Spazio al Lavoro n. 1 del 2017
| 13 filcams spazi o lavoro a l Fuori Tutti! Sciopero Grande Distribuzione, alta l’adesione in Valle A l grido di “Fuori Tutti”, sa- bato 7 novembre e sabato 19 dicembre gli addetti delle aziende aderenti a Federdistri- buzione, Confesercenti e Di- stribuzione Cooperativa, hanno scioperato in tutta Italia. Al centro della mobilitazione il mancato rinnovo dei contratti nazionali di settore e la difesa di diritti e salario contro chi tenta di smantellare le condizioni esisten- ti. I tavoli di trattativa con le di- verse parti datoriali sono in stallo per le proposte inaccettabili avan- zate a sindacati e lavoratori che sono pronti a dare il via, oltre allo sciopero, ad una lunga battaglia. 22 mesi di trattative che non han- no prodotto le condizioni minime per arrivare a definire i rinnovi contrattuali. La Filcams Cgil resta convinta della centralità del contratto nazionale che “va difeso e raffor- zato in settori dove, la contratta- zione di secondo livello aziendale e territoriale non c’è per una va- sta platea di lavoratori e quella esistente ha subito in questi anni una rimessa in discussione che ci ha visto impegnati in confronti e scontri difficili nelle aziende.” L’adesione allo sciopero per quan- to riguarda la Valle d’Aosta ha raggiunto una media del 65% con picchi del 90%. “Siamo molto soddisfatti per l’a- desione - sottolinea Isabelle Bu- illet, Segretario Generale della Filcams Cgil della Valle d’Aosta - i lavoratori nonostante la trattenu- ta in busta paga della mancata giornata di lavoro, che incide pe- santemente sul reddito mensile, hanno deciso di dire no, non vo- gliamo che i nostri diritti e il no- stro salario vengano toccati”. La GDO (Grande Distribuzione Organizzata) ha aperto al con- fronto chiedendo l’istituzione di un tavolo “speriamo - conclude il Segretario - che anche Feder- distribuzione si allinei e firmi un CCNL che non leda i diritti dei la- voratori”. $ Commercio, in migliaia in piazza a Milano Un chiaro segnale alle imprese e alle cooperative “L o sciopero del commercio 19 dicembre e la parteci- pazione alla manifestazione di Milano hanno voluto riaffermare il valore, la dignità e il ruolo del contratto nazionale, e allo stesso tempo mettere al centro la condi- zione di chi lavora in questo set- tore tra crisi aziendali, continue richieste di flessibilità e gli effetti negativi della liberalizzazione degli orari e delle aperture” così Maria Grazia Gabrielli segretaria generale della Filcams Cgil a mar- gine della manifestazione. È solo nel rispetto e nella tutela di questi lavoratori che potrà avve- nire la ripresa del negoziato, con un diverso approccio delle con- troparti per avviare un confronto costruttivo e concreto. Il punto di rottura tra sindacati e impre- se, ruota ancora attorno al bi- nomio salario/diritti: le imprese vorrebbero mettere mano ad al- cuni istituti contrattuali, per poi eventualmente dare una risposta anche sotto il profilo del salario: “un binomio” secondo Gabrielli, “che non costituisce un presuppo- sto possibile per la costruzione di un’intesa”. Inoltre, è obiettivo dei sindacati, quello di evitare il dumping con- trattuale e portare ai lavoratori un risultato omogeneo, motivo per il quale anche sui tavoli di Federdistribuzione, distribuzione cooperativa e di Confesercenti, viene preso di riferimento il rin- novo del contratto nazionale di Confcommercio di marzo 2015 “Questo non significa - spiega la segretaria generale della Filcams - negare le specificità che pure ci sono tra i diversi tavoli, ma le di- versità e le peculiarità, non pos- sono essere utilizzate per legitti- mare arretramenti sotto il profilo normativo e del salario.” La preoccupazione che ha porta- to, nei giorni prima dello sciopero, le Aziende e le Associazioni dato- riali a mandare messaggi per ras- sicurare i clienti della possibilità di fare la spesa, testimonia come i valori e le priorità siano profonda- mente alterati: tra i diritti ancora costituzionalmente garantiti c’è il Diritto allo sciopero e non risulta invece il diritto allo shopping. Certo, il periodo è quello tra i più importanti per il settore, ma altrettanto importante è il Con- tratto Nazionale di Lavoro “ La scelta della giornata non è casua- le, e i continui attacchi non fan- no altro che rafforzare la nostra valutazione - conclude Gabrielli - le lavoratrici e i lavoratori nella piazza di sabato esprimono il di- sagio che vivono e la richiesta di un contratto dignitoso. E’ tempo sicuramente di regali ma soprat- tutto di ascoltare la richiesta le- gittima che arriva dalla piazza di Milano e passare dalle dichiara- zioni d’intenti a consegnare mes- saggi diversi se realmente si vuole costruire il Contratto Nazionale”. Sarà ancora un Natale senza contratto, ma dove vuole andare il Governo senza risorse per la- voratori e pensionati? “La crisi non è finita – ha detto Susanna Camusso, segretario ge- nerale della Cgil in piazza a Mila- no con i lavoratori del commer- cio - ma non si può scaricare la competitività sul lavoro. Il con- tratto non è un privilegio, è un fondamentale strumento contro i ricatti e chi lavora deve essere pagato giustamente. Continuere- mo oltre oggi, perché vogliamo il contratto!”. $
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