Spazio al Lavoro n. 3 del 2013
| 5 spazi o lavoro a l des Traditions Valdotaines...) che hanno affiancato i “laboratori di gruppo”, hanno rappresentato at- tività complementari al percorso di dialogo assolutamente necessa- rie affinché il dialogo intrapreso, su tematiche così delicate e diffi- cili, si sia potuto sviluppare senza eccessivi appesantimenti. Nel corso della edizione di quest’anno i tre gruppi di ragaz- zi sono stati particolarmente co- struttivi nelle loro relazioni: l’età (16/18anni), la buona conoscenza della lingua inglese e la propen- sione alle relazioni umane hanno consentito di raggiungere risultati di ottima qualità in termini di dia- logo e di confronto tra le parti. Inoltre, il fatto che i due gruppi di giovani provengano da altrettante realtà “strutturate” quali il Centro Culturale Arabo Ebraico (Israele) e il Centro Al-Liqa (Palestina), ov- vero realtà che sono istituzional- mente e da tempo impegnate in attività di sostegno al dialogo tra giovani, è sicuramente una garan- zia per la continuazione del dialo- go iniziato in Valle d’Aosta. $ personale, la rappresentazione di ciascun gruppo della storia del proprio Paese/Nazione, la simula- zione dello scambio dei ruoli per cui al gruppo palestinese è stato chiesto di identificarsi in quello ebreo e viceversa...per concludere con i lavori chiamati “Trattative di Pace” nel corso dei quali ciascuna delegazione, integrata con rappre- sentanti del gruppo valdostano, si è incontrata per discutere e tro- vare risoluzioni condivise ai temi spinosi legati al conflitto: il futuro dei rifugiati palestinesi, il ruolo di Gerusalemme città santa per le tre religioni monoteiste, le prospetti- ve dello Stato palestinese e delle illegali colonie ebree in Cisgiorda- nia, la sicurezza delle popolazioni e il rispetto dei diritti umani. Le attività ludiche e ricreative (giochi ad Aosta condotti da Aosta Iacta Est, la gita a Plateau Rosa, le at- tività teatrali, i balli con il Comité I ragazzi israeliani e palestine- si sono stati affiancati, nel corso della loro permanenza a Gressan, da numerosi ragazzi valdostani provenienti dalle classi IV e V del liceo classico, scientifico e lingui- stico di Aosta i quali hanno svolto l’importantissimo compito di me- diatori e di facilitatori del dialogo che, di giorno in giorno, si svilup- pava tra israeliani e palestinesi. Al loro arrivo ad Aosta, ai ragazzi israeliani e palestinesi – che non si erano mai incontrati in circo- stanze precedenti il progetto – è stato chiesto di vivere insieme nel- la stessa struttura di accoglienza, condividendo le camere da letto e momenti comuni quali la prepara- zione dei pasti e la gestione delle pulizie. Forti sono le ansie prova- te da questi giovani nel corso dei primi giorni del progetto: dover vivere con il “nemico”, con tutte le rappresentazioni stereotipate che si hanno nei suoi confronti, non risulta semplice! Grazie alla pre- senza e all’intervento dei ragazzi valdostani, però, la tensione ini- ziale si è progressivamente stem- perata all’interno di un percorso che prevede la presa di coscienza delle proprie identità – ebrea e palestinese – a livello in sequenza personale, di gruppo, culturale ed infine politico. Diverse sono state le attività pro- poste nel corso dei lavori di grup- po: la narrazione ed il confronto su momenti trauma- tici vissuti a livello G iancarlo R osso “U n conflitto tra due parti ir- riducibili inizia a risolver- si quando non si ragiona sui fatti che hanno portato alla divisione, né sulle motivazioni che sono si- curamente differenti e non fanno altro che approfondire il solco tra i due, ma quando si dialoga sul vissuto”. Questa frase, ripresa dallo studioso norvegese per la ri- soluzione nonviolenta dei conflitti, Johan Galtung, può forse lasciare perplesso il lettore ma è il riferi- mento teorico del progetto “Voci di Pace in Valle d’Aosta” promos- so da MIR, IPSIA e CSV, che si è svolto dal 18 al 28 marzo scorso. “Nel corso di questi giorni ho imparato che Pace non vuol dire “vittoria” ma saper rinunciare ciascuno a qualcosa”. Questa af- fermazione non è stata pronun- ciata da un accademico o da un candidato al Nobel per la Pace ma da R.B., un ragazzo israeliano che per dieci giorni ha accettato di farsi coinvolgere nel progetto Voci di Pace in Valle d’Aosta e nel- la nostra regione. Nato ad Haifa, città israeliana sulle rive del me- diterraneo a qualche chilometro dal Libano, R.B. è venuto in Valle d’Aosta con altri ragazzi israelia- ni per incontrarsi, in un territorio “neutrale”, con un gruppo di ra- gazzi palestinesi provenienti da Betlemme e Jenin. confederazione dialogo tra ragazzi valdostani, palestinesi e israeliani Voci di pace in tempi di guerra informaconsumatori di B runo A lbertinelli Novità per i passeggeri nel trasporto su strada È entrato in vigore il Regolamento Europeo n. 181/2011 che in- troduce, per la prima volta nel nostro ordinamento, la tutela dei diritti dei passeggeri in autobus, modellata sulla falsariga del trasporto aereo. Il regolamento si applica ai passeggeri che viag- giano con servizi regolari (quindi non occasionali tipo “charter” o a noleggio), il cui punto d’imbarco o sbarco è situato nel territorio di uno Stato membro dell’Unione Europea. I diritti previsti dal Regolamento sono: • la non discriminazione riguardante le tariffe e altre condizioni contrattuali basate sulla cittadinanza; • il trattamento non discriminatorio per le persone disabili o a mobilità ridotta: assistenza gratuita nelle stazioni e a bordo de- gli autobus stessi, compensazione pecuniaria per la perdita o il danneggiamento delle loro attrezzature per la mobilità; • informazioni adeguate e accessibili per tutti i passeggeri, prima e durante il viaggio nonché, informazioni a carattere generale sui loro diritti sia nelle stazioni, sia su internet; • un sistema per la gestione dei reclami istituito dalle società di trasporti e a disposizione di tutti i passeggeri; • l’istituzione in ogni Stato membro di un garante indipendente, incaricato di garantire l’applicazione del regolamento e di im- porre le eventuali sanzioni. • il risarcimento inseguito a incidenti per il decesso o le lesioni dei passeggeri, o per la perdita o il danneggiamento del bagaglio. Le novità più incisive sono previste per i viaggi superiori a 250 km: • il prezzo del biglietto sarà rimborsato o verrà concesso un viag- gio alternativo in caso di overbooking (accettazione di un numero di prenotazioni superiore ai posti disponibili), di cancellazione o di ritardo superiore a 2 ore rispetto all’ora di partenza prevista; • una penale pari al 50% del prezzo del biglietto, oltre al rimborso del prezzo pieno del biglietto, in caso di overbooking, cancella- zione o ritardo superiore a 2 ore rispetto all’ora di partenza pre- vista, qualora la società di trasporti non consenta al passeggero di scegliere tra rimborso e il nuovo viaggio; • un’adeguata assistenza (pasti, bevande e, se necessario, allog- gio) in caso di cancellazione o ritardo superiore a 90 minuti per i viaggi di durata superiore alle 3 ore.
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