Spazio al Lavoro n. 3 del 2013

| 4 spazi o lavoro a l chezze, non riusciremo ad uscire da questa crisi, ormai, strutturale. La difesa dello stato sociale sarà impossibile senza una crescita del- la nostra economia e dell’occupa- zione. Il lavoro è dignità sociale e la nostra Repubblica è fondata sul lavoro. Dobbiamo tornare all’eco- nomia reale non più drogata dalla speculazione finanziaria; la solida- rietà e la giustizia sociale tornino ad essere il motore dello sviluppo di un modello dove al centro ci sia l’uomo e le sue competenze, vero patrimonio da preservare. I Sindacati Confederali naziona- li si ritrovano oggi, primo mag- gio 2013, a Perugia. Una città che all’inizio del mese di marzo è stata teatro di “un dramma del lavoro”, in cui due lavoratrici pub- bliche sono state uccise da un im- prenditore, suicidatosi dopo il suo tragico gesto. La vicenda, tragica ed emblematica allo stesso tempo, testimonia nell’assurdità e insen- satezza di quell’episodio, come il Paese sia percorso da una pro- fonda sofferenza, spesso vissuta con singoli gesti di ribellione vio- lenta, rivolti in molti casi contro se stessi. Non si contano, ormai, i suicidi di lavoratori e di piccoli imprenditori a cui la crisi econo- mica, aggravata dai provvedimen- ti sbagliati e iniqui dei governi di questi ultimi anni, ha tolto loro la dignità. Quella, appunto, che vie- ne dal lavoro. Rimettere al centro il lavoro e di- fenderne i valori su cui si fonda la nostra Repubblica, è la neces- sità imprescindibile del sindacato confederale. Solo insieme ed uniti potremo far fronte all’immane sfi- da di creare un nuovo modello di sviluppo ed una società più equa e giusta, in cui il lavoro abbia il rispetto che gli assegna la nostra Carta Costituzionale. $ dall’alfabetizzazione all’educazio- ne civica. La CGIL Valle d’Aosta partecipa, a tale proposito, al progetto re- gionale VdA - Valle d’Accoglien- za Lingua Italiana per Stranieri, finanziato dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi. Il progetto prevede che una serie di partner in rete attivino sul territorio valdostano corsi di lingua ed educazione civica per permettere ai cittadini stranieri neo arrivati di imparare la lingua e la cultura italiana. Il capofila del progetto è la Regione Valle d’A- osta con l’Assessorato regionale alle Politiche sociali. Dopo una serie di corsi di lingua italiana (dall’alfabetizzazione al livello A2) distribuiti sull’intero territorio regionale (nei 4 distret- ti socio-sanitari), dal 19 aprile al 24 maggio si terranno gli incontri di educazione civica a cura della CGIL Valle d’Aosta. Le sedi inte- ressate sono Morgex (19 e 20 apri- le), 2 e 3 maggio (Châtillon), 16 e 17 maggio (Verrès), 23 e 24 mag- gio (Aosta). Al termine dei corsi e degli incontri i partecipanti rice- veranno un attestato di frequenza che permetterà loro di dimostrare le competenze acquisite, nonché la volontà d’integrazione sul terri- torio nazionale. Tutti i corsisti che raggiungono livelli linguistici ade- guati potranno sostenere gli esami CILS (Università per stranieri di Siena) presso il CTP o il Progetto Formazione oppure i test A2, utile al conseguimento del permesso di soggiorno di lunga durata. Prosegue, intanto, fino al 17 mag- gio prossimo il percorso di ap- prendimento di lingua italiana “Lavori in corso” nella sede CGIL di via Binel, 24 ad Aosta. Il corso, che ha ricevuto una buona ade- sione da parte dei residenti stra- nieri in Valle di ogni nazionalità, permette ai cittadini stranieri di acquisire un livello non inferiore all’A2 del Quadro Comune Euro- peo di riferimento e di accedere agli esami CILS (che si terranno il 6 giugno) e i test A2. $ A nche quest’anno le Confede- razioni Sindacali CGIL, CISL, SAVT e UIL