Spazio al Lavoro n. 3 del 2015
| 2 spazi o lavoro a l gretario Regionale della Filt, Luca Scacchi della Flc e Vilma Gaillard, Segretario Regionale della Slc. L’assemblea ha poi votato a larga maggioranza il documento nazio- nale. Il documento regionale, oltre a fare un’analisi sullo stato della contrattazione in Valle d’Aosta pone l’accento sulla necessità di essere sempre più a contatto con i luoghi di lavoro e di prevedere almeno una volta l’anno la convo- cazione dell’Assemblea Genera- le degli Iscritti. Un ampliamento quindi della partecipazione per allargare gli ambiti di rappresen- tanza favorendo ancora di più l’interazione degli iscritti alle de- cisioni del sindacato. La Conferenza ha reputato impor- tante un intervento di riorganizza- zione anche di tipo amministrati- vo, viste le dimensioni del territorio regionale, aumentando le sinergie tra le varie strutture e superando l’attuale frammentazione, avendo come obiettivo gli accorpamen- ti funzionali tra le categorie. Non solo riorganizzazione interna, in- fatti un capitolo importante è stato dedicato alla formazione. Saranno strutturati specifici percorsi forma- tivi per permettere la crescita di una nuova generazione di quadri sindacali. La formazione è di fon- damentale importanza in questa fase storica dove sono necessarie competenze e conoscenze appro- fondite e aggiornate indispensabili ad affrontare le difficili sfide che il mondo del lavoro riserverà nei prossimi anni. $ al centro della discussione: con- trattazione inclusiva, democra- zia e partecipazione, territorio e strutture, profilo identitario e for- mazione sindacale. Il dibattito della giornata si è concentrato sul ridisegnare l’in- sediamento organizzativo della Cgil per far sì che contrattazione aziendale, sociale e territoriale e la tutela individuale, possano es- sere affrontate da gruppi dirigen- ti all’altezza del ruolo; da qui è emersa anche l’importanza della formazione al fine di accrescere tutte le competenze necessarie a comprendere le nuove sfide che la Cgil è chiamata ad affrontare. È emersa quindi la volontà di cambiare la Cgil per riuscire a rappresentare un mondo del lavo- ro in evoluzione, profondamente cambiato e, soprattutto, la neces- sità di “mettersi in discussione, di ridurre il leaderismo, in favore della collegialità” ha concluso il Segretario. Hanno arricchito il dibattito gli interventi di Sara Désandré, Diret- trice dell’Inca, Pierino De Marco della Filt, Gaetano Maiorana, Se- gretario Regionale dello Spi Cgil, Gabriele Matterana della Fillea, Alessandro Bortot dello Spi, Katya Foletto, Segretario Regionale della Flc, Enrico Monti, Segretario Re- gionale della Fiom, Claudio Idone della Flc, Isabelle Buillet, Segreta- rio Regionale della Filcams, Car- mela Macheda, Segretario Regio- nale della Fp, Brunello Serenella dello Spi, Antonio Fuggetta, Se- confederazione La Conferenza di Organizzazione Regionale Falcomatà: “È l’occasione per un vero cambiamento” “È sulla nostra Cgil che dob- biamo concentrare i mag- giori sforzi e mettere in campo tut- te le nostre capacità per costruire un nuovo modello organizzativo che diventi l’architrave anche del nostro agire politico a partire dal 2016. La necessità di un’autorifor- ma scaturisce dalla considerazione che in Valle d’Aosta si sommano, infatti, le dimensioni organizzati- ve pari ad un piccolo comprenso- rio con le complesse dinamiche di una struttura regionale, con tutto ciò che ne consegue sul piano po- litico e organizzativo: competenze specifiche e relativi impatti isti- tuzionali tipici di una Regione a Statuto Speciale” così si legge sul documento approvato martedì 30 giugno dalla Cgil della Valle d’A- osta che ha tenuto la Conferenza di Organizzazione in vista della Conferenza Nazionale che si terrà il prossimo settembre a Roma con lo slogan “Contrattare per include- re, partecipare per contare”. Una Conferenza alla quale hanno par- tecipato circa 200 quadri e delegati dei luoghi di lavoro oltre ai diretti- vi delle varie categorie e dello Spi. L’Assemblea ha