Spazio al Lavoro n. 2 del 2018

| 6 spazi o lavoro a l speciale XvIII congresso l FIOM, FABRIZIO GRAZIOLA ELETTO SEGRETARIO GENERALE L’industria 4.0 non è solo un robot, ma un concetto nuovo di come si lavora F abrizio Graziola è stato con- fermato segretario generale Fiom Cgil Valle d’Aosta ve- nerdì 19 ottobre al congresso della Fiom Cgil Valle d’Aosta, che si è svol- to a Montjovet. Graziola sostituisce Enrico Monti , che ha guidato la ca- tegoria degli impiegati, operai, me- talmeccanici della Valle d’Aosta per otto anni. Afferma il neo segretario generale: “ Il XXVII congresso della Fiom Cgil Valle d’Aosta avviene a 10 anni dall’inizio della crisi economica e sociale, iniziata in Europa e allar- gatasi nel resto del mondo industria- le. In questo decennio si sono persi migliaia di posti di lavoro in tutto il settore industriale europeo. In parti- colare l’Italia ha visto i propri colos- si industriali ridursi sensibilmente in termini di occupazione. Basti pensa- re per esempio che negli anni ‘90 la Fiat aveva 237.000 dipendenti, ad oggi siamo a poco di 60.000. L’onda lunga delle ripercussioni della crisi è poi chiaramente evidenziata dai dati relativi al mercato del lavoro. Gli im- patti prodotti dalla crisi hanno gene- rato, infatti difficoltà occupazionali, cui la Valle d’Aosta non era abituata. Rispetto alla situazione che ha pre- ceduto la crisi, emerge una perdita complessiva di circa 2100 posti di lavoro, pari a una riduzione dell’oc- cupazione del 4%”. Prosegue il se- gretario Graziola : “ I dati più recenti relativi al primo semestre 2018 met- tono però anche in luce dei miglio- ramenti, per cui l’occupazione com- plessiva risulta in linea tendenziale in crescita (+1,2%), a fronte di un sensibile calo della disoccupazione (-18%). Mentre per quanto riguarda il secondo trimestre del 2018 l’occu- pazione dell’industria manifatturie- ra registra un tendenziale aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, + 3,8% ”. Afferma ancora il segretario Graziola : “ La situazione delle aziende metalmeccaniche in Valle d’Aosta è variegata. Per quan- to riguarda il mondo artigiano, mi riferisco alle aziende con meno di 15 dipendenti vi è un continuo tur- nover di cessioni e aperture di nuove attività. Questa condizione è sempre esistita ma la crisi ha reso il fenome- no abituale, quasi quotidiano. Molte attività artigiane sono in difficoltà a causa di un mercato sempre più con- correnziale in cui la flessibilità ne è diventata un dogma. Inoltre non va dimenticato che a volte le aziende artigiane si trovano in crisi di liqui- dità a causa del ritardo nei paga- menti di fatture da parte dei clienti compresi gli enti pubblici ( Comuni, Comunità Montane e Regione)”. Per Graziola : “La Fiom si trova quotidia- namente a discutere con i datori di lavoro su recuperi crediti, definendo quelli che in gergo chiamiamo piani di rientro. I sindacati impegnati a ri- solvere situazioni di singoli lavoratori vedono ridursi le loro forze e il loro tempo per affrontare tematiche col- lettive quali: sicurezza sui luoghi di lavoro, salvaguardia della salute dei lavoratori, rispetto degli orari di lavo- ro, adempimenti economici del Ccnl, previdenza e sanità integrativa e wel- fare. In questo contesto accade quin- di, sempre più sovente, che le norme contrattuali non vengano rispettate. Per provare a cambiare rotta penso sia necessario che le parti in causa, rappresentanti sindacali e rappre- sentanti degli artigiani, si incontrino per discutere della situazione illu- strata in precedenza”. E conclude: “ La Regione, seppure anch’essa in difficoltà economiche, deve trovare nuove politiche per il lavoro, che non devono essere un mero aumento del- le risorse economiche alle imprese, ma un ripensare ad un nuovo rap- porto tra politica e artigianato”. $ FILLEA, EZIO DUFOUR: “NECESSARI PIÙ INVESTIMENTI PUBBLICI” Al congresso regionale confermato Dufour alla guida della segreteria “L a crisi non accenna a fi- nire, i dati pressoché de- finitivi dell’anno Cassa Edile chiuso al 30 settembre scorso, registrano una diminuzione di tutti gli indicatori, (numero imprese, nu- mero addetti, ore lavorate) attorno al 7% su base annua che sommata a quella degli anni precedenti por- ta ad una riduzione di oltre il 50% degli addetti e a circa un terzo della massa salariale passata da circa 68 milioni del 2010 ai circa 40 milioni odierni ”. È l’analisi del segretario Ezio Dufour, tracciata nella relazio- ne esposta in occasione del congres- so regionale di Fillea, che l’ha visto anche confermato alla guida della se- greteria di categoria. Chiosa Dufour : “In questo contesto sono aumentati i licenziamenti, sia individuali che collettivi, con aziende medio grandi, storicamente radicate sul territorio che hanno proceduto a riduzioni di personale o, in alcuni casi, addirit- tura cessato l’attività. A questo si aggiunge un deciso aumento del con- tenzioso riguardante, soprattutto, il ritardo nei pagamenti degli stipendi e degli accantonamenti in Cassa Edi- le. Inoltre, la diminuzione dei periodi e delle ore di lavoro determina un ul- teriore impoverimento dei lavoratori che, in tanti casi, non raggiungono più i requisiti per aver diritto alle pre- stazioni sanitarie dell’Ente Paritetico Edile, al riconoscimento dell’anzia- nità professionale edile e soprattutto degli ammortizzatori sociali, in par- ticolare per quanto riguarda i requi- siti di accesso alla Naspi”. “Crisi che nel nostro territorio ha riguardato l’intera filiera delle costruzioni, dalle aziende produttrici di calcestruzzo a quelle dell’industria estrattiva, dalle aziende del legno a quelle lapidee; ad essere coinvolte sono tutte le figure professionali, impiegati, autisti, ope- rai specializzati, qualificati e comu- ni – sottolinea il segretario di Fillea Cgil Valle d’Aosta -. Infatti, in questi anni, non sono mancati accordi a ca- rattere difensivo quali ad esempio: la cig oltre le 13 settimane, la cig in de- roga, la banca ore, la mobilità. Crisi che in Valle d’Aosta è in gran parte dipesa dalla drastica riduzione de- “Una Cgil più unita e più forte. Fabbrica per Fabbrica. Cantiere per Cantiere” gli investimenti pubblici , un piano operativo annuale con risorse sem- pre più risicate. A titolo di esempio citerei l’elenco annuale delle opere 2017 in cui gli importi derivanti dal- la disponibilità in competenza del Bilancio regionale ammontano a soli 11.357.301 euro. Occorrono investi- menti pubblici selettivi, che agevoli- no il rilancio di un settore da sempre strategico per la nostra Regione. Un serio piano infrastrutturale che doti la Regione di una ferrovia moderna e di un aeroporto funzionante, inte- grati in una rete di trasporti naziona- le ed internazionale, per rispondere alle esigenze di mobilità delle perso- ne e delle merci e che siano fattore di crescita per lo sviluppo sostenibile e di qualità del turismo” . $

RkJQdWJsaXNoZXIy NTczNjg=