Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016
64 gli strumenti che decide di predisporre a questo scopo. La metodologia dell’indagine ha scelto proprio di utilizzare la parola di alcuni testimoni qualificati, che con la loro pratica quotidiana vengono a contatto con i processi di impoverimento e/o contribuiscono alla costruzione del sistema locale di welfare , per cercare di cogliere le definizioni dei problemi, le intenzioni che muovono i programmi volti a risolverli, i meccanismi che consentono o invece ostacolano il funzionamento delle politiche, fino eventualmente ai risultati cui queste pervengono 51 . Passando alle modalità di contatto con cui sono stati interpellati i nostri interlocutori, si è dapprima operata una scelta dei possibili testimoni grazie alla segnalazione dei referenti locali del progetto, che hanno realizzato una sorta di mediazione attraverso un primo contatto informativo. Successivamente, una volta stabilito il campione, i soggetti selezionati sono stati raggiunti da una lettera, trasmessa via e-mail, il cui scopo era una fornire un’informazione adeguata sull’indagine cui si chiedeva di cooperare, attraverso una presentazione fedele della ricerca che motivasse l’adesione (principalmente per la consonanza tra temi trattati e attività, professionale e non, dei testimoni), e ne prefigurasse l’orizzonte cognitivo 52 . L’invito a partecipare consisteva nel fornire il proprio contributo attraverso la compilazione del questionario semi-strutturato predisposto ed allegato alla comunicazione. In questo modo, la formula privilegiata è stata quella del questionario auto-somministrato, dettata in parte dal presupposto di un buon grado di competenza dei testimoni qualificati, tale per cui non si è ritenuta indispensabile una somministrazione guidata, in parte dalla flessibilità che tale modalità offre agli intervistati stessi nei tempi e nei modi di compilazione. L’inconveniente di tale procedura è stato semmai proprio questa flessibilità, in quanto sono stati necessari più solleciti prima di poter pervenire ad un numero congruo di risposte. Come si è accennato, lo strumento utilizzato è stato il questionario semi-strutturato (detto anche intervista guidata), collocato a metà di un teorico continuum tra l’intervista strutturata (tipica per lo più della ricerca quantitativa) e quella discorsiva libera (al massimo grado di libertà). La traccia di intervista è dunque composta sia da domande a risposta chiusa, sia da domande a risposta aperta, che lasciano la possibilità all’interlocutore di formulare risposte personali 53 . La particolarità della modalità di somministrazione adottata in questo caso è stata l’assenza dell’intervistatore, dal momento che ai testimoni veniva richiesto di compilare autonomamente il questionario (solo in un caso è stata condotta un’intervista telefonica). I soggetti hanno dovuto quindi rispondere ai quesiti loro posti senza essere coinvolti in un’interazione faccia a faccia, che fungesse anche da aiuto e da stimolo alla risposta; per cercare di facilitare il compito loro richiesto, quindi, ogni domanda è stata introdotta da brevi istruzioni sulle modalità di risposta, che generalmente sono state seguite. Questo per cercare di raggiungere al meglio il fine conoscitivo dell’intervista, ovvero comprendere il punto di vista dei testimoni su una serie di temi pertinenti all’oggetto della ricerca 54 . La traccia si componeva infatti di due sezioni principali: la prima di carattere più generale, sul panorama economico e sociale della Valle d’Aosta, volta ad individuare gli aspetti di maggiore disagio della popolazione, i fattori che più ostacolano ed agevolano lo sviluppo della Regione, la percezione della diffusione del rischio di povertà nel territorio e per fasce di popolazione, nonché rispetto agli anni precedenti; la seconda focalizzata sulle politiche pubbliche, mirata ad ottenere delle valutazioni sul grado di copertura delle misure esistenti e sulle esigenze che eventualmente non vengono soddisfatte, proposte e suggerimenti per il miglioramento delle politiche di welfare , con riferimento particolare alla nuova 51 Cfr. Cardano, M. et al (2010): op. cit. 52 Cardano, M. (2003): Tecniche di ricerca qualitativa , Carocci. 53 Per un confronto tra queste due modalità, ed i rispettivi pro e contro, si veda Meraviglia, C. (2004): Metodologia delle scienze sociali , Carocci. 54 Cfr. Meraviglia, C. (2004): op. cit.
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