Spazio al Lavoro n. 1 del 2017

| 5 speciale spi-cgil spazi o lavoro a l Il welfare necessario Per la Valle d’Aosta va pensato un nuovo modello L’ Italia è il paese europeo con la percentuale di anziani più alta, il 22 % circa della sua popolazione ha più di 65 anni. Certamente è una conquista im- portante. L’allungamento delle aspettative di vita è un risul- tato positivo, lascito del secolo scorso che si sta consolidando. Certamente il benessere, i ser- vizi sanitari e l’alimentazione hanno fatto si che la popolazio- ne anziana sia più sana e lon- geva rispetto a qualche anno fa ma la realtà è un po’ più crude- le; la vecchiaia è una stagione irta di sorprese negative. Non sempre, infatti, vivere a lungo coincide con una buona quali- tà della vita. Oggi sono alcuni milioni gli anziani afflitti da limitazioni funzionali e sono solo poche centinaia di miglia- ia quelli assistiti in modo accet- tabile. Per i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil i tagli operati dalla Conferenza Stato Regioni sono inspiegabili, inaccettabili, illogici e insensati: meno 422 milioni di euro al fondo sanita- rio nazionale e meno 211 mi- lioni al fondo per le politiche sociali comporteranno la ridu- zione di servizi essenziali per tutti i cittadini e in particolare per le persone anziane. La politica dei tagli è particolar- mente grave se consideriamo il fondo per la non autosufficien- za che vede vanificato l’aumen- to di cinquanta milioni di euro su cui c’era l’impegno diretto del Ministro. Le scelte politiche dei tagli ai servizi sociali pro- ducono austerità e si traducono in maggiore spese per le fami- glie che assistono gli anziani. Ancora una volta il welfare è a carico delle famiglie. Le politi- che adottate sono politiche mio- pi perché tengono conto solo dell’aspetto economico e tra- scurano le possibilità di creare nuovi posti di lavoro per affron- tare in modo concreto i servizi domiciliari e di residenzialità. Anche in Valle d’Aosta serve un nuovo modello di Welfare. Servono provvedimenti, che soprattutto in un momento di crisi economica e di scarse di- sponibilità finanziarie, mirino a rivedere, nel suo complesso, il sistema dei servizi “Legge sulla Non Autosufficienza Regionale” che metta al centro l’anziano, i servizi, i costi e le famiglie. Bisogna tenere conto che nono- stante le rette vengano legate alla dichiarazione Isee alcuni servizi hanno un costo insoste- nibile da parte dell’utente e che ciò si ripercuote negativamente sul nucleo familiare dell’anzia- no da assistere. $ Il tavolo pensioni Le due fasi del confronto I l 23 marzo si è tenuto al Mi- nistero del Lavoro il tavolo di confronto con il governo sulle pensioni. All’incontro hanno partecipato il Ministro Poletti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Leonardi, i sindacati confederali Cgil-Cisl- Uil e quelli dei pensionati Spi- Fnp-Uilp. È stata chiusa la prima fase sul- la quale a giorni saranno pronti i decreti attuativi per permette- re a tutte le misure di essere operative nei tempi stabiliti, anche se restano irrisolte alcu- ne delle questioni che avevamo posto. Si è poi aperta ufficial- mente la seconda fase di con- fronto, come previsto dall’inte- sa del 28 settembre 2016. I temi da affrontare sono tanti, importanti e delicati. Si è con- venuto che al centro del con- fronto ci saranno le pensioni dei giovani. Sul tavolo ci sono anche il sistema di rivaluta- zione, le pensioni integrative, l’aspettativa di vita, il lavoro di cura, la separazione tra previ- denza e assistenza e la gestione dell’Inps. Sono stati fissati due primi in- contri. Il primo si terrà il pros- simo 6 aprile, il secondo si ter- rà 13 aprile. Si conferma quindi da parte del governo la volontà di discutere con i sindacati dei tanti problemi che riguardano milioni di persone. Questo è certamente positivo. Il giudizio complessivo sarà dato tenendo conto dei risultati con- seguiti. $

RkJQdWJsaXNoZXIy NTczNjg=