Spazio al Lavoro n. 1 del 2014 Speciale Congresso

| 8 spazi o lavoro a l speciale XvII congresso l Mensile di Informazione della CGIL Valle d’Aosta Anno XL - N. 1 - Marzo 2014 Direttore responsabile Giovanni Pellizzeri Iscrizione: Tribunale di Aosta n. 3 del 14.09.1973 spazi o lavoro a l L a Fisac ha svolto il suo 8° Con- gresso Regionale giovedì 6 marzo. Il segretario Stefano Fassoni è stato riconfermato: “Questo congresso cade nel peggiore periodo della storia recente. Quattro anni fa eravamo già dentro la crisi econo- mica mondiale e solo ora, forse, co- minciamo a percepirne la fine. Questi anni produrranno ancora effetti per gli anni a venire sia sulla situazione economica del paese che sulla quali- tà della vita”. Un mondo che cambia, che sta cambiando e del quale la crisi economica è conseguenza, una vera rivoluzione dal punto di vista sociale e del modo di comunicare, una new economy che ha creato un mercato virtuale parallelo. “Determinante per il cambiamento della nostra società e il modo in cui le persone si relaziona- no è stato una galoppante evoluzione della nuova tecnologia soprattutto con l’avvento di internet - continua il Segretario - viviamo in un villaggio globale in cui le distanze fisiche si an- nullano, siamo bombardati da infor- mazioni e l’informazione, è diventata uno strumento che produce ricchezza. Esempio ne sono entità come Facebo- ok e whatts’app dove il “valore” non è un prodotto tangibile e misurabile in ore lavoro/uomo e produzione ma è un dato basato solamente sull’aspet- tativa di raggiungere un certo nume- ro di utenti con le inserzioni pubblici- tarie. E tutta la new economy si basa su questo, un mercato virtuale basato su aspettative”. “La nostra azione non può più esse- re di lotta pura e dura, la lotta si fa con la presenza, con l’informazione e con la comprensione dei fenomeni. La nostra azione deve essere sufficien- temente permeabile ai cambiamenti, senza tradire la nostra missione”. Fassoni ha proseguito illustrando l’operato di categoria e la situazione contrattuale di comparto “dopo la clamorosa disdetta del contratto abi sono riprese le trattative e a breve verrà presentata la piattaforma; Fe- dercasse che emula i cugini di ABI ha seguito la stessa strada della disdetta e proprio oggi è in corso un incontro fra le parti. Queste iniziative violente hanno lo scopo di far saltare il tavo- lo per poi far ricadere sui lavoratori i costi del risanamento delle aziende. In questo caso il sindacato ha funzio- nato, i lavoratori hanno capito e lo sciopero nazionale del 31 ottobre ha avuto un grande successo. Sul tema contrattuale c’è da rilevare un fe- nomeno preoccupante: ora i “nuovi” vengono assunti con contratti di som- ministrazione, ben distanti da quelli dei bancari ma necessitano della no- stra stessa attenzione e di tutele” Sulla Valle d’Aosta, Fassoni evidenzia come la crisi si è fatta sentire e i suoi effetti sono evidenti “per i numeri che aveva in termini di denaro disponibile in rapporto agli abitanti, avrebbe do- vuto diventare un’eccellenza nel turi- smo e nei servizi affrontando serena- mente questa recessione. Purtroppo decenni di gestioni politiche scellera- te hanno creato una classe impren- ditoriale che dipende dall’aiuto pub- blico. Tagliando l’economia regionale si blocca il sistema. E sono proprio i quattrini resi disponibili dall’ente pubblico che hanno “dopato” il siste- ma bancario” Un sistema economico che negli anni ha attratto sempre più e ad oggi sul territorio si contano 13 aziende, 98 sportelli e 508 addetti. Un numero alto di istituti che “pro- duce però effetti distorti. Posto che la quantità di denaro è più o meno sempre la stessa, si produce secon- do me il fenomeno per cui chi si vede erose quote di mercato, per salvare i bilanci è obbligato a fare economie ed a aumentare i costi e questa azione impatta negativamente sui clienti e sui dipendenti. Per cui una concor- renza esasperata che non crea bene- fici. Viceversa in valle come altrove, le banche dovrebbero cominciare a capire l’importanza sociale del lavo- ro che svolgono. Vista l’importanza nel sostegno all’economia dovrebbe- ro smetterla di perseguire solamente utili