Spazio al Lavoro n. 1 del 2014
| 2 spazi o lavoro a l voro, l’Europa era ancora divisa e avrebbe affrontato a breve due terrificanti guerre. Ma fu con il secondo conflitto mondiale che i lavoratori e i contadini partecipa- rono al secondo risorgimento ital- iano con l’essenziale contributo del sindacato e dei partirti antifas- cisti. Quella lotta contro l’oppres- sione totalitaria ci ha consegnato un’Italia democratica. Le parole di Sandro Pertini in un intervento parlamentare nell’aprile del 1970 sono quanto mai eloquenti: “senza questa ten- ace lotta della classe lavoratrice, non sarebbe stata possibile la Re- sistenza, senza la Resistenza la nostra patria sarebbe stata mag- giormente umiliata dai vincitori e non avremmo avuto la carta cos- tituzionale e la Repubblica. Pro- tagonista è la classe lavoratrice che con la sua generosa parteci- pazione dà un contenuto popolare alla guerra di liberazione. Ed essa diviene, così, non per concessione altrui, ma per sua virtù soggetto della storia del nostro paese”. Fu per evitare altri sanguinosi con- flitti e per unire i popoli che nasce l’Unione Europea. Il sogno degli uomini che l’hanno creata era ve- dere un’Europa dei popoli, unita per uno sviluppo e la crescita in una dimensione democratica. Mi chiedo cosa penserebbero e di- rebbero oggi Altiero Spinelli, Ad- enauer, Shuman dell’attuale situ- azione europea. Un’Europa che ha perso di vista il suo vero obiet- sta consumando sotto gli occhi di una politica che appare distante dai veri problemi delle famiglie, dei cittadini e dei lavoratori. La Cgil ha sempre lavorato con determinazione per la difesa dei diritti dei lavoratori e continuerà a farlo, soprattutto in momen- ti come questi dove lo squilibrio sociale è sempre più forte e dove un’economia fondata sulla finan- za e sulla burocrazia sta affos- sando il sistema produttivo. La Cgilnel suo percorso congressuale ha visto confrontarsi due visioni tattiche diverse. Discussione non semplice, alle volte accesa ma co- munque sintomo di un sindacato che non rinuncia la confronto, né al suo interno e neppure all’ester- no. Al termine del suo percorso congressuale la CGIL dovrà dot- arsi di una piattaforma program- matica per i prossimi quattro anni, il cui fine è introdurre e stimolare mutamenti importanti nel nostro sistema economico e sociale per- ché la crisi, con la sua violenza, ha mandato un forte ed inequivo- cabile messaggio, cioè che non si può più tornare indietro. La domanda da porsi oggi non è: Quando finirà la crisi? ma quali sono le condizioni da realizzare perché si possa avviare un nuovo e stabile ciclo di sviluppo che veda di nuovo il lavoro al centro come principale fattore di quello stesso sviluppo?”. Era il 1906 quando si costituì la Confederazione Generale del la- congresso La relazione del Segretario Regionale “Ogni piccolo contributo di ogni militante confluisce nel maestoso fiume della nostra storia” S i è svolto il 24 e 25 marzo ad Aymavilles il XVII° Congresso Regionale della Cgil della Valle d’Aosta, che ha visto la riconfer- ma di Domenico Falcomatà alla guida della Segreteria Regionale. Il primo giorno di lavori si è aperto con il ricordo dell’Avvocato Paolo Caveri “È d’obbligo ricordare Paolo Caveri – ha detto il Presi- dente Antonio Fuggetta aprendo i lavori dell’Assise – che in passato è stato consigliere comunale del pc, avvocato del lavoro della Cgil, un’uomo, un professionista che con la sua capacità e dottrina po- teva dare ancora tanto all’ordine degli avvocati della Valle d’Aosta, prima segretario e poi presidente, prima della riforma della giustizia aveva retto la prefettura di Don- nas per qualche anno e i suoi col- leghi lo ricordano come un grande magistrato, noi lo vogliamo ri- cordare come un grande compag- no, come un grande difensore dei diritti dei lavoratori”. Dopo un sentito applauso ha pre- so la parola il Segretario Regio- nale Domenico Falcomatà che ha tracciato il grande lavoro fatto in questi quattro anni e ha tracciato le basi per le azioni future della Cgil. “Con questi due giorni di lavori terminiamo il percorso congres- suale della Cgil regionale che vedrà la sua conclusione, nei primi giorni di maggio, con la sua XVII assise nazionale. Il nostro Congresso Regionale è stato pre- ceduto da circa 200 assemblee di base con la partecipazione di la- voratori e pensionati. Oggi sono presentii 189 delegate e delegati in rappresentanza di 12.003 is- critte alla Cgil Valle d’Aosta alla fine dello scorso anno. Un mo- mento importante e fondamentale per il nostro sindacato, segno di una forte democrazia e di un di- battito interno sempre vivo e ricco di spunti. Il XVII congresso re- gionale giunge in un momento di forte crisi economica, che sta col- pendo duramente anche la nostra Regione. Le categorie hanno tracciato du- rante i loro congressi un’analisi sul lavoro svolto in questi quattro anni di attività e posto le basi per i futuri impegni, consegnandoci un quadro tutt’altro che positivo e rassicurante rispetto alla dimensi- one del lavoro nella Regione. Un quadro molto preoccupante che si «La Cgil ha sempre lavorato con determinazione per la difesa dei diritti dei lavoratori e continuerà a farlo, soprattutto in momenti come questi dove lo squilibrio sociale è sempre più forte»
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