Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016

47 Seconda parte: Le condizioni di disagio economico e sociale nella popolazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta L’ultima indagine pubblicata dall’ISTAT sulla povertà in Italia getta nuova luce sulle situazioni di disagio economico della popolazione a qualche anno dall’inizio di una delle crisi più gravi degli ultimi decenni. Qual è il quadro attuale? Si intravvedono spiragli di miglioramento o, al contrario, le politiche economiche e sociali degli ultimi anni stanno ancora mettendo a dura prova la tenuta delle famiglie italiane? All’interno del panorama nazionale, quali sono le specificità di una regione peculiare come la Valle d’Aosta, ed in particolare della fascia anziana della sua popolazione? Tale interrogativo nasce per diversi motivi, in primo luogo l’osservazione dell’ultimo dato disponibile sulla povertà relativo alla regione che proprio l’indagine ISTAT di cui sopra rivela: il 7,1% delle famiglie valdostane si trova in condizioni di povertà relativa, la percentuale più alta tra le regioni del Nord 11 . Senza dubbio il fenomeno della povertà in Italia è un fenomeno che ha dimensioni fortemente territoriali, con un ampio divario tra le regioni settentrionali e meridionali. Ma anche all’interno di questi due macro gruppi, ogni regione presenta delle peculiarità, in particolare se consideriamo le regioni a statuto speciale paragonandole alle altre. Proprio questo tratto fa della Valle d’Aosta un caso ancora più interessante, poiché presenta valori diversi rispetto alle “omonime” del Nord, molto più contenuti. Purtroppo, nessuna fascia della popolazione nel nostro Paese può considerarsi “a rischio zero” rispetto alla caduta in povertà: dai bambini, ai giovani, agli adulti e ai pensionati, nel corso della vita di ogni individuo potrebbero presentarsi eventi e contingenze che lo pongono in situazioni di disagio economico e sociale. Come opera il sistema di welfare nazionale per fornire dei “paracadute” nel momento in cui ciò avviene, come può prevenire questa vulnerabilità e offrire strumenti di lotta alle condizioni di disagio? Questo è un altro interrogativo alla base del lavoro qui presentato, ricordando che l’Italia, a differenza degli altri Paesi europei (insieme solo alla Grecia), non ha una misura nazionale contro la povertà. Se gli anni della crisi economica hanno visto l'esplosione della povertà assoluta nel nostro Paese, la povertà riguarda numerose realtà: le fasce giovanili senza lavoro e adeguata formazione, le persone anziane, chi vive al Nord e chi al Sud, nuclei con più o meno figli, i disoccupati, ma anche chi un lavoro ce l’ha: non esiste infatti un unico profilo di povero. Per descrivere questo panorama complesso si partirà innanzitutto da una descrizione più dettagliata del disegno della ricerca che muove questo lavoro, descrivendo in particolare la metodologia dell’indagine qualitativa, basata sulla conduzione di focus group , che tuttavia rappresenta solamente una parte dello studio, il quale prevede in parallelo anche un’analisi di dati quantitativi (relativi in particolare ai bilanci degli enti territoriali e a quelli sulle famiglie della banca dati CAAF, cui si rimanda). Ci si concentrerà successivamente sulla descrizione del contesto socio-economico della Valle d’Aosta, guardando alla situazione demografica così come al sistema produttivo, nonché all’offerta pubblica di politiche sociali e di contrasto alla povertà. Sarà utile anche una breve sezione che permetta di inquadrare il fenomeno della povertà in una cornice teorica che ne definisca concetti e confini, confrontando il quadro nazionale con quello particolare valdostano, per arrivare poi al cuore della ricerca, ovvero all’analisi di quanto emerso dai discorsi dei partecipanti ai tre focus group su cui si basa l’indagine, appartenenti alla categoria dei pensionati, identificati come uno dei gruppi sociali a potenziale rischio di esclusione economica e sociale. I temi focali degli incontri sono infatti la povertà degli anziani e le 11 Ultimo dato disponibile, riferito al 2013 (fonte: ISTAT, Noi Italia ).

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