per remunerare consigli, mana- ger e fondazioni ma rivolgersi all’e- conomia. In questi anni hanno fatto esattamente il contrario. I tremonti bond, i prestiti bce sono stati investiti in operazioni finanziarie e non hanno alimentato il mercato dell’economia reale, la liquidità non è arrivata alle famiglie ed alle imprese. Una soluzione per affrontare tutto questo potrebbe essere una parte- cipazione dei lavoratori nelle scelte delle aziende, fare diventare le ban- che delle imprese di tutti e soprattut- to dei lavoratori. Credo che nel futuro bisognerà studiare un nuovo modello di banca partecipata,che passerà an- che da nuovi modelli di contratto”. Dopo l’intervento del Segretario Re- gionale Domenico Falcomatà, e un dibattito sulla situazione lavorativa del comparto in Valle d’Aosta, l’As- semblea ha votato all’unanimità il Se- gretario Uscente. Fassoni ha concluso ringraziando per la fiducia accordatagli e ricordando che “Ci sono parecchi sportelli affidati ad un solo addetto che deve occuparsi di tutto; le banche sono continuamen- te orientate alla vendita di prodotti ad alto valore aggiunto, per loro, e le spinte commerciali sono sempre più forti. In più si rilevano approcci dif- ferenti da banca a banca rispetto agli orari, Intesa ha l’orario esteso mentre Unicredit quello di sportello ridotto. In entrambi i casi le ricadute sulla qualità del lavoro dei dipendenti sono negative: scarsità di personale, poca formazione, aumento di incombenze amministrative stringenti quali mifid, trasparenza e antiriciclaggio hanno fatto del nostro lavoro uno dei peg- giori per quel che riguarda le respon- sabilità ed i rischi”. $ Redazione e amministrazione Via Binel 24, 11100 Aosta Tel.: 0165 27 16 11 info@cgil.vda.it - www.cgil.vda.it Editore: CGIL Valle d’Aosta Impaginazione e stampa Tipografia Valdostana, Aosta www.tipografiavaldostana.com VIII Congresso regionale Fisac Fassoni: “I tempi cambiano, sta a noi adottare le strategie giuste” II Congresso Regionale Filctem Filingeri: “La sfida del cambiamento va raccolta” L a Filctem, Federazione Italia- na Lavoratori Chimica Tessile Energia manifatture, ha tenu- to il congresso regionale il 12 marzo scorso. “È stato fatto un lavoro certo- sino su tutto il nostro comparto regio- nale - ha detto il Segretario Generale della Filctem Valdostana Mauro Filin- geri - abbiamo creato le RSU là dove era possibile e mancava la rappre- sentanza, e da quando operiamo sul territorio valdostano siamo cresciuti, arrivando a 200 iscritti in crescita”. La crisi che sta colpendo il settore produttivo del paese non ha mancato di interessare anche i lavoratori che la categoria segue anche se “a differenza di altri comparti, noi in Valle d’Aosta, stiamo tenendo - continua Filingeri - possimo dire di essere in controten- denza rispetto ad altri settori, per fare un esempio, la Terna, spostando la sede a Pont Saint Martin è riuscita a creare nuova occupazione”. Anche la Cva è un’azienda interes- sata dalla Categoria che come Terna è sana, con un fatturato forte e che sta creando occupazione sul terri- torio valdostano e non solo; per non dimenticare la ITW che, a differenza di molte altre aziende, ha spostato la produzione dalla Polonia in Italia e sta assumendo. Non è comunque tutto un bilancio positivo, infatti “abbiamo comunque qualche azienda con problemi, come la Rivoira che ha patito in questi anni - evidenzia il Segretario Generale della Filctem - in questo caso stiamo lavo- rando per evitare dei tagli drastici sui lavoratori e aiutarla a non dismette- re impianti. Altro tasto dolente è la gomma plastica, dove nel giro di tre anni la Lampoplast ha dovuto chiude- re e la Eltek che continua a diminuire dipendenti con una mobilità aperta”. “Lo scenario che la Filctem-Cgil ha di fronte è chiaro e la sfida del cambia- mento va raccolta - conclude Filingeri - crediamo che sia ancora oggi neces- sario e possibile un patto per la cresci- ta e lo sviluppo che nasca da un atto forte come la moratoria, per un perio- do significativo, di licenziamenti e di- smissioni come contributo alla stabili- tà sociale ed economica del paese”. $

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