Spazio al Lavoro n. 1 del 2017

| 14 spazi o lavoro a l flai-fiom spazi o lav r a l Gabriele Matterana eletto segretario generale della Flai Valle d’Aosta All’ordine del giorno il caso Lavazza S i è riunito martedì 2 dicem- bre 2015, il direttivo della Flai Cgil della Valle d’Aosta che ha votato un ’ordine del giorno sulla situazione delle aziende del set- tore nella nostra regione e eletto come nuovo Segretario Genera- le Gabriele Matterana , già se- gretario generale della Fillea Cgil Valle d’Aosta dal 2005 al 2013 e responsabile per la Cgil Valle d’A- osta dal 2012 al 2013 dei settori produttivi e terziario. “All’ordine del giorno abbiamo affrontato il caso Lavazza - sot- tolinea il Segretario Generale Gabriele Matterana - abbiamo avviato le procedure per la Cas- sa Integrazione e verificheremo poi quali sono i lavoratori che intendono spostarsi. Cercheremo comunque di tutelare il più pos- sibile i lavoratori e i loro diritti”. Sulla situazione del settore che la Flai segue in Valle d’Aosta Mat- terana evidenzia che “ il settore rispetto ad altre regioni sta tenen- do, la Heineken è un esempio di azienda che sta investendo e an- dando oltre la crisi. Siamo in trat- tativa con Federalimentare per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale, un rinnovo che i sin- dacati di categoria hanno definito in una piattaforma innovativa che guarda al futuro e che propone nuovi modelli e scelte strategiche. Stiamo inoltre facendo assemblee nei luoghi di lavoro che ci confer- mano una situazione stabile”. $ Piattaforma sul rinnovo del Contratto Nazionale Landini “Una piattaforma innovativa” “L a Fiom si presenta al tavolo della trattativa per il rin- novo del contratto nazionale di categoria con una piattaforma in- novativa, che sfida le aziende sul terreno della qualità del lavoro, dell’occupazione e dello sviluppo e che ha ricevuto il consenso demo- cratico e certificato della maggio- ranza dei lavoratori metalmecca- nici coinvolti nella consultazione” così Maurizio Landini sull’esito del referendum che la Fiom ha svolto tra gli addetti delle imprese aderenti a Federmeccanica. La consultazione si è tenuta dal 28 ottobre al 20 novembre: i dati indicano che si è svolta in 4.050 aziende per un totale di 526.833 addetti, coinvolgendo cioè il 65% circa dei dipendenti delle impre- se aderenti a Federmeccanica per cui è in corso il negoziato contrattuale . Al momento del voto erano presenti in azienda 424.870 lavoratrici e lavoratori; hanno votato in 238.034 (il 56%): 219.686 i sì, 14.208 i no, 6.040 bianche e nulle. La piattaforma della Fiom è stata perciò appro- vata con il 93,8% dei voti validi. Nella trattativa tra sindacati e Federmeccanica, iniziata il 5 no- vembre scorso, in applicazione dell’accordo sulla rappresentanza firmato da confederazioni sinda- cali e Confindustria nel gennaio 2014, l’accordo sarà valido se sottoscritto da sindacati che rappresentano almeno il 50% più uno della categoria e se ap- provato con un voto referenda- rio dalla maggioranza dei lavo- ratori interessati. “Questi risultati e il grande con- senso raccolto nel voto sulla no- stra piattaforma contrattuale che va ben al di là degli iscritti alla Fiom nelle aziende coinvol- te – sottolinea Landini – confer- mano la volontà dei lavoratori di riconquistare un contratto unita- rio che ponga fine alle divisioni e agli accordi separati allo scopo di tutelare e migliorare le con- dizioni di vita e lavoro di chi in questi anni ha sopportato il peso maggiore della crisi economica e sociale. E’ a tal fine e con que- sto mandato che ci presenteremo all’incontro del prossimo 4 di- cembre”. $ Elezioni Rsu, dato nazionale Fiom maggioranza assoluta con il 62% L a crisi della partecipazione democratica sembra non toc- care i metalmeccanici, almeno per quanto riguarda le elezioni in fabbriche e uffici. È questa la prima considerazione che sorge esaminando il voto per il rinnovo delle Rsu, che dalla primavera del- lo scorso anno si tengono con una certa assiduità e con un sistema proporzionale che fotografa abba- stanza chiaramente la rappresen- tanza sindacale; fornendo “pesi e misure” che dovranno regolare la contrattazione e le relazioni tra imprese e lavoratori sia a livello aziendale che nazionale. L’altro messaggio chiaro che arriva da queste elezioni è che la Fiom ha la maggioranza assoluta dei voti e dei delegati in tutti i 6 contratti in cui è divisa la categoria , dagli artigiani a Federmeccanica, dalle cooperative a Unionmeccanica, da- gli orafi-argentieri a Confimi. Ma veniamo ai numeri, che, superata abbondantemente la metà del voto, dicono più di qualunque parola. In meno di due anni sono state rinnovate le Rsu in 4.184 azien- de, che occupano più di 565.000 addetti : hanno votato 382.162 lavoratrici e lavoratori, con una partecipazione superiore al 67%, confermando che i metalmeccanici votano “volentieri”. La maggioranza delle imprese interessate aderiscono a Feder- meccanica (6 su dieci) e occupano più di 400.000 lavoratori, cioè più della metà degli addetti per cui è attualmente in corso la trattativa per il rinnovo del contratto nazio- nale. Venendo ai risultati di lista, la Fiom ha ottenuto 237.624 voti, pari al 62,2%; per la Fim 81.414 voti (21,3%), per la Uilm 44.398 voti (11,6%); altre liste hanno ot- tenuto 18.726 voti (4,9%). Quanto ai delegati eletti, questa la foto- grafia: Fiom 9.978, Fim 2.702, Uilm 1.150, altre liste 337. Nella divisione per contratto la Fiom va dall’89% nelle aziende coope- rative al 56% in Federmeccanica. Infine, analizzando la geografia del voto la Fiom supera il 50% in dodici regioni : ai primi posti l’Emilia Romagna (83%), Toscana (73,5%), Lombardia (68,3%), Ve- neto (64,7%). I metalmeccanici della Cgil sono maggioranza re- lativa in tutte le altre regioni con l’eccezione della Puglia dove han- no raccolto il 23,7% e sono supe- rati sia dalla Uilm (34%) che dalla Fim (26,4%). $

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