Spazio al Lavoro n. 2 del 2018

| 5 speciale XvIII congresso spazi o lavoro a l FISAC, MARINA MILANESIO ELETTA SEGRETARIO GENERALE Milanesio sostituisce Stefano Fassoni “Q uasi sei anni alla guida della categoria. Un’atti- vità proficua che ha vi- sto un buon riscontro da parte degli iscritti. Lascio una Fisac in salute. Marina Milanesio ha collaborato con me in questi anni con risultati molto buoni e che sicuramente ha tutte le caratteristiche per proseguire il lavo- ro, che abbiamo iniziato insieme nel corso di questi anni. Faccio a Mari- na ipiù cari auguri di buon lavoro”. Sono le parole di Stefano Fassoni , segretario uscente, che giovedì 11 ottobre in occasione del congresso di Fisac, ha fatto il passaggio del testi- mone con Marina Milanesio , eletta segretario generale della categoria. “Ringrazio per la fiducia e continue- remo in linea con la segreteria che abbiamo fatto in questi. Ci aspetta il rinnovo del contratto nazionale, quindi ci sarà molto lavoro da effet- tuare come sempre, ma non ci tirere- mo sicuramente indietro”. LA RELAZIONE DEL SEGRETARIO USCENTE STEFANO FASSONI In questi anni la CGIL ha avviato nu- merose battaglie, sempre nel rispetto di quel ruolo di sindacato guida nel Paese, di centro aggregatore di istan- ze, di baluardo per la difesa dei dirit- ti di tutti, questo sempre , come ama- va dire il compagno Dino Carlino, nel rispetto di quella G di “generale” che caratterizza la nostra sigla. In questi anni abbiamo avuto diversi governi, di sinistra ed ora di destra; mai però l’organizzazione ha avuto governi “amici” e, anzi, si è trovata a lottare contro tentativi di delegittimazione da parte degli stessi, anche da quei governi che, almeno in teoria, avreb- bero dovuto condividerne le linee di principio. Siamo stati accusati di essere pletorici, liturgici, corporati- vi; di difendere solamente chi già è tutelato. Si è tentato di sostituire i corpi intermedi, unico antidoto alle suggestioni di “uomo forte al coman- do”, con una democrazia e una poli- tica basata sui tweet e sui followers. Guardate però che la democrazia “costa”, richiede tempo, è meno ef- ficiente rispetto ad altri metodi, ma è il prezzo da pagare perché ognuno possa fare sentire la propria voce. Sono stati anni difficili perché molte energie sono state indirizzate al con- trasto di questi tentativi, rendendoci forse meno efficienti in altre batta- glie che abbiamo combattuto. Fra le critiche che ho sentito, c’è quella di Renzi relativa al fatto che il sindaca- to è fatto solo di pensionati. È vero che i pensionati sono una categoria importante all’interno dell’organiz- zazione ma è anche vero che oggi rappresentano a tutti gli effetti una componente fondamentale della no- stra società, sia dal punto di vista so- ciale che da quello economico. Quan- te famiglie si basano sull’apporto che danno i nonni, nella custodia e nel- la crescita dei figli, quante famiglie vengono aiutate economicamente dai nonni per arrivare a fine mese”. Prosegue Fassoni: “Non vorrei pas- sare per “sovranista” o appoggiare in qualche modo l’opera di questo governo nei confronti della UE. C’è però da dire che non è questa l’Eu- ropa che mi aspettavo. Il progetto di un Europa forte e stabile è sin qui miseramente fallito. Il sud dell’Euro- pa si ritrova impoverito e in balìa dei mercati e della speculazione. L’inte- grazione nel lavoro, nell’istruzione, nella sanità, nei sistemi fiscali deve ancora arrivare; il peccato originale è stato quello di fissare delle regole troppo rigide, pur sapendo che dif- “L’integrazione nel lavoro, nell’istruzione, nella sanità, nei sistemi fiscali deve ancora arrivare; il peccato originale è stato quello di