Spazio al Lavoro n. 4 del 2013
| 7 spazi o lavoro a l dello sforzo economico per l’ac- quisto della sede di Via Binel ideò, assieme a Roberto Priod altro si- gnificativo collaboratore artistico della Cgil, la “white” cartella con- tenente un disegno originale suo e di Priod. Infine, per il volume sul centenario della Cgil Valle d’Ao- sta (1906/2006) ne ha curato le copertine che raffigurano, nel suo stile più efficace, i volti di una la- voratrice e di un lavoratore. In conclusione, penso di poter dire che se la Cgil teneva molto a Franco, così Balan teneva molto alla Cgil! $ gli ho portato il primo numero di “SPAZIO AL LAVORO” il suo com- mento è stato molto critico sulla sua impostazione perché la rite- neva troppo piena e pesante! Ritorniamo ai ricordi. Dicevo prima che il suo contributo grafico, anche se non appariscen- te, c’è stato anche nei momenti più difficili della nostra organiz- zazione: ad esempio ha disegnato gli striscioni per ciascuna delle ca- tegorie della Cgil Valle d’Aosta in occasione della grande manifesta- zione a Roma del 24 marzo 1984, organizzata dalla componente comunista della Cgil, allora divisa sull’ accordo per il taglio dei punti di scala mobile. Gli ultimi due contributi di Fran- co per la Cgil sono stati belli ed importanti.Nel 2000 a sostegno conto. Franco, infatti, in bre- ve tempo doveva elaborare per ognuna delle quattro pagine del mensile (ogni numero tra l’altro aveva un colore diverso) un dise- gno attinente al contenuto degli specifici contributi. Avendo seguito “CGIL OGGI” ne- gli ultimi anni di pubblicazione, quando portavo le bozze a Franco per concordare la composizione grafica e l’inserimento dei suoi di- segni, posso dire che la discussio- ne non era semplice e tantomeno scontata. Soprattutto, Franco ogni volta insisteva perché la veste grafica del mensile fosse leggera, fortemente attrattiva per il lettore. Quando, andandolo trovare in ospedale negli ultimi mesi di vita, E nrico M onti R itengo doveroso ricordare Franco perché il suo rapporto “artistico” con la Cgil della Valle d’Aosta è stato duraturo ed im- portante. Un rapporto oserei dire politico perché il suo segno grafi- co ha sempre accompagnato, nei momenti belli come in quelli dif- ficili, la vita del nostro sindacato regionale. Le sue collaborazioni più rilevan- ti, oltre ad alcuni manifesti per i Congressi della Cgil Valle d’Aosta, sono state per il periodico “CGIL OGGI”, ricordato da Leno Chieri- ci nello scorso numero del nuovo mensile della Cgil regionale, dove il suo impegno non era di poco confederazione Il suo rapporto artistico con la CGIL duraturo e importante IN RICORDO DI FRANCO BALAN informaconsumatori L’ACQUA NEL 2012 HA AVUTO UN AUMENTO dEL costo medio 7,8% I l Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione Feder- consumatori, ha presentato la “XI Indagine nazionale a cam- pione sulle tariffe del 2012 del servizio idrico integrato”. Dal monitoraggio effettuato nelle 103 città campione, emerge che nel 2012, per una famiglia di 4 persone con un consumo annuo pari a 200 m 3 , la spesa media ammonta a 323 euro an- nui, 1,62 euro per m 3 di acqua. A determinare il totale dei costi in bolletta concorrono 5 diverse componenti: la quota fissa, il costo del servizio acquedottistico, il costo del servizio di fognatura, il costo del servizio di depura- QUOTA FISSA TOTALE QUOTA SERVIZIO ACQUEDOTTO T OTALE QUOTA SERVIZIO FOGNATURA TOTALE QUOTA SERVIZIO DEPURAZIONE TOTALE IMPONIBILE SII IVA TOTALE BOLLETTA SII Euro /m3 TOSCANA 31,77 244,37 91,74 92,08 459,96 46,00 505,96 2,53 MARCHE 20.63 225,05 46,38 111,02 403,08 40,31 443,39 2,22 EMILIA R. 16,87 215,84 39,90 107,35 379,96 38,00 417,95 2,09 SICILIA 45,68 199,45 28,09 84,14 357,36 35,74 393,10 1.97 PUGLIA 30,62 210,23 28,53 81,91 351,29 35,13 386,42 1,93 SARDEGNA 15,00 159,12 33.26 82,46 289,84 28,98 318,82 1,59 PIEMONTE 24,24 150,69 36,58 87,92 283,87 28,39 312,26 1,56 UMBRIA 35,65 169,11 17,66 52,55 274,97 27,50 302,47 1,51 LAZIO 28,71 134,18 41,56 62,11 266,56 26,66 293,22 1,47 ABRUZZO 15,26 140,56 43,80 64,24 263,87 26,39 290,25 1,45 BASILICATA 21,00 144,50 30,00 68,00 263,50 26,35 289,85 1,45 VENETO 15,10 103,54 44,74 93,54 263,93 25,69 282,62 1,41 LIGURIA 20,68 125,13 30.05 81,02 256,88 25,69 282,57 1,41 CAMPANIA 10,68 120,78 19,35 89,37 240,18 24,02 264,19 1,32 FRIULI V. G. 36,12 111,94 23,84 64,72 236,62 23,66 260,28 1,30 TRENTINO 29,75 52,37 34,43 117,80 234,34 23,43 257,77 1,29 VALLE D’AOSTA 6,00 92,15 24,00 96,00 218,15 21,82 239,97 1,20 CALABRIA 3,54 105,04 52,72 43,06 204,35 20,44 224,79 1,12 LOMBARDIA 12,43 77,00 31,17 71,96 192,55 19,25 211,80 1,06 MOLISE 6,55 61,62 10,59 51,64 130,40 13,04 143,44 0,72 zione e l’IVA (pari al 10% dell’imponibile). Mediamente la quota fissa rappresenta il 7% della bolletta (circa 21,29 euro), il servi- zio acquedotto rappresenta di norma il 53% del totale (circa 154 euro), il servizio di fognatura il 13% del totale (in media 37 euro) mentre la depurazione è normalmente pari al 27% del totale per un importo medio di 82 euro. Dal confronto tra la bolletta del 2011 e quella del 2012 emerge un aumento di 22 euro, cioè del 7,8%. Se, invece, si allarga il confronto con la bolletta del 2000, l’aumento risulta del 61%, nonostante l’aumento dell’indice dei prezzi sia stato del 28%. La bolletta dell’acqua, quindi, ne- gli ultimi 10 anni è cresciuta del doppio rispetto all’inflazione. In vetta ai rialzi ci sono città come Palermo (+34% nel triennio), Reggio Calabria (+30%) e Aosta e Trieste (entrambe +36% tra il 2009 e il 2012). La tabella illustra la bolletta media per regione, calcolata come media aritmetica delle bollette delle città capoluogo di Provincia. di B runo A lbertinelli
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