Spazio al Lavoro n. 1 del 2014 Speciale Congresso

| 7 speciale XvII congresso spazi o lavoro a l VI Congresso regionale flai Conclusi gli otto anni di mandato di Guido Zanardi “Il mio auspicio è che il sindacato, nel suo insieme, possa passare da una fase in cui si occupa solo di emergen- ze occupazionali ad un’altra dove le priorità siano: implementare e rinno- vare i contratti integrativi aziendali, stabilizzare il personale precario... - conclude il Segretario Generale della Fiom della Valle d’Aosta - in poche parole, più diritti a più lavoratori. La premessa è, però, che tutti credano, operando di conseguenza, al futuro del settore industriale nella nostra Regione”. Durante il dibattito che ha visto la partecipazione di molti delegati sono stati tanti gli argomenti toccati che riguardano vari settori del comparto industriale valdostano, la crisi, l’uni- tà sindacale e il futuro della Fiom nel panorama regionale e nazionale. “La crisi non ha portato solo un pro- blema economico – ha detto Fabrizio Graziola – ma anche sociale che ali- menta tensioni e che a volte trasforma gli amici in nemici. Il sindacato segue la società, si trasforma con essa e ne assorbe le difficoltà. Dobbiamo pen- sare alle persone, ai lavoratori, il ne- mico è la disoccupazione, le morti sul lavoro, la povertà, è contro tutto que- sto che si deve fare un grande sforzo aprendo i nostri orizzonti, ammoder- I l Segretario Generale della Flai Guido Zanardi, all’apertura del Congresso Regionale che si è svolto martedì 4 marzo 2014, ha fatto un’at- tenta analisi della situazione della categoria in Valle d’Aosta sottolinean- do come la Crisi non si sia attenuata dall’ultimo congresso, anzi si è accen- tuata, con qualche differenza però “a ben guardare qualche differenza con allora c’è, due governi tecnici dopo, la gente sta ancora peggio di allora, esce dal mercato del lavoro per an- dare in mobilità e non in pensione, io stesso non ricordo nemmeno più quante casse integrazioni e mobilità in deroga ho firmato in questi anni”. “La Valle d’Aosta non esiste più - con- tinua Zanardi - la nostra specificità è stata barattata con un pugno, sempre più esiguo, di milioni. L’avere rinun- ciato a perseverare nel ricercare una autonomia vera in cambio di un po’ di buoni benzina, che non ci sono più, ha poi finito per far pagare alla Valle un conto pesantissimo quando la crisi si è manifestata. Può sembrare un ra- gionamento slegato dall’attività sin- dacale generale ed in particolare del- la nostra categoria, ma non è così”. La Flai della Cgil organizza i lavora- tori agricoli e i lavoratori dell’indu- stria di trasformazione alimentare, ed i Valle d’Aosta conta 250 iscritti. Tra i suoi principi statutari vi è quello di tutelare, difendere e promuovere i diritti individuali e collettivi dei lavo- ratori e rafforzare la solidarietà tra tutti i lavoratori dipendenti, precari e disoccupati. nandoci per affrontare nel modo più efficace questi grandi ostacoli”. Flavia Bego, ha portato la sua espe- rienza riguardo all’azienda informati- ca per la quale lavora, sottolineando come “negli anni si è solo pensato al profitto, gli incassi sono aumentati ma la qualità del lavoro è peggiora- ta, i lavoratori non stanno più bene. Il sindacato sono le persone, sono i la- voratori ed è per noi stessi, per i dirit- ti di tutti che dobbiamo stare compatti Al Congresso, erano presenti oltre al Segretario Regionale della Cgil, Dome- nico Falcomatà, anche Mauro Filippi per la Cisl e Edy Paganin per il Savt. “Oggi di oltre 800 forestali che aveva- mo ne restano una ottantina a tempo indeterminato e oggi anche gli impie- gati forestali a tempo determinato po- trebbero essere a rischio – sottolinea il Segretario Generale della Flai - tut- ti gli altri sono in balia di imprese che appaltano lavori per l’assessorato il quale sicuramente risparmi qualcosa con i ribassi d’asta ma con un costo sociale altissimo