Spazio al Lavoro n. 1 del 2017
| 9 spazi o lavoro a l spazio CAAF Taglio ai Caf Una scelta sconsiderata Campagna Red 2015 I l taglio di 100 milioni di euro previsto dalla Legge di Stabil- ità mette a rischio la sopravvi- venza dei Caf e quasi la metà dei contribuenti italiani rischiano di rimanere senza assistenza fiscale. Ne soffrirebbero soprattutto i ceti più deboli e le persone an- ziane. Pensiamo ad esempio a cosa accadrebbe se non fosse più possibile rivolgersi ai Caf per compilare il modello Isee. Si tratta di un documento necessario per godere delle prestazioni socia- li agevolate per servizi essenziali. di A delchi P uozzo I Centri Autorizzati di Assisten- za Fiscale nacquero negli anni ‘90 grazie a quell’idea moderna e progressista che immaginava e costruiva una nuova impostazione del sistema dichiarativo dei redditi. Prima di quella data, per il lavoro dipendente e per i pensionati era molto complicato il recupero del- le imposte maggiormente pagate. Grazie a quelle norme e alle con- seguente istituzione dei Caf si è data la possibilità a dipendenti e pensionati di recuperare o pagare in tempi brevi e certi l’eventuale differenza di imposta . Non solo, quell’idea perseguì anche un’im- portante digitalizzazione di dati in possesso dello Stato e dirottò uo- mini e donne dell’amministrazione finanziaria da un faticoso e impro- duttivo controllo di dichiarazioni cartacee al perseguimento dell’eva- sione.Quell’idea, lo ripeto, moderna e progressista, non si sarebbe po- tuta realizzare senza l’apporto dei Caf. Caf, che grazie ai compensi previsti dalla legge, oltre che a realizzare quel progetto erano gratuitamente a disposizione dei cittadini per poterli aiutare all’e- sercizio di un diritto. Da allora a oggi i compiti e le responsabilità dei Centri di Assistenza Fisca- le sono cambiati . Il ruolo svolto è sempre meno di tutela e sempre più di assistenza nei confronti del contribuente e sono enormemente aumentate le responsabilità, tanto da sostituire il dichiarante anche con il pagamento dell’imposta in caso di errore. Dall’altro verso, si sono drasticamente ridotti i com- pensi (pesantissima la spending review di Monti). La legge di sta- bilità con il comma 3 dell’articolo 33 rischia di dare un colpo ferale agli intermediari fiscali e di conse- guenza a quell’idea progressista. Tra queste l’assegno di maternità, gli asili nido, sconti sulle bollette di luce e gas e tasse universitarie. Per non parlare del supporto, oggi indispensabile, per chi deve pre- sentare la dichiarazione dei red- diti (modello 730) o modificare il precompilato fornito dallo Stato. Con la petizione chiediamo ai Parlamentari della Repubblica Italiana di cancellare il comma 3 dell’articolo 33 del Ddl Stabil- ità che prevede la riduzione dei fondi per i servizi di assistenza fiscale. $ Un taglio di circa un terzo della dote a disposizione dei Caf por- terà a delle conseguenze molto pesanti. Mi permetto di elencarne qualcuna. L’idea del precompilato rischierebbe di arenarsi. Quest’an- no di 19 milioni di 730, 17,5 mi- lioni sono stati elaborati dai CAF. È evidente che senza il contributo di questi intermediari il sistema ri- schia il collasso. La mancanza dei fondi ai Caf farà ricadere sui cittadini i costi con il paradosso di “farli pagare per pagare le tasse” e per chi do- vrà chiedere un rimborso i costi aggiuntivi porteranno le fasce più povere a rinunciare a un di- ritto legittimo. E ancora, le cam- pagne fiscali si realizzano grazie al lavoro di tantissime ragazze e ragazzi. La drastica riduzione dei fondi non potrà non impattare su quei livelli occupazionali. Per tut- to ciò è per altro non si può che definire sconsiderata la scelta del governo. Pensiamo ad esem- pio a cosa accadrebbe se non fos- se più possibile rivolgersi ai Caf per compilare il modello Isee. Si tratta di un documento necessario per godere delle prestazioni socia- li agevolate per servizi essenziali. Tra queste l’assegno di maternità, gli asili nido, sconti sulle bollette di luce e gas e tasse universitarie. Per non parlare del supporto, oggi indispensabile, per chi deve pre- sentare la dichiarazione dei redditi (modello 730) o modificare il pre- compilato fornito dallo Stato. Con la petizione pubblicata su chan- ge.org chiediamo ai Parlamentari della Repubblica Italiana di can- cellare il comma 3 dell´articolo 33 del Ddl Stabilità che prevede la riduzione dei fondi per i servizi di assistenza fiscale. Per firmare vai su: www.change.org/p/non-restia- mo-senza-assistenza-fiscale-non- restiamo-senzacaf . $ I l Modello RED è il modulo per comunicare all’Ente pensionis- tico interessato i dati redditua- li al fine di consentire la verifica del diritto all’integrazione della prestazione previdenziale. Il Modello RED è rivolto ai pen- sionati con: • pensioni integrate al minimo; • maggiorazione ed assegno so- ciale; • trattamento di famiglia; • incumulabiltà della pensione ai superstiti ed altre. L’Ente pensionistico interessato decide ogni anno le annualità og- getto di verifica. Il pensionato che riceve dall’Ente pensionistico interessato la richi- esta di comunicazione dei dati per il Modello RED deve recarsi da un soggetto abilitato alla certificazi- one del reddito che sia convenzi- onato con l’Ente stesso (CAAF o CAF ed altri soggetti abilitati) per la verifica dei dati da comunicare e la compilazione della modulisti- ca necessaria. Il soggetto abilitato (il CAAF o il CAF) deve stampare e consegnare al pensionato la dichiarazione Modello RED e deve inoltre tras- mettere i dati delle dichiarazioni all’Ente per via telematica. I pensionati devono presentare il modello RED solo se in possesso di redditi che non devono essere dichiarati al fisco. L’Inps ha inviato le lettere a partire da Ottobre 2015 a tutti i soggetti interessati da: • Sollecito 2013 redditi 2012 • Sollecito 2014 redditi 2013 mentre non invierà la comuni- cazione relativa al modello RED 2015 redditi 2014. La lettera di richiesta del RED 2015 verrà in- vita nel 2016. I CAAF possono acquisire e tras- mettere i modelli RED 2015 fino a Febbraio 2016 DICHIRAZIONI DI RESPONSABILITA’(INV CIV) L’INPS ha inviato le lettere da Ottobre 2015 a tutti i soggetti interessati da • modello INV CIV 2015 • modello INV CIV 2014 Sollecito I l CAAF CGIL della Valle d’Aosta elaborerà le pratiche su appun- tamento, telefonando al 0165 271658 CHATILLON - solo il mercoledì telefonando al 0166 563778 VERRES - solo il lunedì mattina e pomeriggio e venerdì mattina telefonando al 0166 563778 DONNAS - solo martedì mattina e pomeriggio telefonando al 0125 803960 $ Non Restiamo Senza Assistenza Fiscale Non Restiamo #SenzaCaf
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