Spazio al Lavoro n. 2 del 2015

| 2 spazi o lavoro a l speciale fLc-cgil Via libera definitivo alla Buona Scuola di Renzi Una pagina nera per la scuola pubblica italiana I l Governo, in modo arrogante e autoritario, ha imposto l’appro- vazione di una legge che accentua le disuguaglianze sociali e territo- riali, demolisce ulteriormente la scuola pubblica, cancella diritti e libertà, non risolve il problema della precarietà per docenti e ATA e riduce gli spazi di democrazia e partecipazione. Molte norme con- tenute nella legge sono di dubbia costituzionalità e anche questo aspetto andrebbe attentamente valutato. Questo Governo è lontano anni luce dai problemi veri della scuola e non ha voluto aprire alcun con- fronto con le tante lavoratrici e lavoratori, studenti, famiglie, sin- dacati e associazioni che hanno presentato, con tantissime mobi- litazioni, importanti e dettagliate proposte, dimostrando così di es- sere forza maggioritaria. Con questa legge si dà un colpo di grazia alla scuola di massa e si finisce per garantire un’istruzione di qualità solo ai figli dei ceti più ricchi, lasciando a tutti gli altri l’accesso ad un sapere minimale e un inserimento precoce nel mon- do del lavoro, ammesso che quel lavoro ci sia. Un legge che, per la prima volta dal dopoguerra, rompe il nes- so costituzionale tra istruzione e uguaglianza, istruzione e libertà di insegnamento, istruzione e de- mocrazia. Una legge indifferente ai principi connettivi della Repub- blica contenuti nella Costituzione, per non parlare dell’elevato nu- mero di deleghe (nove) che il Go- verno ha chiesto al Parlamento su un’infinità di materie. Con un ricatto è stata utilizzata l’immissione in ruolo dei precari per avere in cambio mano libera su terreni delicati e decisivi per garantire nelle scuole e nel Paese libertà e democrazia. Una legge così, non solo è sbaglia- ta ma non potrà affatto produrre quei benefici di cui la scuola ha bisogno e peggiorerà la qualità dell’istruzione. La mobilitazione continuerà con tutti i mezzi possibili per contra- stare l’applicazione di una legge che riporta indietro il sistema di istruzione del nostro Paese, ne- gando giustizia sociale e demo- crazia. $ compilazione Modello A3 Scadenza 03/08/15 S cade il 3 agosto la pos- sibilità di compilare il modello A3 che consente il passaggio dalle terza alla seconda fascia per coloro che hanno conseguito l’abi- litazione all’insegnamento dopo il 23 giugno 2014 (abi- litati PAS, TFA, Scienze della Formazione primaria). Tale domanda consente di di- chiarare il titolo acquisito e di ottenere il passaggio nella fascia degli abilitati con una completa rivalutazione del servizio perché soggetto a tabelle di valutazione diffe- renti. Se già inseriti in terza fascia non è necessario pre- sentare la dichiarazione del possesso dei requisiti lingui- stici né il modello B per la scelta delle scuole che pos- sono essere sostituite solo nel caso in cui non ci si fosse presentati precedentemente per lo stesso grado di scuola. La domanda va consegnata nuovamente alla scuola che ha gestito la domanda lo scorso anno. Ricordiamo che siamo a di- sposizione per la consulen- za previo appuntamento. Firmato il Protocollo d’Intesa tra Regione e Ministero dell’Istruzione Foletto: “Nessun Riferimento ai Precari” È stato siglato il 25 luglio scor- so tra il Ministro all’Istruzione Giannini e la Regione il protocollo d’intesa per l’attuazione della ri- forma della scuola in Valle d’Aosta. Le Organizzazioni Sindacali non sono state coinvolte nella sua stesura, ma convocate solo il po- meriggio precedente la firma per l’illustrazione, come sottolinea Katya Foletto, Segretario Genera- le della Flc Cgil della Valle d’Aosta “L’amministrazione regionale ci ha convocato solo per illustrarci il documento che abbiamo messo a disposizione di tutti sul nostro sito. Ovviamente il giudizio fina- le si potrà dare soltanto con l’a- deguamento a livello regionale della Riforma, una riforma sulla quale non cambia il nostro giudi- zio e per la quale continuerà la mobilitazione anche alla ripresa dell’anno scolastico”. Il protocollo quindi è una “lette- ra di intenti“ “Questo documento è una sempli- ce lettera di intenti, speriamo che seguano reali applicazioni e che siano il più condivise possibili. Nel protocollo si esplicita che la Valle d’Aosta potrà legiferare su alcuni contenuti della riforma tra cui la scuola dell’infanzia, di cui intende valorizzare il modello, il ruolo e le prerogative del Dirigente scola- stico, le competenze linguistiche per cui verrà strutturato un appo- sito test di valutazione aggiuntivo all’ invalsi. Viene inoltre previ- sta l’armonizzazione delle norme di stato giuridico ed economico del personale docente e dirigen- te scolastico: quest’ultimo punto potrebbe consentire di modificare in modo sostanziale alcune parti molto penalizzanti della riforma”. Entro dicembre si arriverà alla norma di attuazione “Il lavoro che dovrà essere fatto nei prossimi mesi, poiché l’am- ministrazione vuole arrivare alla norma di attuazione entro dicem- bre, sarà imponente e parallelo alla revisione des Adaptations che comprenderanno l’introduzio- ne progressiva di una o più disci- pline in modalità CLIL a partire dalla scuola primaria. Saremo im- pegnati come sempre nella tutela del sistema scolastico regionale e nel coinvolgimento dei docenti e dei dirigenti scolastici che rap- presentiamo in questa imponente fase di cambiamento, al fine di ot- tenere la più alta tutela possibile al nostro sistema scolastico”. Nel protocollo non si fa riferi- mento ai precari “Esatto, nel protocollo non trova spazio la questione del precaria- to, auspichiamo che in Valle d’A- osta si faccia finalmente un piano pluriennale di assunzioni che dia le garanzie a chi da anni contri- buisce in modo sostanziale al fun- zionamento della nostra scuola”. “Ci pare alquanto singolare – con- clude il Segretario – che un mi- nistro sottoscriva un protocollo che consenta ad una regione di non applicare la propria riforma. Inoltre riguardo alle dichiarazioni del Ministro che la Valle d’Aosta, Trento e Bolzano, saranno il ba- luardo avanguardista di questa riforma, non abbiamo nessuna in- tenzione di diventare cavie di spe- rimentazione di una riforma alla quale insegnanti e studenti han- no manifestato una netta e totale contrarietà”. $

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