Spazio al Lavoro n. 2 del 2014
| 2 spazi o lavoro a l alla delegazione trattante di una ge- stione aperta e democratica dell’in- tera vicenda negoziale, il CD da mandato al segretario generale di sciogliere positivamente la riserva apposta in sede di sigla dell’ipotesi di intesa. Il CD, infine, impegna la struttura nazionale e tutte le strutture terri- toriali a promuovere da subito attivi unitari di informazione di tutto il no- stro quadro attivo propedeutici alla consultazione di tutti i lavoratori ai quali, con le modalità stabilite dai vi- genti accordi confederali in materia di rappresentanza, è rimesso il giu- dizio finale sull’ipotesi di intesa” $ speciale fillea cgil Contratto nazionale dell’edilizia Il segretario generale Fillea-Cgil Walter Schiavella: “Una Trattativa lunga e difficile” D al Direttivo Fillea via libe- ra all’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto na- zionale dell’edilizia, con il mandato al segretario generale di sciogliere positivamente la riserva apposta in sede di sigla con Ance e Cooperazio- ne, avvenuta il 1 luglio. “Una trattativa lunga e difficile, dove l’unità dei sindacati è stata più forte della crisi e del tentativo delle im- prese di usarla per abbassare l’asta delle regole - ha detto Walter Schia- vella, segretario generale della Fillea Cgil - e se dal versante salariale gli aumenti risentono fortemente del- la situazione drammatica di crisi in cui versa il settore dal versante dei diritti abbiamo smontato un pesante tentativo di intervenire sull’impianto delle regole” “In questo accordo - conclude Schia- vella - non c’è più la proposta del- le imprese di eliminare il principio della responsabilità solidale negli appalti, che è e resta un presidio di regolarità e di diritti per i lavoratori”. Il nuovo accordo prevede, in partico- lare: • una razionalizzazione e quindi una maggiore efficienza del vasto siste- ma degli enti bilaterali, puntando su una decisa riduzione dei costi; • una ristrutturazione dell’istituto dell’anzianità della professionalità edile, che assumerà carattere na- zionale; • una calmierazione dei costi con- trattuali, considerato il difficilissi- mo contesto economico, che si de- clina in un complessivo aumento di 40 euro più 8 euro in previdenza complementare; • un incremento della flessibilità dell’utilizzo dei rapporti di lavoro, portando al 40% i contratti a tem- po determinato. Di seguito il testo dell’ordine del gior- no approvato dal Direttivo Fillea. ORDINE DEL GIORNO DEL COMITATO DIRETTIVO FILLEA DEL 2 LUGLIO 2014 “Il CD della Fillea Nazionale, in rela- zione alla sigla dell’ipotesi di intesa per il rinnovo del ccnl edilizia Ance/ Coop avvenuta ieri, ritiene tale risul- tato una risposta utile a fornire stru- menti adeguati alla difesa dei diritti dei lavoratori, della struttura e degli strumenti della contrattazione . Nel pieno di una crisi lunga e dram- matica che pure ha condizionato fortemente il modesto risultato sala- riale definito nell’intesa, il risultato conseguito è giudicato complessiva- mente positivo per aver respinto con nettezza l’attacco ai diritti che è stato portato dalle imprese. In particolare il Direttivo ritiene fondamentale aver respinto il tenta- tivo di scardinare il principio della responsabilità solidale dell’appal- tatore; su questo terreno esprime apprezzamento per la coerenza e la determinazione con la quale la Fillea ha raggiunto tale obiettivo mante- nendo, al contempo, una importante capacità di tenuta unitaria. Analogamente è stato respinto il ten- tativo di azzerare istituti fondamen- tali quali l’APE con soluzioni che, pur richiedendo ora coerenza e attenzio- ne nella gestione, salvaguardano i suoi principi fondamentali. Importanti, infine, anche le soluzioni di sostegno e rilancio degli istituti di previdenza complementare necessa- ri per rispondere alle specifiche esi- genze di un settore particolarmente colpito dalla discontinuità e precarie- tà del lavoro. Il CD ritiene che l’importanza di que- sta ipotesi di intesa, sia da ricercare nella definizione di linee unitarie e nazionali lungo le quali avviare una necessaria ed ineludibile opera di riorganizzazione e razionalizzazione del sistema bilaterale che deve di- ventare il punto di avvio di una più generale innovazione coerente ,per quel che ci riguarda, alle scelte com- piute nell’ultimo congresso. Su quest’ultimo punto così come su molte altre questioni, questa ipotesi di rinnovo va considerata un punto di partenza più che un punto di arri- vo, consegnando alla segreteria na- zionale il compito di una sua corretta implementazione e al fondamentale ruolo della contrattazione territoriale il compito di utilizzare tutti gli spazi che l’intesa ribadisce e conferma. Per le suddette ragioni, dando atto S ono un lavoratore con un contratto di lavoro a chia- mata a tempo determinato. Po- treste indicarmi se con questo tipo di contratto posso percepire l’indennità di disoccupazione? • Il lavoro intermittente o a chia- mata è una particolare tipologia del rapporto di lavoro subordina- to che si può attivare quando l’a- zienda abbia la necessità di una prestazione lavorativa a carattere discontinuo. Il datore di lavoro può servirsi dell’attività del lavo- ratore chiamandolo quando oc- corre. Per questa tipologia di con- tratto è prevista la possibilità di percepire un’indennità di dispo- nibilità nel caso in cui il lavorato- re accetti l’obbligo di rispondere alla chiamata. Se nel contratto di lavoro non è prevista l’indennità di disponibilità, la norma preve- de la possibilità di beneficiare dell’indennità di disoccupazione ASpI o MINI ASpI e questa pre- stazione verrà sospesa per le sole giornate di effettivo lavoro. Nel corso del contratto i periodi nei quali non si lavora sono coperti dalla disoccupazione. H o partorito il 2 Settembre del 2013 e alla fine del pe- riodo di maternità obbligatoria vorrei rassegnare le dimissioni al mio datore di lavoro. Perde- rei il diritto a percepire l’inden- nità di disoccupazione? • La normativa prevede che, per potere percepire l’indennità di di- soccupazione ASpI o MINI ASpI, occorre essere in disoccupazione involontaria, vale a dire non ave- re cessato per dimissioni o riso- luzione consensuale. Tuttavia per il periodo tutelato per maternità, cioè trecento giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino, la risoluzione consensuale o le dimissioni da parte della madre lavoratrice non sono d’impedimento alla richiesta e all’ottenimento delle suddette indennità di disoccupazione. Il le- gislatore in tal modo ha voluto tu- telare la libera scelta della madre di rinunciare al lavoro per potere accudire la prole. I diritti che non sai Sono un lavorato tempo determina contratto posso p Il lavoro intermitte rapporto di lavor l’azienda abbia la carattere discontin del lavoratore chia di contratto è prev disponibilità nel c rispondere alla chi l’indennità di disp beneficiare dell’ind questa prestazione lavoro. Nel corso sono coperti dalla Scrivi a idirittichenonsai@inca.it o rivolgiti presso le nostre sedi per ricevere assistenza e consulenza gratuite. www.inca.it «Una trattativa lunga e difficile, dove l’unità dei sindacati è stata più forte della crisi e del tentativo delle imprese di usarla per abbassare l’asta delle regole»
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