Spazio al Lavoro n. 1 del 2017
| 5 spazi o lavoro a l la crisi Flai Il caso Lavazza Dalla notizia della dismissione alla firma per la cassa integrazione Fillea Profonda preoccupazione per una crisi senza fine L a dirigenza della Lavazza S.p.A. ha comunicato, in modo improvviso venerdì 27 novembre 2015, alle Organizzazioni Sinda- cali Flai Cgil, Fai Cisl, Savt Indu- strie, e Uila Uil, il trasferimento delle produzioni presso gli altri stabilimenti italiani del Gruppo e la dismissione del sito pro- duttivo di Verrès entro il primo quadrimestre del 2016. “È stata una dichiarazione im- provvisa ed inaspettata, visto che il sito di Verrès ha dei parametri produttivi buoni e poco tempo fa era stata garantita la continui- tà dello stabilimento – sottolinea Gabriele Matterana, Segretario Generale della Flai Cgil - abbiamo chiesto, appena ricevuta la noti- zia, di convocare immediatamen- te un’assemblea straordinaria dei lavoratori su tutti i turni ed è sta- to deciso di mantenere operativa la produzione, proclamando però lo stato di agitazione per tutto il personale”. “Dopo l’incontro con la dirigen- za della Lavazza Spa – continua Matterana – abbiamo chiesto un incontro urgente al fine di valuta- re quali determinazioni il Gover- no Regionale intenda assumere per salvaguardare i 52 lavoratori occupati presso lo stabilimento valdostano”. Ultimo atto è stata la firma sull’accordo della cassa integra- zione che è avvenuto mercoledì 16 dicembre. L’ammortizzatore sociale durerà un anno , a partire dal primo gennaio, e sarò scaden- zato in relazione alla progressiva chiusura della produzione che ini- zierà da fine marzo. Il Direttivo Regionale della Cgil inoltre nella sua riunione del 18 dicembre, oltre ad esprimere tutta la sua solidarietà ai lavo- ratori coinvolti, ha approvato un ordine del giorno presentato dal- la Flai che impegna la Cgil a fare pressione sul Governo Regionale affinché prenda un impegno im- procrastinabile per continuare la produzione nello stabilimento di sua proprietà riassorbendo i la- voratori. $ “P rofonda preoccupazione per la crisi senza fine in cui versa il settore delle costruzioni nella nostra Regione” così il Diret- tivo della Fillea Cgil Valle d’Aosta che si è riunito venerdì 4 dicem- bre 2015. Dall’inizio della crisi ad oggi si sono persi circa 1.500 posti di lavoro e il numero dei lavoratori occupati nel settore è in continua diminuzione. Le famiglie coinvol- te sono perlopiù monoreddito, gli ammortizzatori sociali sono esi- gui ed anche l’approvazione del- la Legge Regionale sul reddito di cittadinanza, risponde in modo molto parziale alle necessità delle famiglie. Il Comitato Direttivo auspica “un rilancio degli investimenti pubbli- ci nel settore volto a valorizzare il patrimonio artistico culturale e paesaggistico della Regione”. Per quanto riguarda le gare di appalto “bisogna abbandonare la pratica del massimo ribasso favo- rendo invece la qualificazione del- le imprese. Occorrono strumenti legislativi innovativi che favori- scano il recupero del patrimonio esistente ad esempio i tanti paesi- ni di media montagna pressoché abbandonati e la riqualificazione energetica degli edifici, a partire da quelli pubblici”. “Il settore – conclude Ezio Dufour, Segretario Generale della Fillea Valdostana - è notoriamente e sto- ricamente appetibile per le orga- nizzazioni criminali, esprimiamo preoccupazione per la mancata istituzione dell’Osservatorio sul- le infiltrazioni malavitose, anche alla luce delle due interdittive emesse in Valle d’Aosta dalla ma- gistratura”. $ Filt Dalla legge di bilancio alla chiusura dell’Aosta-Pré-Saint-Didier “Manca totalmente una visione politica” P arte da lontano la battaglia per i trasporti nella nostra re- gione, una battaglia che negli anni ha visto grandi risultati per i lavo- ratori, ma che oggi diventa ancora più pressante in un sistema val- dostano che si sta disintegrando. Nel settembre 2015 le Segreterie Regionali dei Trasporti hanno in- contrato l’Assessore Regionale ai Trasporti Aurelio Marguerettaz, uno dei tanti incontri richiesti ma che, vista la situazione generale si rendeva necessario, Le Organizzazioni Sindacali ave- vano chiesto di calendarizzare in- contri specifici in merito a: Ferrovia: Mantenimento degli at- tuali livelli del servizio ferrovia- rio dell’intera tratta Valdostana - Contratto di servizio - bigliette- rie Aosta, Chatillon, Verres, Pont Saint Martin, implementazione di altri servizi necessari all’utenza. TPL Gomma: Analisi ed effetti del- la rimodulazione dei servizi, delle tariffe, consolidamento dell’offer- ta attuale ed integrazione tra i vari servizi erogati – agevolazioni tariffarie per le persone anziane, studenti, ecc. Funivie: Analisi su ipotesi di ri- duzione dei servizi infrasettima- nali di trasporto impianti a fune e conseguente impatto negativo sull’offerta turistica invernale e inevitabili ricadute sui livelli occu- pazionali. “Non condividendo ipotesi di tagli lineari nei diversi settori – conti- nua Fuggetta - al fine di garantire solidità strutturale al sistema dei trasporti, volano per l’economia regionale, e rispondere ad una sempre più crescente domanda di trasporto collettivo, abbiamo rivendicato e ribadito la necessi- tà di una conferenza regionale dei trasporti prima che si proceda ad assurde logiche dei tagli ai servizi per i Valdostani”. Per quanto concerne invece nel- lo specifico la rete ferroviaria, a settembre la chiusura non era ancora all’ordine del giorno, le Organizzazioni Sindacali dei Tra- sporti avevano sottolineato “gli interventi di Manutenzione della Infrastruttura di competenza di RFI sono necessari a garantire il pieno ed efficiente mantenimento in esercizio del servizio ferrovia- rio, compresa l’Aosta - Pré-Saint Didier, la regolarità degli orari e delle coincidenze, chiedono che la Regione, utilizzando anche le competenze Prefettizie in capo al Presidente della Giunta, inter- venga con incisività e determina- zione nei confronti dei vertici di RFI, coinvolgendo il MIT, il MEF e la Presidenza del Consiglio affin- ché siano destinate urgentemente risorse, necessarie e certe, per l’intera infrastruttura ferroviaria che è inserita, a differenza di altre regioni, in un contesto territoriale difficile e ostico”. Fino all’epilogo della chiusura sul quale la posizio- ne della Filt è stata netta “È una vergogna! Non ci sono parole per esprimere tutto il nostro disap- punto per la decisione presa dalla Giunta Regionale. Nel settore dei trasporti si sta giocando con la vita di 80 famiglie. La linea fer- roviaria deve essere mantenuta, con la sospensione si lede il dirit- to universale alla mobilità, non si può dire sospendiamo il servizio per fare delle valutazioni. Le va- lutazioni vanno fatte prima! Una decisione come questa denota la totale incapacità di gestione poli- tica del sistema dei trasporti val- dostano e dell’intera regione”. $
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