Spazio al Lavoro n. 5 del 2013

| 3 spazi o lavoro a l riduzione dei costi della politica, perchè spiegano è “la condizio- ne per buone istituzioni e buona politica” e l’ammodernamento e la semplificazione della Pubblica Amministrazione, che dovrà rea- lizzarsi “non attraverso tagli line- ari, ma con la riorganizzazione e l’efficacia del suo funzionamento, con il contenimento della legisla- zione concorrente ed eliminando tutte le formalità che rallentano le decisioni”. É fondamentale, per sostenere la crescita, investi- re nella scuola pubblica, nell’u- niversità, nella ricerca pubblica e nell’innovazione e prorogare i contratti precari nella Pubblica Amministrazione e nella Scuola in scadenza. Tra le ‘ricette’ indi- cate da CGIL, CISL e UIL per far ripartire la crescita: la definizio- ne di una politica industriale che sappia rilanciare le produzioni, valorizzando le imprese che in- vestono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l’occupazio- ne e le competenze, individuare uno strumento di contrasto alla povertà e il finanziamento della non autosufficienza, correggere le iniquità della legge Fornero sulle pensioni. Infine, applicare la ri- forma dell’IMU esonerando solo i possessori di un’unica abitazio- ne, con un tetto riferito al valore dell’immobile. $ prossimo biennio, e al rilacio di politiche anticicliche, prevedendo la possibilità per i Comuni, che hanno risorse, di fare investimen- ti e di avviare i cantieri già deli- berati fuori dal Patto di Stabilità. I sindacati chiedono, inoltre, la ammortizzatori in deroga (almeno per tutto il 2013) e l’effettiva sal- vaguardia degli esodati. È neces- sario provvedere all’immediata ri- duzione delle tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati e le im- prese che faranno assunzioni nel I l tema del lavoro deve tornare al centro delle scelte politiche ed economiche perchè ‘Lavoro è De- mocrazia’. I sindacati confederali ne sono convinti e il 22 giugno lo hanno ribadito in occasione della manifestazione nazionale che si è tenuta a Roma in Piazza San Gio- vanni. Secondo i sindacati non c’è più tempo per aspettare, bisogna frenare la caduta libera dell’eco- nomia del nostro Paese. La ma- nifestazione del 22 giugno rap- presenta per CGIL, CISL e UIL un ulteriore momento per invocare provvedimenti “urgenti” e “indi- spensabili” che possano favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei con- sumi, per questo hanno deciso di promuovere un percorso di mobi- litazione unitaria. Per uscire dalla recessione e per tornare a crescere, CGIL, CISL e UIL rivendicano innanzitutto misure adeguate per affrontare l’emergenza disoccupazione a partire dal finanziamento degli il punto Lavoro è Democrazia: CGIL, CISL e UIL il 22 giugno a Roma Una mobilitazione unitaria per rivendicare provvedimenti “urgenti” e “indispensabili” per favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dei consumi e frenare la caduta libera dell’economia italiana L e segreterie di Cgil Cisl Uil nell’incontro svolto con il mini- stro della Funzione Pubblica hanno ribadito la inderogabile necessità di discontinuità delle politiche go- vernative nelle categorie del lavoro pubblico. In questo quadro hanno confermato la assoluta contrarie- tà al provvedimento che proroga il blocco al 2014. Quattro anni di blocco della contrattazione hanno determinato una pesante perdita del potere di acquisto delle retri- buzioni e la totale negazione delle regole sindacali e della contrat- tazione di secondo livello. È ne- cessario far ripartire la stagione contrattuale dando anche risposte economiche al lavoro pubblico. Per rendere concreta questa poli- tica è necessario modificare quelle misure legislative che hanno ne- gato la contrattazione e reso so- stanzialmente nullo il sistema di relazioni sindacali. Parimenti ur- gente è, dopo la positiva proroga dei contratti a tempo determinato in essere, lavorare per una solu- zione urgente anche di carattere legislativo che produca il supe- ramento definitivo del precariato. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato la necessità di affron- tare con urgenza le tematiche rela- tive al lavoro pubblico derivanti dai processi aperti di riforma istituzio- nale e dalle situazioni finanziarie di alcune amministrazioni pubbliche ad iniziare dagli enti locali. Infine le organizzazioni sindacali ritengo- no necessario che questi contenuti ed i necessari provvedimenti legi- slativi siano previsti ed attuati così come concordati in un Protocollo che impegni tutti i datori di lavoro pubblici dando continuità al quan- to definito nel maggio 2012 con il Protocollo sul lavoro pubblico. $ Politiche del lavoro pubblico: serve discontinuità “Il lavoro è democrazia”. Questo lo slogan della manifestazio- ne sindacale unitaria che Cgil, Cisl, Uil hanno organizzato a Roma per il 22 giugno, in piazza San Giovanni. La manifestazione delle tre confederazioni - alla quale in Valle d’Aosta ha aderito anche il SAVT – si svolge in un momento di ritrovata unità sindacale. Servo- no provvedimenti urgenti per uscire dalla recessione e riprendere la crescita a partire: 1. dal finanziamento degli ammortizzatori in deroga e l’effettiva salvaguardia degli “esodati”; 2. dalla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti, i pensio- nati e le imprese che assumeranno nel prossimo biennio. 3. dall’allentamento del patto di stabilità dando la possibilità ai Comuni, di avviare i cantieri già deliberati; 4. dalla riduzione dei costi della politica, semplificando l’assetto isti- tuzionale e amministrativo del Paese, tagliando sprechi e i privilegi. 5. dall’ammodernamento e semplificazione della Pubblica Ammi- nistrazione non con ingiusti tagli lineari, ma con la riorganizza- zione e l’efficacia del suo funzionamento. Prorogare i contratti precari nella Pubblica Amministrazione e nella Scuola, in scaden- za. É fondamentale investire nella scuola pubblica, nell’univer- sità, nella ricerca pubblica e nell’innovazione. 7. nell’adozione di una politica industriale che rilanci le produ- zioni. 8. Definire uno strumento di contrasto alla povertà e il finanzia- mento della non autosufficienza. 9. Applicare la riforma dell’IMU esonerando solo i possessori di un’unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell’immobile. 10. Correggere le iniquità della legge Fornero sulle pensioni. Manifestazione nazionale a Roma in un clima di rinnovata unità sindacale

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