora- tori presenti in agricoltura, che devono vedere ancora rinnovato il contratto integrativo, purtroppo fermo da anni. Diversa invece la situazione nell’industria alimen- tare e cooperazione, dove siamo riusciti a strappare un contratto nazionale ottimo che ha esteso tutele e diritti, un contratto inno- vativo e vicino alle richieste dei nostri lavoratori. Per il settore forestale, l’assessore nell’ultimo incontro ci ha comunicato che gli operai a tempo determinato, con contratto privatistico, assunti il prossimo anno avranno garan- tite 140 giornate lavorative (10 in più dell’anno precedente). In conclusione, vorrei evidenziare una notizia di dicembre: le cause patrocinate dalla Flai Cgil stanno andando a buon fine. Le sentenze - già una dozzina - obbligano la Regione a pagare i rimborsi chi- lometrici arretrati. Si tratta di ci- fre importanti. Soldi anticipati dai lavoratori nel corso degli anni. $

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