Spazio al Lavoro n. 2 del 2018
| 2 spazi o lavoro a l FOCUS SULLE AZIENDE VALDOSTANE Il settore Grafico ed Editoria : è in- dubbiamente il settore che sta pa- gando appieno la crisi, che ha visto la chiusura di tipografie e piccole case editrici. Le difficoltà che incon- tra il mondo editoriale sono notevo- li, legate allo sviluppo delle nuove tecnologie e al fatto che in Italia si legga poco. Dall’altro sia la consi- stente contrazione della produzione industriale (che porta ad una ridu- zione delle commesse da parte delle aziende industriali) sia la riduzione degli ordini da parte di un settore pubblico sempre più in difficoltà a causa dei tagli degli ultimi anni, sono elementi che non facilitano di certo la ripresa del settore. Si tratta, anche da noi, di una realtà produttiva par- ticolarmente frammentata e compo- sta principalmente da due imprese di una certa rilevanza - Musumeci spa e Tipografia Valdostana - che applicano il contratto industria. Più un numero, sempre meno consi- stente, di piccole imprese artigianali con pochi addetti. Purtroppo la forte contrazione della domanda, in par- ticolare sul mercato interno, dovuta sia a una forte diminuzione della committenza pubblica (Regione, Enti locali) sia di quella privata, ha messo in ginocchio questo settore. La forte concorrenza da parte di aziende gra- fiche del Nord d’Italia, verso i mer- cati di Francia, Svizzera e Germania, penalizzano la nostra regione, già svantaggiata per una non adegua- ta rete di collegamento verso questi mercati. Molte piccole realtà artigia- nali sono scomparse o trasformate in aziende a conduzione famigliare. Rimane comunque costante anche per queste aziende il ricorso alla cassa integrazione guadagni ordina- ria (CIGO) e il ricorso alla flessibilità tempestiva. Purtroppo la difficoltà, da parte delle aziende di pianifica- re il lavoro, si ripercuote fortemente sulla quotidianità dei lavoratori. In casi particolari la tenuta occupa- zionale è stata assicurata attraver- so una solidarietà con contrazione dell’orario di lavoro con una conse- guente riduzione salariale. Rimane alta la preoccupazione per un com- parto industriale troppo fragile e an- cora troppo dipendente dagli appalti pubblici o da commesse acquisite dai grandi gruppi nazionali ed interna- zionali e che deve inoltre sopportare costi aggiuntivi per la carenza di in- frastrutture efficienti, a partire dalla rete di trasporto. La Telecom o TLC valdostana è oggi una realtà di circa 50 lavoratori, di cui i 2/3 impiegati nel settore tecnico, i restanti tra am- ministrativi, progettisti, che formano un presidio la cui direzione territo- riale è in Piemonte. $ mero delle imprese attive risulta in costante diminuzione (-11,8% ne- gli ultimo 10 anni). È il comparto dell’edilizia, settore sempre florido in questa regione ad aver subito la crisi più forte, - 19% di imprese. Un buco nero dove nel giro di un bien- nio si sono persi 2600 impieghi, ol- tre il 40% della forza lavoro. Chiuse nel biennio più di 150 aziende sul- le oltre 400 che avevano superato la crisi 2011/2015. Tiene il settore turistico che rappresenta oltre 8% dell’economia regionale. Il tasso di disoccupazione attestatosi per 2017 attorno all’ 8,5% evidenzia però un aumento dei disoccupati di lunga du- rata - oltre i 12 mesi - anche questo collegato alla non ripresa del settore delle costruzioni. La disoccupazione si concentra sulle fasce giovanili tra i 15-24 anni sale al 28,4% e al 12% per i 25-34 anni e anche tra gli over 55 la percentuale dei disoccupati nel corso del 2017 è più che triplicata. La crisi economica che ha colpito prevalentemente il settore industria e costruzioni ha penalizzato in par- ticolare l’occupazione maschile. Ad oggi i tassi di disoccupazione è a livelli ancora molto elevati rispetto agli anni pre-crisi. speciale XvIII congresso SLC, PASSAGGIO DEL TESTIMONE. CAPELLI SOSTITUISCE GAILLARD Il sesto congresso di categoria è stato caratterizzato dall’elezione della nuova segreteria È toccato alla SLC Cgil Valle d’A- osta aprire le danze per quanto concerne la fase congressuale delle categorie della Cgil Valle d’Ao- sta in vista del congresso regionale, che avrà luogo a Gressan il 22 e 23 novembre. Vilma Gaillard , dopo la nomina di segretario generale della Cgil Valle d’Aosta, ha lasciato la guida della SLC in occasione del congres- so di categoria di lunedì 8 ottobre. Prenderà il suo posto Barbara Capel- li, impiegata di Poste Italiane, in SLC Cgil Valle d’Aosta dal 2002. Impe- gnata nelle attività sindacali in ma- niera volontaria prima quando alla guida del sindacato c’era Domenico Falcomatà poi con Vilma Gaillard. Capelli commenta così la sua nuova nomina: “Conto di dare una continu- ità a questa categoria con il supporto importante dei delegati. La nostra è una realtà complessa e variegata per la molteplicità dei contratti di lavoro applicati – asserisce Capelli, neo segretario SLC -, comunque un segmento del lavoro significativo e importante per la Valle d’Aosta. A livello generale per quanto riguarda il lavoro, il cambiamento è arrivato ed è stato impattante. Su questo il sindacato deve e dovrà fare i conti, senza dare nulla per scontato, ma rapportandosi sempre in modo forte e significativo con i lavoratori tutti e non solo con i nostri iscritti. Una vol- ta il lavoro caratterizzava la persona, oggi la persona ha cominciato a va- lere non per il lavoro che svolge, non per quello che sa fare, ma per quanto guadagna e per quello che compra. La Slc Valle d’Aosta in questi anni ha dimostrato di essere molto unita nell’offrire al lavoratore i giusti sti- moli per potersi battere”. Nella sua relazione finale Vilma Gaillard , se- gretario uscente SLC CGIL Valle d’A- osta ha toccato tutti i settori di cui si occupa la categoria dalla questione Telecom alle Poste fino ad arrivare ai temi caldi di questo periodo, il Ca- sinò di Saint-Vincent e la situazione della politica regionale: “Stiamo assi- stendo a uno show, a uno spettacolo assurdo di rimpallo di responsabili- tà, dove la Regione non prende de- cisioni per una sua azienda sull’or- lo del baratro. Un’azienda pubblica peraltro. ” L’affaire Casinò” rimane quella urgenza che nessuno vuole davvero affrontare”. GAILLARD: “AL DECLINO DELLE ISTITUZIONI SI AFFIANCA QUELLO ECONOMICO” Vilma Gaillard traccia un quadro della Valle d’Aosta di oggi: “Mancano politiche d’investimento nella nostra regione. Non c’è una visione strate- gica lungimirante che incrementi la dotazione di infrastrutture regiona- li (mobilità, ferrovia e aeroporto), fondamentale volano dello sviluppo economico della nostra regione. Ca- lano drasticamente gli investimenti ,- 17,5% in tutte le attività del settore manifatturiero, nelle costruzioni -8% ciò in controtendenza con quanto avviene nella altre regioni del N/O (+17%). agricoltura -2% commercio ristorazione trasporti -1,2%. As- sistiamo ad una retrocessione del sistema produttivo regionale. Il nu- “Mancano politiche d’investimento nella nostra regione. Non c’è una visione strategica lungimirante che incrementi la dotazione di infrastrutture regionali (mobilità, ferrovia e aeroporto), fondamentale volano per lo sviluppo economico della Valle d’Aosta”
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