Spazio al Lavoro n. 1 del 2014 Speciale Congresso

| 6 spazi o lavoro a l speciale XvII congresso l V Congresso regionale della slc Vilma Gaillard confermata per altri quattro anni XXVI Congresso della Fiom Monti: “La crisi non è solo economica ma anche sociale” T ecdis - 269 lavoratori, Zinco Celere -150 lavoratori, F.I.A. - 70 lavoratori, Elelys - 60 lavo- ratori, questi sono solo alcuni numeri della crisi che ha colpito il settore in- dustriale valdostano. Dati che hanno alimentato il dibattito, al XXVI° Con- gresso della Fiom - Cgil della Valle d’Aosta riunito a Montjovet, lunedì 17 marzo. “La disoccupazione è tornata ai livel- li degli anni ‘50 – ha detto il Segreta- rio Generale della Fiom Enrico Mon- ti – quota 13%, con un tasso doppio rispetto a quello di prima della crisi, in particolare quella giovanile, dai 15 ai 24 anni, è la più alta d’Euro- pa essendo oltre il 40%. I Lavoratori espulsi dal processo produttivo negli ultimi 5 anni sono quasi un milione, 984.000, di cui la maggior parte nel settore manifatturiero. È come se fos- sero scomparse in un sol colpo azien- de come Fiat, Enel, Eni e Telecom”. Sembrano i numeri di un campo di battaglia, ma purtroppo è la realtà che la crisi ha portato in Italia e anche in Valle d’Aosta, una perdita di posti di lavoro che ha anche un impatto so- ciale non indifferente. “Sul piano sociale – continua Monti – la situazione è drammatica perché a chi ha perso il lavoro, e, quindi, red- dito, bisogna aggiungere chi ha livelli di reddito da lavoro o da pensione, insufficienti, tali da provocare un for- te disagio economico, se non, addirit- tura, la povertà”. Dopo un’attenta analisi sulla situazio- ne finanziaria ed industriale italiana, la relazione di Enrico Monti punta i riflettori sulla situazione Valdostana. “Vorrei sfatare una diceria a propo- sito della debolezza congenita, insita nel sistema industriale valdostano. Non sono d’accordo, non solo perché fino agli anni 80’ gli occupati nell’in- dustria tutta (siderurgica, metalmec- canica, chimica, tessile ed edilizia) era preponderante nel mercato del la- voro regionale ma ancor adesso, con una popolazione di soli 128.000 abi- tanti, in Valle d’Aosta è presente tutta la tipologia delle aziende della com- pagine metalmeccanica. La siderur- gia con la Cogne Acciai Speciali; l’au- tomotive con la Tecnomec, la Brabant Alucast e l’MdM di Chatillon; l’Infor- mation Tecnology con Engineering, Dora e Core informatica; il settore “in house” con IN.VA che nel panorama dei servizi per la pubblica ammini- strazione e non solo sta acquisen- do un ruolo sempre più rilevante; la produzione di articoli per gli sport di montagna con Grivel, ABC Company e SpF Scott; per il settore dell’elettroni- ca con la GPS Standard e la Datalo- gic; la meccanica di precisione con la Thermoplay; gli appalti telefonici con Alpitel ed Heresaz. Quindi, l’industria in senso lato ha sempre rappresenta- to uno degli elementi portanti dell’e- conomia valdostana e vorremmo che continui ad esserlo anche nel futuro, perché un sistema economico è equili- brato quando non è monotematico ma si regge grazie alla presenza, seppure diversificata, dei tre settori portan- ti: primario (agricoltura), secondario (industria) e terziario cioè turismo più servizi”. Quindi un’industria ben presente nel tessuto regionale ma che negli ultimi hanni sta soffrendo una congiuntura economica che non ha risparmiato nessuno. “Conferma la rilevanza della crisi l’utilizzo degli ammortizzatori so- ciali nell’industria in senso stretto: il boom è stato nel 2009 con oltre 1 milione e 400 ore tra cigo, cigs e cassa in deroga, con una decrescita nel 2010 e 2011 ed un aumento nel 2012; in media nel quinquennio circa 400 lavoratori dell’ industria hanno fruito dei vari tipi di ammortizzatori sociali. Cifra considerevole visto che il numero degli occupati del settore è sui 5000 addetti”. S i è svolto giovedì 6 marzo 2014, alla presenza del Segretario Nazionale dell’Area Postale Cinzia Maiolini, il 5° Congresso della Slc che ha visto la riconferma del Se- gretario Generale Vilma Gaillard . La categoria della Slc negli ultimi periodi è stata impegnata su temi di stretta attualità come il Casinò e le Poste che sono fortemente toccati dal- la situazione congiunturale economi- ca negativa e per il Casinò anche da investimenti che si sono rivelati trop- po onerosi nel tempo. “Il triennio 2010-2013 ha visto l’ac- centuarsi di una crisi senza prece- denti - ha detto il Segretario Gene- rale Vilma Gaillard