Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016
51 Tab. 2. Principali indicatori demografici e differenze territoriali, anno 2012 AREA Nuzialità Tasso di separazione Tasso di divorzio Natalità GEOGRAFICA (per mille) (per 10.000 abitanti) (per 10.000 abitanti) (per mille) Valle d'Aosta 3,2 18,2 14,8 9,3 Nord-ovest 3,0 15,7 11,1 9,0 Nord-est 3,1 13,5 9,4 9,1 Centro 3,4 16,3 9,2 9,0 Mezzogiorno 4,1 14,1 6,0 8,9 Italia 3,5 14,8 8,6 9,0 Fonte: ISTAT Passando ora ad esaminare il contesto economico della regione, partendo dalla considerazione del Prodotto interno lordo pro capite, che a fine 2012 ammontava a circa 30.843 euro per abitante, a fronte della media nazionale di 22.807 euro per abitante. Se osserviamo il Pil come una misura del benessere di un territorio, nonché di crescita economica, la Valle d’Aosta può essere considerata tra le più “ricche” a livello nazionale. Il Pil pro capite non può però essere utilizzato come misura esclusiva del benessere, in quanto esso esclude alcuni aspetti di grande rilevanza della vita economica e sociale. Tuttavia, i dati relativi ai consumi finali delle famiglie valdostane ammontano in termini correnti a 2.826,0 milioni di euro, con una decrescita progressiva nel periodo analizzato (-0,18% nel 2012 rispetto al 2011 e -2,2% nel 2013 rispetto all'anno precedente) 22 . Non solo i consumi, ma anche il numero di aziende attive sul territorio è in lieve calo, trend negativo peraltro costante dal 2008. Se da un lato bisogna precisare che la Valle d’Aosta è al primo posto in Italia per numero di aziende per mille abitanti, dall’altro è anche vero che tra le regioni del Centro-Nord la Valle d’Aosta è quella caratterizzata da dimensioni medie delle aziende più contenute (circa 3,1 addetti) 23 , secondo alcuni possibile sintomo di debole competitività del sistema produttivo. Tra il 2008 ed il 2014 il livello dell’occupazione in Valle d’Aosta si è contratto (-3%), a fronte di un sensibile aumento della partecipazione al mercato del lavoro (+3%). Queste due tendenze, unitamente al rallentamento dell’economia, hanno quindi determinato a fine 2014 un sensibile incremento dell’area della disoccupazione, raggiungendo un tasso dell’8,9% (valore massimo dal 2004), a fronte di un tasso di occupazione del 66,2% (per la fascia 15-64 anni). Si tratta di dinamiche relativamente nuove per la Valle d’Aosta, che da molti anni non conosceva tensioni occupazionali così rilevanti. Nonostante l’eccezionalità dei trend negativi, la posizione della Valle d’Aosta tra le regioni italiane si conferma sui livelli più elevati per quanto riguarda il tasso di occupazione, mentre si colloca ai livelli più bassi con riferimento al tasso di disoccupazione 24 (vedi Grafico 1). 22 Fonte: sito ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta – Statistiche (su dati ISTAT). 23 Dati riferiti al 2012. Fonte: ISTAT, Noi Italia edizione 2015. 24 Fonte: sito ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta – Statistiche.
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