Spazio al Lavoro n. 7 del 2013
| 12 filcams/FLAI-cgil spazi o lavoro a l Forestali: il sistema attuale non funziona Intervista a Guido Zanardi, segretario Flai-CGIL: “i numeri dicono che l’esternalizzazione è sbagliata, la politica agisca in fretta” D avide A vati “S ui forestali avevamo ragio- ne noi”. Guido Zanardi, se- gretario regionale della Flai-CGIL Valle d’Aosta, snocciola i dati più recenti “forniti dall’Assessorato regionale all’Agricoltura” sui can- tieri forestali 2013. E le cifre sono impietose. Segretario, che cosa dicono i dati della Regione sull’utilizzo degli operai forestali? “Raccontano la realtà di una scelta sbagliata, quella del 2010 di ester- nalizzare i cantieri forestali. In sin- tesi: nell’ultimo anno, la ‘lista’ dei lavoratori forestali a disposizione delle ditte appaltatrici era forma- ta da 660 operai. Di questi, hanno lavorato in 212. Ma c’è di più: con la gestione diretta da parte della Regione, lavoravano in 700 fore- stali per 151 giornate di lavoro a testa. Oggi, invece, lavorano solo in 212, e con una media di appe- na 60 giornate lavorative a testa. A questi lavoratori assunti dalle ditte esterne, occorre aggiungere i lavoratori delle fasce ‘protette’, e cioè gli uomini con più di 55 anni d’età, le donne con più di 45 anni e gli invalidi, che hanno lavorato alle dirette dipendenze dell’Asses- sorato: in tutto, altri 187 lavora- tori, che sommati ai 212 di prima danno 400 occupati. Gli altri 250 in ‘graduatoria’ non hanno invece lavorato un solo giorno”. Qual è il giudizio dei sindacati rispetto a questa situazione? “Faccio un ragionamento pura- mente legato alle cifre. Quest’an- no, con il regime degli appalti a ditte esterne, la Regione ha speso nel settore della cantieristica fo- restale qualcosa come 12 milioni di euro, per far lavorare 212 per- sone per circa 2 mesi e altre 200 persone appartenenti alle fasce protette. Fino al 2010, con il regi- me di amministrazione diretta da parte dell’Assessorato, la Regione spendeva 17,5 milioni, ma faceva lavorare quasi 700 persone per 5 mesi pieni l’anno. Per un rispar- mio di 5 milioni si è operato un vero massacro sociale, con tanti, troppi lavoratori abbandonati a se stessi, per di più in un momento di crisi nel quale trovare un’al- tra occupazione è difficilissimo. Erano troppi gli operai assunti in regime diretto fino al 2010? For- se sì, ma la forestazione giocava un ruolo sociale importantissimo, soprattutto per categorie di lavo- ratori svantaggiati, come gli ultra- 50enni che mai avrebbero trovato un altro lavoro”. Quali sono le prospettive per il futuro? “Secondo noi, alla Regione serve un corpo di operai forestali di cir- ca 400 unità, da gestire in regime diretto, altamente specializzato e da utilizzare per la necessaria manutenzione del territorio, e in particolare per quelle operazioni non redditizie per le ditte ester- ne ma comunque fondamentali: penso alla sentieristica o al taglio selettivo delle piante. Per l’anno prossimo, l’Assessorato dell’A- gricoltura non ha ancora le idee chiare su quello che farà. Viste le pressioni in Consiglio Valle, il regime attuale potrebbe essere rivisto, e forse potrebbe nasce- re quel mix pubblico-privato che tutti auspichiamo. La posizione della Flai-CGIL è chiara: servono 400 operai forestali in regime di dipendenza diretta dalla Regio- ne, e di volta in volta si possono affidare all’esterno appalti più consistenti, quelli più appetibili per le imprese. Nell’immediato, abbiamo chiesto all’Assessorato di mantenere la lista’ dei 660 la- voratori in graduatoria”. Veniamo invece al settore dell’industria alimentare. Quali sono le questioni più urgenti? “A fine anno scadranno due con- tratti integrativi importanti, che riguardano l’Heineken di Pollein e la Lavazza di Verrès. Sul primo fronte, l’Heineken ha in vigore un contratto integrativo del valore di circa 2 mila euro l’anno per ogni dipendente. In più, l’azienda di Pollein è costantemente ai primi posti al mondo per la qualità della produzione e per la sicurezza sul posto di lavoro, avendo raggiunto il traguardo di due anni senza in- cidenti. Per il futuro, chiederemo all’impresa di mantenere la stessa piattaforma integrativa, consape- voli però che con la crisi economi- ca in atto sarà difficile mantene- re gli attuali livelli. In ogni caso, l’Heineken è un’azienda in salute, tanto è vero che è in costruzione a Pollein un nuovo moderno im- pianto da oltre 13 milioni di euro. Anche alla Lavazza è in scadenza l’integrativo: ci sarà da metter- si d’accordo sullo straordinario e anche sulla parte economica. Tutt’altro discorso, invece, va fat- to per le Sorgenti Monte Bianco: in questa azienda la qualità delle relazioni sindacali non è buona, e il premio individuale di 400 euro proposto dall’azienda è per noi assolutamente inadeguato”. $ «Secondo noi, alla Regione serve un corpo di operai forestali di circa 400 unità, da gestire in regime diretto, altamente specializzato e da utilizzare per la necessaria manutenzione del territorio» Servizi alberghieri Casinò, contestato il documento aziendale I sabella P irrello S egretario R egionale F ilcams -C gil V d A N ei giorni scorsi si sono svolte due assem- blee unitarie per i lavoratori dei Servizi Alberghieri della Casino della Vallee s.p.a. Erano presenti quasi 100 dipendenti dei vari reparti. In assemblea sono stati esposti i punti contenuti nell’Accordo quadro e del Piano Industriale presentato dall’azienda. L’accordo quadro prevede un accompagna- mento alla pensione per circa 145 dipen- denti, per la Servizi Alberghieri si parla di un 30 persone, ma ciò che preoccupa sono tutti quei lavoratori che fino ad oggi hanno lavorato per l’azienda con contratti a tempo determinato e come extra che non verranno più utilizzati. Nello stesso documento sono previsti tagli retributivi che derivano dalla contrattazione integrativa di secondo livello conquistata negli anni. Dopo acceso dibattito, l’assemblea ha forte- mente contestato il documento aziendale e ha dato mandato alle RSU e alle Segreterie Regionali di Filcams-CGIL, Fisascat-CISL, Savt- Turismo, Uiltucs-UIL e Ugl-Terziario di richiedere all’azienda un documento specifi- co per l’unità produttiva Servizi Alberghieri e di indire lo stato di agitazione a sostegno della trattativa sulle proposte aziendali affin- ché le stesse vengano modificate. $
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