ed in genere con una qualità dei lavori discutibilissima vi- sto che per lo più sono imprese edili e per affrontare le sfide. La Fiom deve ripartire mettendo al centro persone e diritti, non è possibile sovvenzionare aziende che poi delocalizzano, vanno fatte le pulizie di primavera, mettere fuori gli acari e dare respiro a tutti”. Ha poi preso la parola Massimo Idone “le giovani generazioni devono sen- tirsi parte del sindacato, partecipare alle riunioni, fare squadra, vedere le necessità dei lavoratori ed operare per questo. “La democrazia e la libertà ci non forestali non attrezzate per lavori in boschi o torrenti”. Forestali, che tanto hanno riempito il dibattito politico in consiglio regio- nale e non solo e che facendo un rie- pilogo della vicenda “nel 2013 con il regime degli appalti a ditte esterne, la regione ha speso qualcosa come 12.000.000 per far lavorare 212 per- sone per circa 2 mesi e altre 200 ap- partenenti alle fasce protette. Fino al 2010, con il regime di amministrazio- ne diretta da parte dell’Assessorato, spendeva 17,5 milioni, ma faceva la- vorare quasi 700 persone per 5 mesi pieni l’anno”. Fiore all’occhiello della Categoria la sarà finché anche il mio peggior nemi- co potrà esprimere il suo pensiero”, questa frase è bellissima e rende l’i- dea di che cosa voglia veramente dire democrazia, dobbiamo pensare ad una riorganizzazione statutaria perché non è possibile che venga presentato un documento congressuale che non sia di una minoranza qualificata, se non è qualificata è giusto che si adegui alle scelte della maggioranza”. Orfeo Cout ha poi ripercorso la storia del sindacato dall’800 ad oggi sottoli- neando come “la storia del sindacato è la storia del nostro paese. Abbiamo un problema generazionale non in- differente, l’evoluzione economica e lavorativa del nostro paese e dell’Eu- ropa ha fatto sì che i giovani siano sempre più precari, non trovino un la- voro fisso e quindi non riescono a ca- pire l’importanza del sindacato e delle lotte che ha combattuto. Lotte impor- tanti che negli anni hanno portato alla tutela dei diritti, alla scomparsa del lavoro minorile, alla mensa aziendale, alle 8 ore e così via. Il modo di fare sindacato è cambiato e continuerà a cambiare, adattandosi alle necessità della società che protegge, proprio perchè ha l’obbligo di essere parte integrante di quella società, proprio perchè è quella società” $ Heineken, azienda che “ci ha abitua- to ad una buona qualità delle relazio- ni sindacali”. “Lo stabilimento di Pollein - eviden- zia Zanardi, parlando dell’azienda dalla quale proviene - viene consi- derato da molti un fiore all’occhiello del gruppo per qualità di prodotto e per l’elevata flessibilità dimostrata dai lavoratori, capaci di adattarsi a diversi ritmi produttivi con prontezza e capacità. Il problema di questo sta- bilimento è l’estrema specializzazio- ne, vi sono potenzialità produttive di tutto rispetto ma oggi confinate solo alla produzione di lattine. Il nuovo impianto costruito nel 2013 è ormai pronto, novità assoluta nel panora- ma internazionale della produzione e vendita di birra, un impianto per spillare la birra a casa come al bar, con tanto di refrigeratore e compres- sore. Ciliegina sulla torta è che in questo stabilimento non si verifica nessun infortunio da oltre due anni”. Alla fine dei ringraziamenti a chi ha collaborato e lavorato per la Catego- ria, alla Flai Nazionale che non ha mai fatto mancare il suo sostegno il Segre- tario ringrazia anche chi “ha dovuto sopportare le mie assenze, i miei im- provvisi viaggi del giorno dopo, le fe- rie spostate o rinunciate. Mi riferisco soprattutto a mia moglie, che una vol- ta ebbe a dirmi, durante una vacanza in Bretagna “non è il massimo che, su un traghetto a 1000 km di distanza da casa tua tu passi il tuo tempo a par- lare con un delegato che ha dei pro- blemi”. Ma la Cgil è anche questo” . $

RkJQdWJsaXNoZXIy NTczNjg=