Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016

49 procedura di ricerca: la composizione dei gruppi, ovvero il grado di omogeneità e l’estraneità o reciproca conoscenza tra i membri della discussione; la forma della conduzione, ovvero il ruolo del moderatore nella conduzione dell’incontro, dal gruppo autogestito al gruppo condotto secondo un percorso ben definito. Per quanto riguarda la composizione dei gruppi, nel caso di questa indagine si è trattato di gruppi abbastanza omogenei tra loro, gruppi di persone che si presume riconoscano affine la loro esperienza sul tema prescelto, il che ha anche lo scopo di facilitare la discussione; quanto alla estraneità dei partecipanti, si è trattato di gruppi misti, in cui non mancavano persone con un legame di conoscenza, legame però che, così come preferibile, non atteneva a relazioni di dominio e subordinazione, né di amicizia o avversione profonde. Venendo al grado di strutturazione dei focus group , ovvero dello stile di conduzione, si è scelto un grado intermedio di definizione, per cui ci si è avvalsi della predisposizione di una sorta di traccia di intervista, una guida alla discussione costruita attorno ai temi salienti ai fini dell’indagine, lasciando tuttavia un ampio grado di libertà ai partecipanti nell’articolazione di tali temi. La scelta di seguire una traccia viene anche dalla necessità di confronto nel caso della conduzione di focus plurimi (in questo caso tre), facilitato dal ricorso ad un itinerario omogeneo lungo il quale il moderatore cerca di condurre il gruppo. Una simile conduzione, guidata da una scaletta che raccoglie i temi che il gruppo dovrà affrontare, ma flessibile riguardo l’ordine e le modalità di risposta, consente una discussione più fluida, ma certamente più esposta al rischio di divagazioni. Le quattro dimensioni principali attorno alle quali si è cercato di portare il dibattito prevedevano una domanda esplorativa circa le criticità che come anziani si possono riscontrare nelle condizioni di vita, una domanda mirata sulla situazione economica, sui modelli di spesa e consumo e la relativa capacità delle famiglie di soddisfare i bisogni primari, un’altra sugli scambi generazionali che avvengono nelle famiglie ed un’ultima domanda relativa alla parte delle politiche e dei servizi sociali, ad eventuali lacune nel sistema di welfare e alle proposte per colmarle. Allo scopo di poter meglio inserire i discorsi degli intervistati nel contesto di riferimento, scopo dello studio, si procederà per prima cosa alla ricostruzione di tale contesto, cercando di tenere insieme lo sguardo locale e la prospettiva nazionale sul fenomeno che qui si vuole descrivere. Il contesto socio-economico della regione Valle d’Aosta Come accennato sopra, per poter meglio comprendere il fenomeno oggetto di studio è fondamentale partire da una definizione, seppur sintetica, dell’ambito territoriale e sociale di riferimento, guardando alla situazione demografica e socio-economica della regione. Il territorio della Valle d’Aosta si estende per circa 3.260 chilometri quadrati, con una popolazione residente di 128.298 abitanti 17 (densità di popolazione: 39 residenti/km2), distribuiti in 74 comuni in maniera molto frammentata, tanto che solo la città di Aosta può vantare un numero di abitanti di circa 35.000 unità, mentre il resto dei comuni ha una popolazione inferiore ai 5.000 residenti 18 . I trend demografici della regione riprendono sostanzialmente i processi demografici in atto in Italia, che perdurano ormai da diversi anni, riconducibili all’incremento della popolazione in età anziana e alla parallela riduzione di quella in età giovanile, all’aumento della sopravvivenza e al contenimento della fecondità, ben al di sotto del livello di sostituzione 19 delle generazioni (al livello minimo dall’Unità 17 Saldo al 1/1/2015 (fonte: sito ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta – Statistiche). 18 17 comuni hanno un numero di residenti compreso tra 2.000 e 5.000 persone (23,0%), mentre ben 41 (55,4%) registrano un numero di residenti inferiore a 1.000. I restanti 15 comuni hanno una popolazione compresa tra 1.000 e 2.000 residenti. 19 2,1 figli per donna.

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