Spazio al Lavoro n. 2 del 2013
| 15 fp-cgil • federconsumatori spazi o lavoro a l Quanto pesano le banche italiane in un sistema che non riesce a competere in EUropa UN MUTUO COSTA AD UNA FAMIGLIA ITALIANA IL 25% IN PIù DELLA MEDIA UE B runo A lbertinelli N ella consueta elaborazione dei dati BCE e Bankitalia aggior- nati al dicembre 2012, nonostan- te impercettibili diminuzioni del differenziale di tasso sui mutui tra Italia ed Ue, passato a +119 punti base a dicembre 2012, rispetto a +124 di luglio 2012, le “virtuose” banche italiane continuano, col concorso del “controllore”, a sac- cheggiare le famiglie. In un anno (novembre 2011, di- cembre 2012) è quasi raddoppiato infatti il differenziale Italia-Euro- landia tra i tassi medi applicati a mutui e prestiti. A dicembre 2012, il differenziale per i mutui risulta di +119 punti base a nostre spese (era +67 a novembre 2011); per i prestiti personali e credito al con- sumo risulta +152 (era + 84 a no- vembre 2011). Una famiglia che sottoscrive un mutuo di 100mila euro a 30 anni, è costretta a pagare una rata men- sile di 69 euro più alta (828 euro in più all’anno) del mutuatario di Eurolandia, e questo ingiustificato saccheggio, vero e proprio furto con destrezza, costerà a conclu- Tasso applicato in Italia (rata mese) Tasso applicato in Eurolandia (rata mese) DIFFERENZA IN EURO Mutuo 100.000 euro a 30 anni 515 € (tasso 4,64%) 446 € (Tasso 3,45%) +69 € (mese) +828 € (anno) +24.840 EURO PER I 30 ANNI Mutuo 100.000 euro a 20 anni 640 € (Tasso 4,64%) 577 € (Tasso 3,45%) +63 € (mese) +756 € (anno) +15.120 EURO PER I 20 ANNI Prestito 30.000 euro a 10 anni 357 € (Tasso 7,56%) 334 € (Tasso 6,04%) 23 € (mese) 276 € (anno) +2.760 EURO PER I 10 ANNI EURIBOR 7-2011 14-2-2013 EURIRS 7-2011 14-1-2013 Euribor a 1 mese 1,46 0,121 Eurirs a 5 anni 2,60 1,17 Euribor a 3 mesi 1,62 0,226 Eurirs a 10 anni 3,24 1,93 Euribor a 6 mesi 1,83 0,367 Eurirs a 20 anni 3,62 2,48 Tassi applicati in Italia Tassi applicati in Area euro Differenziale Italia-Eurolandia espresso in punti base Gennaio 2010 Credito al consumo 8,39 6,43 + 196 Mutui 4,92 4,26 + 66 Aprile 2010 Credito al consumo 8,66 6,15 + 251 Mutui 4,70 4,12 + 58 Luglio 2010 Credito al consumo 7,01 6,21 + 80 Mutui 4,40 3,84 + 56 Novembre 2010 Credito al consumo 6,97 6,08 + 89 Mutui 4,20 3,71 + 49 Gennaio 2011 Credito al consumo 6,99 6,13 + 86 Mutui 4,22 3,86 + 36 Aprile 2011 Credito al consumo 7,47 6,23 + 124 Mutui 4,84 4,15 + 69 Luglio 2011 Credito al consumo 7,64 6,53 + 111 Mutui 4,78 4,19 + 59 Novembre 2011 Credito al consumo 7,32 6,48 + 84 Mutui 4,60 3,93 + 67 Febbraio 2012 Credito al consumo 7,99 6,58 + 141 Mutui 5,15 3,95 + 120 Luglio 2012 Credito al consumo 8,08 6,26 + 182 Mutui 4,86 3,62 + 124 Dicembre 2012 Credito al consumo 7,56 6,04 +152 Mutui 4,64 3,45 +119 DIFFERENZIALE TASSI MEDI BANCARI A FAMIGLIE IN AREA EURO E IN ITALIA (nuove operazioni) SU CREDITO AL CONSUMO (da 1 a 5 anni) e MUTUI (oltre 10 anni) sione del mutuo, un esborso di 24.840 euro in più, di un cittadino dell’area Euro. Mentre, per un prestito di 30mila euro a 10 anni il cittadino italia- no paga una rata mensile di 23 euro in più (276 euro in più l’an- no) di un cittadino di Eurolandia. Al termine dei 10 anni, avrà pa- gato 2.760 euro in più. Le banche inoltre, continuano ad approfittare del basso livello dell’Euribor (per i tassi variabi- li) ed Eurirs (per i tassi fissi) per imporre spread altissimi sui mu- tui. Va rilevato che da gennaio 2013 i due tassi sono in leggera crescita. Proprio per questo basso livello, le banche provvedono ad applica- re spread (cioè la loro remunera- zione) di entità elevata. Per i mu- tui a tasso variabile, gli spread applicati vanno dal 2,70 al 4 per cento con punte oltre il 4,50. Per i mutui a tasso fisso, gli spread applicati sono più alti: dal 3,00% ad un massimo del 5,00%. In pra- tica, l’offerta delle banche per i mutui va dal 3 al 4,5 per cento se a tasso variabile; dal 5,2 al 6,8 se a tasso fisso. I signori banchieri, messi al ripa- ro da una concorrenza minimale e da una scandalosa protezione di contigue Autorità vigilanti, che nel perseguire la “stabilità del si- stema” (salvo il crack Mps annun- ciato col nulla osta all’acquisto Antonveneta del 2008) addossano inefficienza e loro smodata avidi- tà alle famiglie ed al Paese, invece di fare le vittime, lagnandosi del pesante clima di sfiducia ed osti- lità verso le banche, abbassino i tassi e le insopportabili condizio- ni su mutui e prestiti imposti ai consumatori. Come rilevato anche dalle indagi- ni della Commissione Europea su costi e condizioni delle banche in 27 paesi area euro, l’inefficienza e gli elevatissimi costi delle ban- che italiane addossati ai consu- matori, costituiscono una palla al piede per il “Sistema Italia” che non riesce a competere ad armi pari in Europa. $ Ripercussioni del differenziale sull’entità delle rate L’andamento dei due tassi dal luglio 2011 al 14 febbraio 2013 Le rappresentanze sindacali del comparto sanità de- nunciano la gravissima decisione presa dall’Azienda USL di procedere al recupero delle somme percepite dal personale del comparto per prestazioni legate alla libera professione aziendale. Le Organizzazioni Sinda- cali stigmatizzano inoltre l’atteggiamento attendista e contraddittorio dell’assessore regionale alla sanità che rinvia il confronto sindacale, peraltro richiesto dal contratto e da una risoluzione del Consiglio Valle, in attesa delle decisioni della Corte dei Conti e, contempo- raneamente, emana disposizioni sull’argomento all’A- zienda USL. Le Organizzazioni Sindacali attiveranno tutte le azioni legali e sindacali per tutelare i lavora- tori che rappresentano l’ultimo anello di una catena gerarchica le cui responsabilità sono da individuare in primis nella Direzione Strategica dell’Azienda USL che ha deliberato in tutta autonomia rispetto alle direttive provenienti dall’organo politico regionale. Sanità: azioni legali e di protesta contro l’USL
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