Spazio al Lavoro n. 1 del 2015
| 2 spazi o lavoro a l speciale fLc-cgil UniVda – Un “Polo” Universitario che stenta a trovare la sua strada Katya Foletto: “Chiediamo con urgenza un tavolo di confronto” “I l numero di insegnanti che oggi è a disposizione, circa 300, non giustifica un corso di laurea, tra l’altro piuttosto costo- so, che aggiungerebbe nuove figure che non possono essere inserite a ruolo. Si tratta di una pausa di ri- flessione che riguarda quest’anno” così il Presidente della Regione Au- gusto Rollandin ha spiegato la deci- sione dell’ateneo valdostano di non attivare quest’anno il corso di laurea in scienze della formazione primaria. Spiegazione che è arrivata dopo che la Flc Cgil della Valle d’Aosta aveva denunciato la chiusura del corso di laurea e per la quale aveva sottoli- neato “ La Flc Cgil della Valle d’Aosta ritiene gravissima questa decisione in quanto la formazione degli inse- gnanti del settore primario ha sem- pre fatto parte della nostra offerta formativa vista anche la peculiarità del sistema valdostano, bilingue e/o trilingue”. La Segreteria Regionale del Sindaca- to della Conoscenza ritiene che oltre a questo aspetto sia molto grave che “ l’Ateneo Valdostano abbia cambiato tre piani di sviluppo in tre anni non riuscendo a trovare una stabilità formativa”. “È sconcertante vedere che stanno partendo i lavori per il nuovo polo universitario - commenta il Segre- tario Regionale della Flc Cgil Katya Foletto - mentre si stanno spegnen- do uno dopo l’altro i corsi di studio, prima scienze dell’educazione, poi la laurea magistrale in psicologia e adesso la laurea magistrale di scien- ze della formazione primaria. Chie- diamo pertanto che venga urgente- mente aperto un tavolo di confronto chiaro sulle prospettive dell’Ateneo Valdostano”. Tavolo che però non è stato ancora “Ecole en Langues Vda” – La parola agli insegnanti La proposta della Regione non rispecchia il dibattito complesso e articolato dei docenti S oddisfazione per la decisione di sospendere l’annunciata sperimentazione” questa in sintesi la posizione dei 600 inse- gnanti incontrati dalla Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt école e Snals Confsal sul progetto “Ecole en Langues Vda”. Incontri che hanno evidenziato come il progetto di scuola plurilingue sia stato elaborato senza il coinvolgi- mento dei docenti che chiedono che la proposta educativa che si realiz- zerà in futuro “dovrà avere i canoni della scientificità ed essere sostenu- ta da un forte supporto teorico, sia dal punto di vista delle neuroscienze sia dal punto di vista pedagogico”. Posizione comune che i sindacati di categoria e gli insegnanti segnalano da tempo è la necessità che ci sia inclusività “la scuola pubblica gra- tuita ed offerta a tutti deve offrire le pari opportunità educative a tutti i bambini valdostani e non soltanto a pochi” . Era infatti emerso nel corso del di- battito che sarebbero stati esclusi tutti quei bambini con difficoltà di apprendimento, che avrebbero visto preclusa l’opportunità d’imparare come i loro compagni di classe. Le assemblee dei docenti hanno inoltre riscontrato la necessità di chiedere all’amministrazione re- gionale la creazione di gruppi di lavoro operativi durante l’anno scolastico 2015/2016 al fine di de- clinare al meglio il progetto. “Le assemblee sono state la prima vera occasione di dare la parola agli insegnanti - ha sottolineato Katya Foletto, segretario generale della Flc Cgil della Valle d’Aosta - un proget- to dal quale il mondo della scuola è stato escluso. Il nostro è un sì all’in- segnamento plurilingue, lo abbiamo sempre sostenuto, ma bisogna che tutti gli attori vengano coinvolti, non escludendo ad esempio la formazio- ne per tutti i docenti”. Il documento approvato dagli inse- gnanti è chiaro, “Ecole en Langues Vda” non appare garantire i para- metri richiest i, una vera educazione europea non può non passare attra- verso l’insegnamento plurilingue e le perplessità in merito alla proposta non sono legate ad aspetti tecnici come la conferenza di servizio con- vocata in ritardo o le competenze de- gli insegnanti in materia linguistica, bensì alla carenza di riferimenti te- orici autorevoli e all’estremo diva- rio tra i principi della proposta con i dati di realtà che non sono stati presi in considerazione. “La nostra idea di insegnamento plurilingue è profondamente diversa - conlude Katya Foletto - il dibattito sul plurilinguismo va avanti da anni e sono anni che si chiede all’ammini- strazione di dare risorse alla scuola primaria per implementare l’inse- gnamento dell’inglese”. La proposta dell’amministrazione regionale non rispecchia il dibatti- to complesso e articolato avvenuto all’interno del corpo insegnante né le esperienze già in atto nelle singo- le istituzioni , nelle quali si lavora da anni per l’inserimento dei bambini in un sereno ed equilibrato ambiente di apprendimento plurilingue. $ convocato e nel mentre si è appreso che anche le lezioni serali del Cor- so di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali verranno fermate. “ La sospensione del Corso di Laurea Magistrale di Scienze della Forma- zione Primaria e quella dei corsi se- rali di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ci portano a pensare sempre di più che non ci sia una re- ale volontà di dare un progetto so- lido e duraturo all’Ateneo Valdosta- no” sottolinea ancora il segretario. Ma non solo, perchè la sospensione del Corso di Scienze della Forma- zione Primaria era stata giustificata dall’Ateneo e dal governo Regionale per il fatto che i futuri laureati non avrebbero potuto trovare uno sbocco lavorativo e il Segretario Regionale della Flc conclude “ da nostre fonti, inoltre, apprendiamo che degli oltre 1.000 studenti che vanta oggi l’Uni- versità Valdostana circa la metà fre- quentano il Corso di Laurea Trienna- le in Scienze e Tecniche Psicologiche. Ci chiediamo quindi quali analisi siano state fatte per strutturare l’of- ferta formativa, visto che Scienze della Formazione Primaria viene so- spesa per mancanza di prospettive lavorative. O la Valle d’Aosta ha un estremo bisogno di dottori in Psicolo- gia o le decisioni su quali corsi sop- primere e quali tenere non poggiano su dati oggettivi”. $
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