Spazio al Lavoro n. 1 del 2014

| 5 spazi o lavoro a l conclusione. È giunto forse il tem- po di parlare un po’meno e agire di più”. “Abbiamo una politica che sta cercando di togliere al sindacato il suo ruolo - ha sottolineato Rami- ra Bizzotto, Segretario Regionale della Uil - in europa siamo entra- ti senza regole e finalità, siamo entrati in un’Europa nata con la finanza e con l’euro. L’unità sin- dacale quando è forte e presente sul territorio vince grandi lotte ot- tenendo risultati rilevanti, quando ci dividiamo, facciamo il gioco di chi non ci vuole”. “Bisogna dare risposte concrete - ha detto Guido Corniolo Segretar- io del Savt - viviamo in un periodo dove il nostro statuto è sotto attac- co, uno statuto che ha un valore fondamentale per la nostra soci- età, segno di un’identità forte, di un popolo unito e che rappresenta una società che pone al centro la solidarietà”. Ha poi preso la parola il Senatore della Repubblica Albert Lanièce che ha sottolineato come “Stiamo vivendo in un periodo di passag- gio profondo di riforme istituzi- D opo la Relazione introdut- tiva del Segretario Regio- nale Domenico Falcomatà hanno preso la parola gli ospi- ti, primo dei quali il Sindaco di Aymavilles, comune nel quale si è svolto il congresso regionale, Luciano Saraillon che ha porta- to i saluti dell’amministrazione comunale e ha sottolineato come sia fondamentale oggi la tutela del lavoro e soprattutto un lavoro ed un accesso al lavoro fondato sulla meritocrazia. Hanno preso poi la parola le organizzazzioni sindaca- li Cisl, Uil e Savt. “Ci siamo trovati negli ultimi tem- pi a discutere tematiche che ci coinvolgono molto - ha detto Ric- cardo Monzeglio, Segretario Re- gionale della Cisl - dovremo con- frontarci in futuro sul tema della rappresentanza. Unitariamente cerchiamo sempre un dialogo per risolvere i problemi dei lavoratori, il vero problema è che dall’altra parte a volte il dialogo manca. Tra organizzazioni sindacali troviamo sempre la soluzione comune, è con l’amministrazione regionale che si fa fatica ad arrivare ad una congresso Gli Interventi degli Ospiti: dalle OO.SS. alla politica Saraillon, Monzeglio, Bizzotto, Corniolo, Lanièce, Rollandin onali, vanno riviste le regole del gioco perchè con questo assetto non si può pretendere uno slan- cio e una revisione delle politiche generali. Siamo in parlamento per la difesa e la tutela della nos- tra specificità e la fiducia a questo nuovo governo è stata accordata perchè ci ha dato garanzie, aspet- tiamo quindi di vedere i fatti. Il problema preponderante oggi è il lavoro, stiamo cercando di affron- tare la tematica con concretezza, ma vanno cambiate le regole sen- nò con questo assetto istituzionale non si riuscirà ad andare avanti”. Presente alla giornata di apertura anche il Presidente della Regione Augusto Rollandin “È in gioco il ruolo dell’Europa, soprattutto in questa fase vicina alle elezioni di maggio, è fonda- mentale che non passi l’antieu- ropeismo. Un punto importante sono i fondi, che la Valle d’Aosta ha saputo utilizzare con efficacia, il fatto è che non tutte le regioni italiane lo hanno saputo fare e quindi perde l’intero sistema, oggi i fondi sono aumentati e vengono divisi in quote premiando i pro- grammi, ci interessa vedere se sarà possibile sottrarre i fondi dal calcolo per il Patto di Stabilità.Un patto che ha un senso nel conten- imento dei costi, ma gli enti vir- tuosi che hanno speso in maniera equilibrata devono poter essere aiutati” “La gente non ha più il coraggio di spendere e ciò è tra le cause della crisi dell’edilizia, che in Valle d’Aosta ha avuto un vero tracollo – ha concluso Rollandin – La disoccupazione sta raggiun- gendo livelli preoccupanti, siamo intervenuti aiutando i giovani con corsi di aggiornamento e formazi- one.L’edilizia si è bloccata pro- prio quando abbiamo introdotto norme che danno la possibilità di eseguire, con semplificazioni, ristrutturazioni alla casa, in par- ticolare interventi che riguardano singole porzioni, come l’ultimo pi- ano o la soffitta. Lavori che fanno vivere il tessuto lavorativo artigia- nale e che equivalgono a cifre sui 60-70 mila euro, che però la gente oggi ha paura di spendere. Questo ha fermato un volano in una cat- egoria che storicamente ha dato lavoro”. $

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