della Valle d’Aosta si ritrovano nella cittadina di Verrès per la Festa del Lavoro. Dopo la manifestazione unitaria di Roma del 16 aprile scorso, voluta per rivendicare adeguati finan- ziamenti per gli ammortizzatori in deroga, necessari a fronteggia- re una crisi che sta peggiorando giorno dopo giorno le condizio- ni delle persone e delle famiglie, spingendo migliaia di lavoratrici e di lavoratori sotto la soglia di po- vertà, il Sindacato rivendica il suo ruolo di rappresentante e difenso- re dei diritti dei più deboli. Senza un immediato e forte stan- ziamento da parte del Governo non sarà più possibile neppure pagare i lavoratori in cassa inte- grazione e tantomeno chi è già stato licenziato. Il Governo in ca- rica, il nuovo Parlamento hanno l’obbligo morale, prima ancora che politico, di scongiurare questa catastrofe che per molti lavorato- ri significherebbe sprofondare in una crisi economica e sociale sen- za via d’uscita, con la conseguente perdita della propria dignità. Priorità al lavoro. Le parole d’or- dine di questo Primo Maggio 2013, non possono essere solo uno slogan. Siamo un Paese dove le distanze tra chi ha continuato ad arricchirsi e chi, invece, ha vi- sto perdere il lavoro e diminuire fortemente il proprio potere d’ac- quisto, si allargano a dismisura. I dati confermano lo stato di gra- ve difficoltà per quasi sette milio- ni di italiani, non più in grado di far fronte ai bisogni elementari di sopravvivenza quotidiana. Siamo all’anticamera della disperazione collettiva, con la continua perdi- ta della fiducia nel futuro. Se non siamo capaci di ridistribuire le ric- D iego B aiocco M elinda F orcellati I l 10 marzo 2012 è entrato in vi- gore l’art. 4 bis del testo unico sull’immigrazione che prevede delle importanti novità per quel che riguarda i rinnovi dei per- messi di soggiorno. Con questa modifica alla legge entra infatti in vigore l’accordo di integrazione che è a tutti gli effetti un accordo fra lo Stato italiano ed il cittadino straniero che entra in Italia per la prima volta. Con questa nuova disciplina an- che in Italia si è voluta perseguire la strada, già avviata in altri Stati europei, di stipulare un patto con un reciproco impegno a fornire da parte dello Stato gli strumenti della lingua, della cultura e dei principi generali della costituzione italiana e da parte del cittadino straniero, l’impegno al rispetto delle regole della società civile al fine di perse- guire, nel reciproco interesse, un ordinato percorso di integrazione basato sul principio dei crediti. In pratica, nel sottoscrivere l’ac- cordo all’entrata nel paese, il cit- tadino straniero si impegna a rag- giungere un minimo di 30 punti nell’arco di due anni, prorogabili poi di un ulteriore anno. Già all’ingresso allo straniero ven- gono dati 16 punti, ma ne perde subito 15 se non partecipa ad un corso di educazione civica in lin- gua originale, organizzato dagli sportelli unici per l’immigrazione. Dunque il migrante ha a dispo- sizione due anni per accumulare ulteriori 14 punti. Le attività che permettono di accumulare pun- ti sono ad esempio la partecipa- zione a corsi di lingua italiana, l’iscrizione a scuole o università, ma anche la stipula di un contrat- to d’affitto e l’iscrizione al sistema sanitario. Per contro la commis- sione di reati e taluni illeciti am- ministrativi fanno perdere punti. Perché questo sistema possa fun- zionare è opportuno che lo Stato sovvenzioni e organizzi percor- si di apprendimento che vanno confederazione CGIL - CISL - SAVT - UIL della Valle d’Aosta Primo maggio 2013: priorità al lavoro per tutti applicazione Testo unico immigrazione Permessi di soggiorno: rinnovi, importanti novità

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