aprendo la sua relazione - e nella nostra regione lo appuriamo ogni giorno, si ripercuote negativamente sull’occupazione, sul- le condizioni di lavoro e in un dete- rioramento delle condizioni sociali”. Dopo aver evidenziato le conseguen- ze generali che la crisi ha portato in Valle d’Aosta, dalla contrazione dei consumi, all’aumento delle ore di cassa integrazione, dal tasso di di- soccupazione alla perdita del reddito famigliare, il Segretario della Slc ha esposto la situazione dei lavoratori che la categoria protegge, partendo dal settore grafico per poi passare ai dipendenti del Casinò de la Vallée. Un’azienda che da mesi vede impe- gnato il sindacato in un difficile e serrato confronto. Dopo firme di vari accordi, l’ultimo risalente al 5 dicem- bre scorso, a fronte di una situazio- ne economica in continua perdita “il 28 gennaio scorso l’azienda ci ha prospettato , con un’interpretazione fortemente restrittiva dell’Accordo Quadro di ottobre, una proposta con- sistente in un recupero tutto sul costo del lavoro per un totale di 11,7 milio- ni di euro su base annua, intervenen- do sulle retribuzioni dirette e indiret- te, fisse e variabili. Dopo una nostra risposta immediata e unitaria con la proclamazione dello stato di sciopero per il 30 e 31 gennaio,l’azienda ha ritirato il documento. Purtroppo ad oggi la preoccupazione resta, visto che ci troviamo a discutere con un’a- zienda che ha seri problemi di liqui- dità che deve fronteggiare 10 milioni di spese ordinarie per le quali si è fatto ricorso a prestiti a breve termi- ne e che ha bisogno di una firma su un accordo che dia garanzia di rien- tro, e il sistema più semplice è con i tagli sui lavoratori”. Tanti ancora i temi toccati dalla Tele- com, alla Rai per arrivare alle Poste dove “anche per questa azienda ab- biamo aperto un conflitto di lavoro - sottolinea il Segretario della Slc - per la grave situazione in cui versa il servizio postale, sia per gli uffici che per il recapito. La causa principale è la carenza del personale divenuta, dopo gli esodi del 2013 insostenibile. Abbiamo proclamato lo sciopero dello straordinario e stiamo ora coinvol- gendo anche le istituzioni. Urge, e mi rivolgo anche alla Segreteria Na- zionale, un focus sulla Valle d’Aosta che obblighi l’azienda a soluzioni non solo tampone ma di prospettiva”. “L’Slc - conclude Vilma Gaillard - rap- presenta una realtà composita e com- plessa, un sindacato di settore dove vivono realtà diverse, pubbliche, ex pubbliche, private e regionali. Una pluralità di soggetti a cui dobbiamo cercare di dare risposte sempre più adeguate sul nostro territorio e che necessita di una organizzazione coe- sa che sappia coniugare e trasforma- re in valore aggiunto la specificità e peculiarità dei diversi settori”. Al congresso erano presenti, oltre al Segretario Regionale della Cgil Dome- nico Falcomatà, anche Aurelio Cre- tier della Uil Poste, Gino Madricasi della Uilcom Piemonte, Enzo Berthod e Giorgio Piacentini per la Cisl. Durante il dibattito sono intervenu- ti il delegato per il Casinò Corrado Ghinelli che ha sottolineato come la situazione della casa da gioco sia ve- ramente critica e che “saremmo tutti disposti a tagliarci qualcosa dagli stipendi, ma lo sforzo ne deve valere la pena per il rilancio dell’azienda. Ringrazio Vilma per il lavoro fatto in questi anni e le lotte sostenute, di lei ho apprezzato la professionalità con cui ha affrontato le varie problemati- che inerenti i lavoratori del Casinò. Ci tengo anche a ringraziare Domeni- co Falcomatà, che tra tutti i Segretari Regionali è stato l’unico a dare rispo- ste serie e decise alla dirigenza. Dob- biamo tenere il fronte sindacale unito per le sfide che ci troveremo ad af- frontare, anche a breve e comunicare il più possibile tra i lavoratori della struttura. Ringrazio anche la Cgil, che per me è diventata una famiglia”. Per la Telecom è intervenuto Paolo Leonardelli evidenziando la preca- rietà dell’azienda nella quale lavo- ra “come lavoratori della Telecom non vediamo un futuro sicuro. Negli anni abbiamo visto la nostra azienda svenduta e rivenduta senza che si ri- uscisse a migliorarne la condizione. In Valle d’Aosta siamo una sessan- tina di lavoratori, su 50.000 totali, e negli ultimi anni abbiamo operato sempre di più fuori valle, in Piemonte e soprattutto nel canavese. La situa- zione è preoccupante anche perché quello che traspare è che a Telecom interessa soltanto il mero profitto”. $

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