fissare delle regole troppo rigide, pur sapendo che difficilmente sarebbero state rispettate.” FILCTEM, Giovanni Morosso neo segretario. Sostituisce Silvino Morosso I l congresso di Filctem si è svol- to giovedì 11 ottobre a Pollein . Passaggio del testimone tra il se- gretario uscente Silvino Morosso e il neo eletto Giovanni Morosso . La Filctem-Cgil opera in importanti comparti dell’industria e dell’arti- gianato (chimico-farmaceutico, tes- sile- abbigliamento e calzaturiero, gomma plastica, vetro, concia e pelli, ceramica e piastrelle, occhiali, lavan- derie industriali, lampade e display), dell’energia (petrolio, trasporto gas, miniere) e dei servizi ad alta rile- vanza tecnologica (elettricità, acqua, gas). Silvino Morosso nel tracciare un bilancio dell’attività del sindacato di categoria dichiara un “no” cate- gorico alla quotazione in borsa di CVA (Compagnia Valdostana delle Acque ): “Diciamo no alla quotazio- ne in borsa, perché così facendo si falsa il reale valore dell’azienda. Il valore dell’azienda non è solo il pa- ficilmente sarebbero state rispettate. Un Paese con un elevato rapporto debito pubblico/pil rischia il falli- mento, questo è il postulato. Segue il quadro teorico: i tassi di interesse sui titoli pubblici crescono, perché per investire denaro in un paese a rischio default il mercato pretende di essere ricompensato con profitti maggiori, dunque l’unica soluzione per uscire dalla crisi è ridurre il debi- to pubblico e riconquistare la fiducia dei mercati Non esiste però nessuna teoria economica che fissi un livello ottimale fra debito pubblico e pil. Empiricamente possiamo dimostrar- lo con l’esempio del Giappone (terza potenza economica mondiale) che si attesta circa al 200% e gode di bassa inflazione e piena occupazione e con l’Argentina, che all’epoca del default era del 136% circa”. Quindi quale è la differenza? “ Sicuramente non questo dato che in sé è una percen- tuale e basta. Una prima differenza è rappresentata dai soggetti che deten- gono il debito pubblico di un paese e che, in base alle ”aspettative”, in base ai rating, possono guidare indi- rettamente la politica economica di un paese. Dal mio punto di vista la Troika rappresentata da Bce, Fmi e Commissione Europea, nel voler im- porre e mantenere il “fiscal compact” ha prestato il fianco alla speculazio- ne finanziaria, vero male e principale beneficiario delle crisi economiche”. “Per quel che riguarda la nostra categoria posso dire di aver trova- to una Fisac in salute e di lasciarla in buone condizioni”. Un ringra- ziamento in particolare a Marina e Maurizio per avermi accompagnato con pazienza e dedizione in questo percorso. Auguro alla futura segre- teria di poter lavorare con lo stesso supporto che ho avuto io. $ trimonio, ma è rappresentato anche dalle risorse umane che ci lavorano. Quotare in borsa significherebbe av- viare quelle procedure, che vengono definite di volta in volta da giochi fi- nanziari e da procedure di alta finan- za”. Giovanni Morosso , confermato segretario generale Filctem Cgil Valle d’Aosta commenta così la sua nomina: “ Lavoro nella società Terna che si occupa di elettrodotti. Ho dato la mia disponibilità a ricoprire que- sta carica, ma il mio sarà un ruolo pro tempore in modo da far crescere qualche giovane leva. Lavorerò con i criteri che abbiamo sempre utilizzato fino ad oggi, in continuità con la se- greteria uscente”. Filctem raggrup- pa le aziende dell’energia ( CVA), ma anche le industrie dalla gomma plastica al tessile”. Oltre a Giovanni Morosso fanno parte della segreteria anche Eliana Bois , Manuela Borney e Matteo Guichardaz. $

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