Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016
10 reddito disponibile nel corso del 2012 compresa tra il -1,6% della Basilicata ed il –5,6% del Lazio. Queste posizioni relativamente avanzate nella disponibilità di risorse implicano comunque, almeno potenzialmente, anche una più elevata capacità di spesa degli individui. Come nelle altre aree del Paese anche in Valle d’Aosta si osserva tuttavia una diminuzione dei consumi delle famiglie, sia pure in misura inferiore (-2,9%) rispetto a quanto calcolato per le aree prese a riferimento. Come si vede dalle percentuali riportate nella tabella 4, in regione nel 2012 i consumatori hanno ridotto del 3,4% le spese per gli acquisti di beni non durevoli e del 2,0% per quelli di beni durevoli. I servizi acquistati hanno invece segnato una diminuzione del 2,7%. Le riduzioni tendenziali maggiori hanno interessato le spese per l’istruzione (-10,1%), la sanità (-10,0%) ed il vestiario e calzature (-7,5%). L’unica voce a segnare un andamento positivo è quella relativa alle spese per mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa (2,1%), in controtendenza rispetto a quanto rilevato nelle altre aree. Tabella 3 – Reddito disponibile pro capite Euro PPS e variazioni percentuali tendenziali. Anno 2012 1° Inner London 25.200 4,6 2° Oberbayern 24.300 3,4 21° Provincia autonoma di Bolzano - Bozen 20.900 -2,8 39° Lombardia 19.800 -3,9 44° Emilia-Romagna 19.500 -3,0 57° Valle d’Aosta – Vallée d’Aoste 18.700 -2,6 58° Provincia autonoma di Trento 18.700 -3,6 61° Liguria 18.300 -3,2 63° Piemonte 18.200 -3,7 209° Calabria 11.400 -3,4 Le posizioni riportate si riferiscono al livello del reddito disponibile pro capite ordinato in maniera decrescente. Fonte: elaborazioni su dati EUROSTAT (2015).
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