Spazio al Lavoro n. 5 del 2013
| 13 spazi o lavoro a l tre dirigenti sindacali, “ora sia- mo ancora alla riproposizione del blocco dei contratti, avviata dal Governo Monti e fatta propria dal Governo Letta, con un peg- gioramento che non consiste solo nella proroga della norma prece- dente, ma in una estensione della Pa a cui si applica il blocco della contrattazione. Ancora una volta - concludono - si evince un acca- nimento nei confronti dei pubblici dipendenti che non potrà che ve- dere una nostra risposta articola- ta e ferma”. $ Governo italiano di ridurre il trat- tamento economico complessivo dei singoli dipendenti pubblici”, affermano il segretario confede- rale della Cgil, Nicola Nicolosi, e i segretari generali di Fp e Flc, Rossana Dettori e Mimmo Pan- taleo. Dopo le decisioni assunte dal go- verno Berlusconi, aggiungono i a partire dal 2013”. È il giudizio espresso dal sindacato di corso d’Italia nel corso di un’audizione alla Camera in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti. “Continua, in maniera ossessiva, la scelta del “L a CGIL chiede al Parla- mento di esprimere parere negativo sulla proroga del blocco dei contratti pubblici e dei mec- canismi di adeguamento salaria- le, e al Governo di assumere le iniziative necessarie ad avviare la stagione dei rinnovi contrattuali fp-cgil pubblico impiego spazi o lav r a l Statali: CGIL, no a blocco contratti, governo avvii la stagione dei rinnovi rezione né tantomeno dare il pro- prio benestare alla designazione di chicchessia, ma hanno sempli- cemente auspicato che chiunque dovrà assumersi l’onere e la re- sponsabilità che tali ruoli preve- dono sia soggetto particolarmente “attento alla corretta concertazio- ne con le parti sociali”. La con- trattazione collettiva e le relazio- ni sindacali con un interlocutore sensibile sono oggi elementi es- senziali poiché il difficile contesto economico impone una particola- re attenzione ad una gestione che sappia mantenere in equilibrio la spesa ed il mantenimento dei ser- vizi alla cittadinanza. $ attento alla corretta concertazione con le parti sociali e al contempo svincolato da logiche ed interessi di corto respiro. Le organizzazioni sindacali sono convinte che la competenza, nei designati ai più alti ruoli ammi- nistrativi, sia un fattore fonda- mentale nella scelta degli stessi da parte delle forze politiche e volevano semplicemente porre un’attenzione “particolare” sul- la necessità che il dibattito abbia come punto focale “il bene comu- ne in materia di pubblica salute” e “le corrette condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nei servizi”. I sindacati non vogliono e non hanno voluto, in nessun modo, sollecitare alcun cambio nei vertici dirigenziali, esercitare pressioni in alcuna di- li all’individuazione della nuova dirigenza strategica dell’AUSL, decideranno il futuro della sanità e dei servizi sociali regionali. La FP CGIL, CISLFP e UILFPL auspi- cano che i futuri decisori politici ed amministrativi destinatari del- le deleghe sulla Sanità e i Servizi Sociali siano persone caratteriz- zate da documentata e profonda esperienza e competenza profes- sionale e politica nel settore socio- sanitario e abbiano al contempo conoscenza degli stessi temi sia a livello regionale che a quello na- zionale. Solo in questo modo si possono porre le basi per svilup- pare e migliorare un sistema so- cio-sanitario regionale, mai come oggi sottoposto a tagli trasversali e lineari che causano deficit in ter- mini di servizi resi alla comunità, C armela M acheda J ean D ondeynaz R amira B izzotto L a delicata situazione della sa- nità pubblica valdostana e l’e- sigenza di tutela e di rilancio del sistema sanitario regionale basato su criteri di professionalità e com- petenze richiedono un impegno comune di tutte le forze sociali per salvaguardare un servizio pubbli- co, quello sanitario, fondamentale per la tutela della salute dei citta- dini valdostani. La Valle d’Aosta sta attraversando un momento critico e i cittadini valdostani han- no la consapevolezza che le pros- sime scelte relative alla formazio- ne del nuovo esecutivo regionale, dall’Assessorato regionale alla sanità, salute e politiche socia- Sanità: professionalità e competenza per i decisori politici e amministrativi La contrattazione collettiva e le relazioni sindacali con un interlocutore sensibile sono oggi elementi essenziali per migliorare il sistema socio-sanitario regionale informaconsumatori Lo slalom del telefonino Un milione di cambi al mese C onsumatori instabili alla ricerca delle offerte migliori Sempre più italiani passano da una compagnia all’altra. Una battaglia a colpi di sms, traffico voce e internet che muove ogni giorno migliaia di persone da una compagnia telefonica all’altra. Una vera e propria migrazione da Nord al Sud a caccia dell’offerta più conveniente. È la portabilità del numero cellulare, arrivata in Italia nel 2012 a 12,8 milioni di scambi. Ogni mese vengono registrati più di un milione di passaggi in un balletto frenetico che dal 2003 (anno in cui è stato introdotto con de- creto il diritto all’MNP, mobile number portability) ha totalizzato, se- condo l’Agcom, 50 milioni di «traslochi»: 12,8 nel solo 2012, con un incremento del 48% rispetto all’anno precedente, +128% se confronta- to con il dato del 2010. «Siamo tra i primi Paesi in Europa - spiegano dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - in tema di flussi di portabilità. Segno di un mercato molto concorrenziale e di un’attivi- tà regolamentare che ha funzionato». E soprattutto segno dei tempi: veloci, iperconnessi e a basso prezzo. In cui quello che conta, oltre al risparmio, è il prodotto. Meglio se di tendenza, come gli smartphone offerti nelle promozioni degli operatori più «giovani». Basti pensare che H3G ha sottratto nel 2012 alla concorrenza 446 mila clienti, per di più giovani. A seguire gli operatori mobili virtuali (+278 mila) come Poste mobile e Wind che si è guadagnata a colpi di tariffe all inclusive 185 mila nuovi arrivi. Perdono, neanche a dirlo, i big come Tim (-490 mila) e Vodafone (-420 mila) che osservano il fenomeno senza neanche preoccuparsi più di tanto. Perché spesso, a giocare un ruolo di primo piano nella migrazione, è quello che da al- cuni addetti ai lavori è chiamato il «surfing»: da Vodafone il consuma- tore decide di passare a Tre, ma quando scade la promozione passa a Wind, e poi a Tim, fino a tornare al punto di partenza. Un gioco in cui vince chi offre risparmio, velocità ed efficienza. Ma che rende difficile calcolare il numero di persone coinvolte, visto che nella stragrande maggioranza dei casi, una persona sola cambia operatore più volte anche nel corso dello stesso anno. «Il messaggio che le aziende mandano è che la fedeltà non paga e i consumatori lo hanno capito. D’altra parte gli operatori cercano di in- tercettare le abitudini delle persone e la loro frenesia». Che dalla fine del 2011 può contare su un ulteriore vantaggio: un solo giorno, così stabilisce l’Agcom, per cambiare compagnia. Sempre se si riesce a non restare disorientati nella giungla di offerte e piani di abbonamento in promozione. Il risparmio può arrivare fino a 279,48 euro l’anno per gli abbonamenti e 145,26 euro per le ricaricabili. Ma in un mercato così dinamico tutto è imprevedibile. Anche il risparmio. di B runo A lbertinelli
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