Povertà in VDA. Nota introduttiva Novembre 2016

40 rispetto al 2008 ( Tabella 31 ). Quest’ultimo è un risultato che contraddice non solo quanto rilevato nel caso delle dichiarazioni ISEE ma anche l’ipotesi che la proprietà dell’abitazione sia un elemento di protezione contro la povertà, per quanto si rilevi un aumento della diffusione della povertà tra coloro che non sono proprietari. Tabella 32 - Indici di povertà nel campione CAAF-CGIL – servizio 730 per fascia d’età Povertà standard calcolata sul reddito nominale. Valori percentuali HCR 2013 2011 2009 Meno di 24 4,6 2,2 2,4 25-34 8,6 8,0 7,1 35-44 13,0 10,9 13,4 45-54 13,7 11,1 8,9 55-64 15,9 17,0 19,1 Più di 65 44,3 50,8 49,2 Totale 100,0 100,0 100,0 Fonte: elaborazioni su dati CAAF-CGIL (2015). La presenza del codice fiscale tra le variabili incluse nel panel permette poi di classificare gli individui per fasce d’età. In questo caso la povertà standard prevale nettamente tra le persone di 65 anni o più con una percentuale che si attesta al 44,3% nel 2013, in diminuzione rispetto al 50,8% del 2011 ( Tabella 32 ). Più in generale si nota un aumento della diffusione della povertà per tutte le classi d’età a partire dal 2011 con le sole eccezioni delle fasce comprese tra i 55 ed oltre i 65 anni. La discussione dei risultati basati sull’analisi del reddito dichiarato ai fini fiscali e della variabili correlate si conclude con alcune osservazioni riguardanti la distribuzione geografica della povertà standard nella regione Valle d’Aosta- Vallée d’Aoste. Anche in questo caso il panel CAAF-CGIL fornisce infatti un’indicazione sul comune di residenza del dichiarante. La mappa riprodotta nella figura 7 è il risultato di una elaborazione congiunta dell’indice HCR e del comune di residenza per i redditi nominali del 2013. La maggior parte degli individui del campione che percepiscono un reddito inferiore alla soglia di povertà standard risiede nel comune di Aosta (27,0%). Si tratta di nuovo di un risultato riconducibile al fatto che quello del capoluogo è il comune più popoloso. È quindi interessante notare che altre aree della regione mostrano percentuali notevoli come ad esempio Châtillon (5,4%), Saint-Vincent (4,4%), Donnas (4,3%), Verrès (4,2%), Issogne (3,5%), Morgex (3,4%), Sarre (3,1%), Pont-Saint-Martin (3,0%), Quart (2,7%), e Saint-Pierre (2,6%).

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