approvato a larga maggioranza il Documento Nazio- nale e due Ordini del Giorno regio- nali: uno sulla prosecuzione della mobilitazione contro il ddl “La Buona Scuola”e il secondo riguar- dante la futura riorganizzazione della Cgil Valle d’Aosta. “La Conferenza di settembre – sottolinea il Segretario Regiona- le Domenico Falcomatà –deve essere l’occasione per una vera autoriforma, per attuare quei cambiamenti che ci porteranno al congresso nel 2018. Essere prota- gonisti del nostro cambiamento è un modo per riaffermare la nostra autonomia”. Una Cgil che vede la necessità di adattarsi alle mutate situazioni economiche, politiche e sociali dell’Italia, una Cgil che guarda al futuro per riorganizzarsi in ma- niera più snella e vicina ai lavora- tori. Quattro i temi fondamentali organizzazioni sindacali accordi che hanno prodotto una costante diminuzione del costo del lavoro e, in particolare, per il 2014 il ta- glio degli stipendi di circa sei mi- lioni di euro. A fronte di queste misure di forte contenimento del costo del lavoro, non si è avuto un altrettanto ri- scontro positivo in termini di cre- scita. Il sindacato con i lavoratori ha fatto fino in fondo la sua parte, assumendosi forti responsabilità e scommettendo per un riscatto aziendale. Riscatto e rinascita di cui purtroppo oggi non vi è traccia e i 18 milioni di perdita d’esercizio 2014 sono lì a testimoniarlo. Certo la crisi economica generale e altri fattori come la proliferazione del gioco d’azzardo e la restrizione Editoriale g segue da pag 1 dell’utilizzo del contante, hanno sicuramente pesato negativamen- te sui risultati di questi anni. Non possiamo, però, dimenticare quali e quanti siano stati gli errori pro- pri di un gruppo dirigente spesso condizionato pesantemente anche dalla politica. Non è neppure ac- cettabile la tesi di coloro che ri- tengono la crisi del Casinò un fatto ineluttabile. Ci sono, al contrario, precise e pesanti responsabilità a tutti i livelli, gravi errori gestionali e di strategia, ottimistiche, quanto propagandistiche, previsioni di ri- lancio mai concretizzatesi. Ultimo atto di un’azienda incapace di tro- vare soluzioni diverse dalle facili quanto ripetute manovre di taglio del costo del lavoro, è stata la di- sdetta di accordi aziendali e parti del contratto di lavoro. La nomina dei nuovi dirigenti av- viene, quindi, in una fase estre- mamente delicata e complessa. Ci troviamo di fronte da un lato ad un primo semestre 2015 con il se- gno negativo e dall’altro con una trattativa sindacale tutta in salita e condizionata dai tempi della di- sdetta contrattuale. Non esprimiamo al momento un giudizio sui nuovi vertici appe- na nominati, vogliamo pensare che queste scelte siano state fat- te nell’intento di rilanciare un’a- zienda che ha forti potenzialità e nell’interesse primario della col- lettività. Spetta adesso a loro assumersi la responsabilità di proporre solu- zioni, interrogandosi con onestà intellettuale sul perché delle criti- cità che da troppo tempo affliggo- no il Casinò. In un mercato parti- colare, gravato dalla crisi generale come tutte le aziende, occorre in- dividuare risposte adeguate che non siano la semplice riduzione del costo del lavoro, abbandonan- do facili scorciatoie percorse nel recente passato e dimostrando di saper mettere in campo idee e strategie per un vero risanamen- to e rilancio della Casinò di Saint Vincent. Non è più accettabile una soluzio- ne che non veda al tavolo di con- fronto proposte che siano qualco- sa di diverso dai tagli al costo del personale. Questa continua ossessione, deri- vante a nostro avviso dalla man- canza di idee e progettualità o di non saper immaginare un futuro per l’azienda, non può passare attraverso la cinica scelta di ri- durre il numero dei lavoratori al solo scopo di ridimensionare la quantità dell’offerta, facendo di- ventare il Casinò di oggi un qual- cosa di complementare e accesso- rio al settore alberghiero che non gode, peraltro, affatto di ottima salute. $
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