Spazio al Lavoro n. 5 del 2013

| 8 spazi o lavoro a l zamento della specializzazio- ne produttiva e della qualità nell’industria e nei servizi; • la regolarità e la trasparenza degli appalti; • l’economia della conoscenza. La necessità di rideterminare gli ammortizzatori sociali effettiva- mente universali, deve prevedere il reddito di continuità tra un lavo- ro e l’altro. Vogliamo sottolineare che il lavoro deve essere dignito- samente retribuito (contrastare l’avanzare di lavoro povero) e con- trattualmente regolato, come sot- tolineano l’IOL e le organizzazioni mondiali del sindacato, tramite la loro piattaforma per il “decent work”. Decent Work, significa tu- telare il lavoro e qualificare il la- voro. La sicurezza sul lavoro deve essere la prima regola, il ripristino di una seria politica di controlli è la condizione necessaria. La qualità del lavoro significa fa- vorire conoscenze e saperi, quindi formazione permanente. Lavoro di qualità, significa determinare buona organizzazione del lavoro, tema sottovalutato nella discussio- ne sull’innovazione e sull’ impiego delle tecnologie. La scomparsa di un unico modello organizzativo non può tradursi nell’assenza di contrattazione e regolazione. La- R oberto B illotti L a FILLEA-CGIL, dopo parec- chie richieste e domande avute nelle varie assemblee, negli incon- tri con i propri iscritti, ha ritenuto necessario attuare un Piano del Lavoro per la Valle d’Aosta, che attui politiche industriali ed eco- nomiche concretamente innova- tive per contribuire ad un nuovo Welfare. Il lavoro deve essere il cardine della nuova Amministra- zione, dobbiamo immaginare che oltre ad avere lavoro, le persone che rappresentiamo hanno diritti fondamentali: la maternità, la pa- ternità, la malattia e una anzianità giustamente assistita. Questi ar- gomenti devono essere affrontati con molta attenzione, in una ottica di sviluppo, per dare opportunità e crescita alla società valdostana. Le direttrici per una nuova buona occupazione, crescita e sviluppo, coesione sociale e capitale, sono: • riqualificazione del lavoro; • attività di risanamento e boni- fica, quindi messa in sicurezza del territorio e valorizzazione dei beni culturali; • sviluppo dell’innovazione tec- nologica; • qualificazione degli investi- menti con conseguente innal- fillea-cgil edili Urgente un Piano del Lavoro per la Valle d’Aosta Attuare politiche industriali ed economiche innovative per contribuire ad un nuovo welfare voro adeguato significa stabilità e retribuzione adeguata. Tutto que- sto significa riportare la contratta- zione al tema fondamentale della regolamentazione della prestazio- ne di lavoro. Bisogna creare sinergie, anche con le altre parti sociali, finalizza- te alla stesura di appalti che tute- lino la tipologia montana dell’am- biente e che allo stesso tempo siano utili alla salvaguardia delle popolazioni, in caso di calamità naturali. Consideriamo che, da uno studio effettuato dal Centro Studi della FILLEA nazionale, in Europa ci sono 191 milioni di edifici da poter convertire in mini centrali elettriche, tramite il recu- pero della dispersione energetica si riesce ad arrivare al recupero di energia che va da un 10% ad un 20%. Investendo in questa solu- zione si può arrivare a creare pa- recchi posti di lavoro e parecchie piccole e medie imprese. La Valle d’Aosta, è un territorio particolarmente delicato dal pun- to di vista ambientale, ricco di biodiversità che deve essere tute- lato, al pari delle persone che ci vivono, investire sull’eco-edilizia deve essere il nostro obiettivo. Il recupero dei centri rurali abban- donati per lo spopolamento ver- so valle, può essere di incentivo, sia all’occupazione sia alla tutela dell’ambiente. Creare progetti di recupero del patrimonio edilizio rurale alpino, anche tramite degli incentivi (riduzione delle imposte) per lavori di questo tipo, potrebbe indurre ad investire. Creare an- che in similitudine agli sgravi, un sistema di Welfare specifico, fina- lizzato al tornare a vivere in que- sti paesi, sarebbe una sfida inte- ressante ed aiuterebbe chi sceglie tale investimenti. Non da sotto- valutare, il fatto che la ripopola- zione di questi centri, aiuterebbe sensibilmente anche il recupero del sistema idrogeologico dei ter- reni, senza grandi costi per la col- lettività e con invece un risparmio sulla cementificazione dei terreni. Ovviamente può sembrare più facile autorizzare nuove conces- sioni edilizie, ma il problema del costruire consapevolmente, deve diventare un punto cardine del futuro, il sistema delle costruzioni deve capire che la cementificazio- ne continua del territorio è una prassi vecchia e non più proficua; costruire con sistemi eco-compa- tibili è il futuro e la prassi che farà uscire il settore dalla crisi. In questo contesto, una delle prin- cipali azioni da compiere deve essere data da una svolta sulla regolarità e trasparenza degli appalti, debellare dalle infiltra- zioni malavitose il sistema deve essere il principale compito di chi si farà attore della ripresa. Non ci sarà nulla di nuovo se non si parte da un serio e concreto pro- tocollo di legalità, siglato da tutte le Istituzioni e le Rappresentanze del comparto, con particolare at- tenzione al ruolo che deve avere il sindacato in questo contesto. Il mantenimento dei diritti dei la- vatori, è fondamentale nella lotta alle mafie. L’economia del sapere è un sistema particolare e molto affascinante, proponiamo una sorta di patto generazionale, tra un lavoratore anziano ed un gio- vane. Qui entra l’economia del sapere, il lavoratore prossimo alla pensione, pertanto fino ad un massimo di 5 anni, verrà affian- cato da un under 30 anni, assunto a tempo indeterminato. La sintesi qui riportata, del documento con- segnato alla CGIL Confederale, dopo avere avuto l’approvazione del Comitato Direttivo Regiona- le di categoria, vuole essere uno spunto di riflessione, per cerca- re di arrivare ad un documento completo, che comprenda le idee di tutte le categorie della CGIL, in modo da poter consegnare alla nuova Ammistrazione Regionale, le idee e le proposte della CGIL, concrete e determinanti, utili ad incentivare l’uscita dalla crisi. $ La Fillea-Cgil organizza tutela ed assiste i lavoratori dei settori: edilizia-lapidei-legno-manufatti in cemento. La fillea cgil è a vo- stra disposizione per: informazioni riguardanti i vostri contratti di lavoro e la legislazione del lavoro in genere- vertenze sinda- cali - recupero spettanze - rapporti con la cassa edile. La Fillea è un’organizzazione sindacale che promuove la libera associazione e l’autotutela solidale e collettiva delle lavoratrici e dei lavoratori del settore edilizia e affini, legno e arredamento, lapidei. Fillea-Cgil: a tutela degli edili LA FILLEA-CGIL È PRESENTE SU TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE: AOSTA: via Binel 24 – tel. 016 5271641 - Fax 0165 271699 Dal lunedi’ al venerdi’, 8.30 – 12.30, 14.30 – 18.30; sabato 9.00 – 12.00 VERRES: via Freres Gilles 30/a – tel. 0125922401 - Martedi’ 16.00 – 19.00 MORGEX: via Valdigne 8 – tel 0165 800180 - Mercoledi’ 15.30 – 18.30. CHATILLON: p.zza Caduti per la Patria 4 – tel. 0166 61809 Giovedi’ 16.00 – 19.00 DONNAS: via Roma 93 – tel 0125 804400 - Venerdi’ 15.30 – 18.30.

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